Kuroo Tetsurou x reader (HAIKYUU!)

XI

Dopo le lezioni mattutine stavo seriamente morendo di fame. Difatti da un'ora e mezza il bento era l'unico pensiero che attraversasse i due neuroni che ho nel cervello, poi, finalmente, ecco l'etereo suono della campana che annunciava l'inizio del tanto atteso pranzo. Una volta che abbiamo rincontrato Haiba, abbiamo iniziato a mangiare tutti e tre chiacchierando del piú e del meno e commentando le ore di lezione.
Ad un certo punto, il russo, realizzato che ore fossero, ci ha salutati tranquillo:
Lev -Bene ragazzi, meglio se torno in classe visto che ora suona. Ci vediamo in palestra!
Inuoka -A dopo!
[Nome] -A domani Lev!
Lev -Come a domani [Nome]chan? Dopo c'è allenamento! Sei la manager, sei la prima che non puó mancare.
[Nome] -Non sono la vostra manager... Non mi sono mai iscritta e non credo di farlo.
Lev -Cooosa?! Ma devi! La pallavolo è vita, è stupenda! L'adrenalina, la gioia, la passione tutto nella pallavolo, no Inuoka? E poi avresti l'opportunità di ammirare il futuro asso del Nekoma ogni giorno- mi ha sottolineato orgoglioso.
[Nome] -Inuokakun?- lo prendo in giro.
Lev -Ma nooo, io!- mi risponde piagnuccolando.
[Nome]-Senti Lev, proprio non capisco perché ci teniate tanto che sia io la vostra manager. Ci sono tante altre persone piú qualificate. Mi spiac-
《DRIIIN!!!!》
-Scusaci Lev, dobbiamo correre in classe. A domani!-
Le lezioni pomeridiane sono state una palla pazzesca. Non finivano mai. Quel giorno faceva anche parecchio caldo e non vedevo l'ora di tornare a casa, fare una doccia fresca e soprattutto togliere quella dannata divisa. Era molto carina, ma per regolamento fino a fine mese dovevo ancora indossare quella invernale ed era davvero pesante.
Mentre sistemavo le ultime cose nella cartella, alla fine dell'ultima ora, ho notato un gran trambusto sulla porta della mia aula, ma non ci ho dato troppo peso. Del resto all'uscita c'era sempre confusione visto che ci ritrovavamo tutti ammassati in corridoio.
Quando con la coda dell'occhio la curiositá mi ha vinto, ho scorto un gruppetto di persone sull'uscio della mia sezione. C'era praticamente tre quarti della squadra maschile di pallavolo lí accalcata che discuteva rumorosamente:
-Entra tu, muoviti!
-No, dai! Glielo dai tu.
-Ma è una tua idea!
-Vi muovete?!
Ad un certo punto ha mosso i primi passi verso l'interno proprio Lev, raggiante come sempre, seguito dagli altri. Si é subito rivolto a me andando dritto al sodo:
Lev -[Cogn], ehm [Nome]san, perfavore diventa la nostra manager!- e detto ció si é piegato in un lieve inchino mentre allungava un foglio verso di me e seguito dal resto della squadra. Io stupita non sapevo che dire, cosí lui ha colto la palla al balzo per riprendere la parola. -Qui ho il modulo di iscrizione al nostro club. È già compilato: devi solo firmare e riconsegnarlo al prof Nekomata. Ti garantiamo che non saremo un peso e che ti divertirai. Cosa piú importante, lavoreremo sodo per renderti fiera della squadra. La tua presenza farebbe una grande differenza. Ti preghiamo di accettare!- mi invita allungando ulteriormente il foglio nella mia direzione. Ammutolita dalla sorpresa interrogo con lo sguardo Inuoka. Ovviamente sapeva tutto, difatti mi sorride gentile dicendo ad alta voce proprio quello a cui stavo pensando: -Non credo che tu ti possa ancora rifiutare...-
Aveva ragione.
Anche se ancora in parte dubbiosa, ho sorriso dolcemente a quei ragazzi che erano arrivati a tanto pur di convincermi. Prendo il modulo e subito lo firmo. Da quel pomeriggio ero ufficialmente la manager del club maschile di pallavolo del liceo Nekoma.
Il capitano aveva osservato tutta la scena in prima linea e, sorridendo soddisfatto, ha commentato con l'alzatore:
Kuroo -Bene bene, mi sa che sarà proprio un anno interessante. No, Kenma?
Kenma -Vedremo- ha constatato con un filo di voce l'amico continuando prendendo in mano il cellulare.
Le lezioni erano finite, era ora di recarsi subito al club. Accompagnata dalla squadra, ho attraversato emozionata la scuola fino alla palestra, poi loro sono andati negli spogliatoi mentre io mi sono diretta timida verso il professore. Gentile come sempre, mi ha spiegato nel dettaglio cosa dovessi fare e come avrei dovuto muovermi per la squadra, il genere di allenamenti e un po' tutte le nozioni base per una manager.
In poche parole sarei stata la sua assistente ed aiutante diretta, oltre che una specie di mamma per la squadra.
In men che non si dica le ore sono volate e senza che ce ne rendessimo conto fuori era giá buio, segnale che oramai era il momento di tornare a casa. In meno di mezza giornata avevo imparato tantissime cose nuove, avevo fatto due chiacchiere col prof, ammirato la bravura degli atleti, riso e scherzato con loro iniziando cosí ad essere sempre piú a mio agio con loro e con quell'ambiente che fino a poco fa mi era quasi nuovo. Terminati gli allenamenti tutti insieme abbiamo riordinato e pulito la palestra sotto le direttive del capitano che si rivolgeva a noi primini in particolare chiamandoci "micetti"...
Io cringiatissima, ma piú ci pensavo meno mi dispiaceva.
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To be continued...♡