LIZZIE'S POV
<Hey novellina!> ecco. Non lo può aver detto sul serio. Vi presento Ashton LaGuarde, il mio tutor. Sì, avete capito bene, tutor, perché una certa persona non mi ha aiutato né in matematica né in scienze né men che meno in chimica, per cui non ho mantenuto una media abbastanza alta e mi hanno dato i debiti per il college. Allora non sei una secchiona come pensavo. Non ora, coscienza. Tornando a noi...
<Chiamami novellina un'altra volta e vado dal preside e trovo un modo per sostituirti, fosse l'ultima cosa che faccio. Già sono stressata come poche, non ti ci mettere anche tu. Io non sono una tua coetanea vicina di casa, io sono cresciuta dall'altra parte degli Stati Uniti, quindi, se mi fai il piacere di chiamarmi per nome e non novellina mi eviti il problema di trovare una scusa per non doverti castrare.> dico. Sono abbastanza arrabbiata, sai com'è sono a 2.980,3 migliaia di km da casa e non ho nessuno con cui fare amicizia.
<Scusami, ma non so nemmeno come ti chiami. Non volevo offenderti.> fa bene ad avere paura.
<Mi chiamo Elizabeth, e non provarci a chiamarmi Lizzie, non ti sei guadagnato il diritto di darmi un soprannome. E io non sono bossy, ricordatelo, ma odio farmi mettere i piedi in testa, sappilo> dico, avviandomi verso la mia stanza. In teoria, Ashton avrebbe dovuto farmi fare il giro del campus, però è arrivato mezz'ora in ritardo e le lezioni iniziano già oggi pomeriggio, per cui mi sono ambientata da sola. Ho già conosciuto le mie coinquiline, Abigail Harper e Isabel Jones, entrambe di canto, come me, oltre al normale corso universitario. Io oltre a canto, seguo il corso di letteratura classica, inglese e americana. Sì, sono una nerd, lo sono sempre stata, ok?!
<Ah, sei tu Elizabeth Kendrick, la ragazza di Jonah, sei di Los Angeles, ma di origine italo-americana, giusto? Scusa, non mi sono presentato, sono Ashton LaGuarde, il tuo tutor.> ma cosa cavolo c'entra Jonah adesso?! Non mi avrà mica raccomandato lui a questo rincoglionito qui, vero?! Dubito dell'intelligenza del mio ragazzo, sennò.
<Grazie, lo so già.> ma è stupido?! Ce l'ha scritto in grande sulla targhetta che ha sulla maglia, ma è presente con la testa o se l'è dimenticata sul cuscino?
<Come fai a saperlo?> mi chiede. Oh, è disorientato, povero. Anzi no. Deve darsi una svegliata. Non sarò Veronica Lodge ma so farmi rispettare.
<Sulla tua maglia, buongiorno, c'hai la targhetta con il nome.> dico, indicando la targhetta sulla sua maglia dei Thirty Seconds To Mars. Approvo pienamente. Almeno qualcosa c'è di salvabile.
<Ah sì, è vero> ma si vuole svegliare?! E lui dovrebbe essere al secondo anno?! Io lo metterei direttamente all'asilo!
<Bella la maglietta dei Thirty Seconds to Mars, sei stato al concerto?> chiedo, cercando di alleviare la tensione da prepotenza stile Cheryl Blossom.
<Si, l'anno scorso. Piacciono anche a te?> mi chiede. Beh, dai, potevamo partire meglio, però non è male come inizio.
<E me lo chiedi?! Io li adoro! Qual è la tua canzone preferita?> chiedo, evvai, si parla di musica! Io, quando si parla di musica, sono peggio di un treno, non mi fermi più.
<Devo dire A beautiful lie, From Yesterday e Kings and Queens. Te?> dice.
<Sai una cosa?! Sono le stesse mie!> wow, almeno una cosa in comune abbiamo!
<Grande! > dice, felice.
<Se vuoi una volta puoi venire da me, mi sono portata la mia collezione di cd, tanto per passare il tempo finché non avrò compiti e allenarmi con il canto. > dico.

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RIGHT OR WRONG?
FanfictionLizzie non potrebbe sentirsi più fuori posto di così. Si trova in una scuola a Los Angeles, è la ragazza nuova e in più pare essere diventata la cocca dei prof. Ha contro tutte le ragazze più popolari della scuola, perché in più pare attrarre i raga...