Anche se aveva sentito dei passi, Maia non si voltò. Chiuse gli occhi, inspirando la brezza del vento notturno, serrando le mani a pugno. Percepiva il vuoto sotto di sé, lo stesso vuoto in cui sarebbe voluta precipitare in quel momento, perché sapeva troppo bene chi aveva alle spalle.
"Ammettilo, sono stato io il tuo bacio migliore"
Maia si voltò.
Alex era appoggiato alla ringhiera della terrazza, le mani in tasca e le gambe incrociate. Il vento gli stava scompigliando i capelli castani e i suoi occhi scuri la guardavano, profondi e affascinanti come sempre. Il suo sguardo era fisso su Maia, a tal punto che lei arrossì per l'imbarazzo e smise di osservarlo per guardare se dietro di lui c'era qualcuno. Ma sapeva bene che tutti erano due terrazze sotto di loro, e che erano completamente soli.
"Che ci fai qui? Non voglio finire nei casini con Sary".
Lui aggrottò un sopracciglio. "Uno, non mi hai risposto. E due, non stiamo facendo niente di male. Parlare con un ragazzo fidanzato significa finire nei guai?" fece un passo avanti. "Ridere con lui significa finire nei guai?"
"No, ma scappare via correndo insieme senza un buon motivo sì". Lei tornò a guardarlo. Dopo un attimo di silenzio, fu lui a parlare.
"Immagino di doverti una spiegazione su ... beh, un po' su tutto".
"Dici?" lo fissò lei. "Prima mi baci e dici di amarmi, poi te ne vai. Ti metti con Sary all'improvviso, le riprese finiscono e non ti vedo più per un intero anno. Poi ci ritroviamo qui, a registrare la seconda stagione di una serie in cui siamo pure fidanzati, e ridi con me e mi guardi come se ..."
"Come se cosa?" Alex si era avvicinato ancora, ed era a tre passi da lei. Maia fece un respiro schiudendo le labbra, e lui gliele fissò per un lungo istante. Poi allungò la mano, e le appoggiò le dita su una guancia.
"Come se ti amassi ancora? E perché non dovrebbe essere così?"
Sentiva le sue dita fredde sulle guance, eppure non voleva che le togliesse. Alzò la mano e le strinse nelle sue. "Perché tu hai scelto un'altra, Alex. Ed è giusto che tu stia con lei, perché l'hai deciso tu".
"E se ti dicessi che non ti ho mai dimenticata? E che mi sono messo con Sary solo perché non potevo avere te?" la guardò in un modo che la fece rabbrividire. Le mise le mani sui fianchi e avvicinò il viso al suo, quando si sentirono dei passi sulle scale.
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Gocce di pioggia
Fanfiction"Aveva sempre pensato di assomigliare un po' alla pioggia: cadeva, cadeva e cadeva, eppure non si fermava mai. E anche lei da quando non l'aveva più visto continuava a cadere nel vuoto della sua memoria. Come la prima goccia di pioggia, che appare...