Peace at last...

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LIZZIE'S POV

Siamo tornati a scuola. Oggi è il 16 Febbraio e mancano esattamente 6 giorni al mio compleanno. Pare che Michael se ne sia andato, ma non ne sarei così sicura. Sto facendo arte adesso, insieme alle ragazze, cercando di non pensare al disastro provocato dalla divisione di Corbyn e Mae e l'attacco a sorpresa di quello che credevo il mio migliore amico. Io mi fido troppo delle persone.

<Kendrick, mi sta ascoltando?!> dice sprezzante la prof. Non me ne importa nulla dell'arte, prof! Ho altro a cui pensare, tipo come salvare la vita dei miei amici da un serial-killer. Le pare poco?! Ma non ho detto questo come risposta, mi avrebbe mandata in punizione e non c'ho voglia.

<Sì, professoressa.> dico, incerta.

<Non mi faccia richiamarla un'altra volta, ok?! Madison, venga alla lavagna.> dice, chiamando Annabeth, una mia compagna di classe.

Fede, che mi è seduta vicino, si gira verso di me, preoccupata.

<Ehy, che hai? Sembri distratta.> dice, sembra preoccupata.  

<Niente, sono solo stanca. Ho dormito poco stanotte.> dico. Sto mentendo spudoratamente.

<Pensi a quello che è successo ieri?> mi chiede. No, sto pensando alle pecore rosa volanti che sputano arcobaleni di zucchero filato. Ovvio che sto pensando a quello che è successo ieri!

<Sì. Ma preferirei non parlarne ad alta voce.> dico. Michael potrebbe avere spie ovunque, non si sa mai.

<Tranquilla> dice.

Seguiamo la lezione della professoressa Morris, quella di arte. Alle 10 ci dividiamo e mi tocca stare per un'ora in classe con quella testa da nerd di Corbyn che mi sta vicino di banco, quando lui è l'ultima persona che voglio vedere al mondo, per ora. Anche quest'ora passa velocemente e benedico Santo Mendes quando sento suonare la campanella. 

Ora ho letteratura, con il trio dei fighi di mia conoscenza (senza contare i loro compagni di band, con cui però non ho legato molto) : il mio bae, il suo best-friend, e l'ultima persona che voglio vedere al mondo, nell'ordine: Jonah, Daniel e Corbyn. Prevedibile, no? Con letteratura riesco a rilassarmi, ma quando ho 3 persone del genere che mi stanno a controllare non è esattamente semplice. Finalmente arriva l'ultima ora, quella di francese, che ho con Daniel, e allora posso tranquillamente rilassarmi senza sentirmi perennemente osservata. Uscendo, vengo bloccata da una persona adesso un po troppo familiare ormai: Michael.

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Ma Michael deve rompere sempre?! Beh...vedremo. Volevo ringraziare tutti quelli che hanno letto dall'inizio alla fine questa storia anche alle ore più assurde. Sì, parlo di te, @giovannimineo, che ti sei letto la storia alle 3:11-3:12 del mattino! Non ti ringrazierò mai abbastanza, fratellone. Ma non è l'unico, infatti siete tutti davvero importanti per me, sappiatelo. Vi voglio bene!


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