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Ormai era deciso.
A breve sarei decollata con l'aereo per raggiungere la meta dei miei sogni: Tokyo. Finalmente ero riuscita a vincere una borsa di studio nonostante i miei soli quindici anni di etá. In Italia frequentavo un istituto scientifico mentre qui avrei dovuto frequentare un normale liceo siccome gli istituti superiori nipponici non prevedo una specializzazione nelle materie. Per comoditá ne scelsi entusiasta uno in centro a Tokyo e che sapevo avesse una buona reputazione.
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Il giorno della partenza ero agitatissima. Nonostante avessi preso l'aereo giá varie volte, avevo comunque paura di perdermi, o di qualsiasi altro intoppo, indipendentemente  dall'esperienza acquisita. Insomma, bisogna riconoscere  che non sia facile per una giovane adolescente arrivare dall'altra parte del globo.
Ai miei genitori devo tanto. Loro sono sempre stati molto attenti a me e al non farmi mancare proprio nulla e, soprattutto, a fare anche l'impossibile perchè io non fossi in difficoltá e potessi realizzare i miei sogni. Mi hanno sempre sostenuta e consigliata nelle mie scelte (anche se sono comunque una ragazza responsabile per la mia etá). In particolare sono stati essenziali per quest'esperienza che mi accingevo a vivere. Ovvio, l'idea del mio trasferimento in un altro paese li spaventava, peró alla fine, dopo lunghe riflessioni, mi hanno lasciato inseguire il mio sogno; con la consapevolezza che in Giappone sarei stata seguita dai docenti scolastici pure fuori dalle ore di lezione.
In aeroporto non avevo bisogno di fare il ceck-in dato che l'avevo fatto online da casa per cui, dopo aver imbarcato il mio bagaglio da stiva, mi sono diretta verso gli imbarchi con il mio trolley [colore preferito]. Ho salutato i miei genitori con le prime lacrime di nostalgia, ma, nonostante esse, restavo sempre emozionata per ció che mi attendeva: era questo il vero prezzo da pagare per una tale esperienza. Ci siamo abbracciati e mi hanno fatto le ultime ed ennesime raccomandazioni. Come ultima cosa mi hanno consegnato le chiavi del mio nuovo appartamentino che, felicissima, ho riposto nello zaino cosí da non perderle. Dopo aver passato con successo tutti i controlli mi sono diretta nella zona ristoranti degli imbarchi dove mi sono comprata un sacco di porcherie da mangiare per il viaggio. Non che il cibo giapponese non mi piaccia, anzi, ma il cibo Italiano è l'orgoglio del sangue che mi scorre nelle vene e sapevo che presto o tardi mi sarebbe mancato. Mentre aspettavo "l'ora X" trascorrevo il tempo al telefono in videochiamata con le mie amiche. Anche loro mi sarebbero mancate, ma ero sempre piú orgogliosa della mia scelta.
Per l'ora stabilita ero sul mio aereo in attesa di decollare. Sapevo che sarebbe stato un lungo viaggio, ma sapevo anche che ne sarebbe valsa la pena.
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Dopo quasi nove ore di volo sono scesa a Dubai per uno scalo di due ore scarse. L'ereoporto era semplicemente stupendo e cosí diverso da quelli italiani! Elegante, moderno, ricco di fontane, palme, luci colorate, negozi di gioielli e ristoranti. C'erano persone di tutti i tipi: dai lavoratori in giacca e cravatta, ai turisti che camminavano con passo rilassato, agli sceicchi con i loro strani copricapi fino alle donne con il velo che sembrano le principesse uscite delle fiabe orientali da "mille e una notte". Alla fine ho preso anche il secondo volo che mi avrebbe portata finalmente a Tokyo. Ero giá piú rilassata che alla partenza: ora dovevo solo riposarmi nelle sedici ore di volo che mi attendevano senza avere altri pensieri del tipo "è l'aereo giusto?"o"dove devo andare ora?".
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Le ore di volo passarono piacevolmente visto che avevo fatto conoscenza con una signora seduta accanto a me. Mi ha raccontato che stava tornando a casa: era diretta alla prefettura di Saitama per ricongiungersi con la famiglia, visto che viveva in Italia da due anni e non vedeva i parenti da allora. Ne approfittai per parlare un po' col mio rudimentale Giapponese in modo da esercitarmi con lei. Del resto a breve lo avrei dovuto usare quotidianamente. Con mio grande stupore mi ha fatto vari complimenti nonostante a volte mi abbia corretto la grammatica.
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To be continued...♡

Kuroo Tetsurou x reader (HAIKYUU!)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora