XXIV

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La mattina dopo ero abbastanza malinconica per quello che stava succedendo fra me e Kuroo: forse stavo esagerando e sbagliando, ma lui mi dimostrava solo che disinteresse nel non farmi scappare via... ed io che speravo nel contrario, ora invece avevo rovinato tutto quel briciolo di amicizia che avevamo costruito. Che scema! Meno male che appena l' ho raggiunto in strada, Lev ha subito iniziato a fare lo scemo e a farmi divertire fino a scuola dove ha ricevuto man forte anche da Sou. Ai miei due amici ne ho parlato e loro sono davvero stati splendidi nell'essermi vicini e farmi sentire meglio.
~Nel frattempo~
Anche i due amici d'infanzia si stavano dirigendo verso l' edificio scolastico. Kenma stava messaggiando al cellulare, mentre Kuroo camminava con le mani incrociate dietro i disordinati capelli da notte. -Hey, Kenma! Secondo te perché [Nome] si sta comportando cosí con me da ieri?
-Avrai fatto il molesto o l' idiota- afferma senza peli sulla lingua il biondino -o entrambe...-
-KENMA! Beh, ad ogni modo sono sicuro che oggi mi avrá giá perdonato, no?
-... cosa te lo fa pensare?
-Sono un grandissimo figo non mi ci si puó resistere o ignorare tanto a lungo-
Dopo aver esalato un lieve sospiro Kenma capí che doveva dare una mano a quei due:
-Prendile dei mochi alla fragola: compra sempre quelli dopo allenamento, saranno i suoi preferiti- terminó l'amico guardando un negozio sulla sinistra.
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Prima che tutti gli stutendi si fiondassero disordinatamente in corridoio per la pausa pranzo, il gatto nero dalle classi terze si é incamminato a passo spedito fino alle prime. Si presentó nella mia aula e sicuro si diresse verso il mio banco. In un primo momento ero stupita oltre che contenta per il fatto che mi cercasse finalmente, poi riiniziai ad ignorarlo spostando lo sguardo a sinistra; fuori dalla finestra. Prese un respiro, poi:
-[Nome]ch... [Cognome]san! Perfavore dammi retta, spiegami cos' ho fatto di male?- mi miagoló appoggiando le mani sul mio banco per attirare meglio la mia attenzione. -Davvero! Dimmi almeno che ho combinato!- In quel momento ho perso la pazienza del tutto. Come poteva essere cosí cretino ed egocentrico da non capire nemmeno perché mi comportassi in tal modo?!
-Sei serio? Non ci arrivi proprio da solo? Vai! VAI DA QUELLE TRE SU! FATTELO SPIEGARE DA LORO- gli rinfaccio sarcastica indicando le gatte morte del giorno prima. Sembrava cosí confuso e disorientato tanto quanto Sou che dal banco affianco al mio assisteva a tutta la scena, poi il capitano capí finalmente e sorridendomi beffardo annunció:
-Ah! Micetta, ma sei gelosa!
-Eh?! Ma sei fuori? Solo sappi che non sono una dei tuoi giochini come tutte le altre che ti corrono dietro- gli spiego corruciando le sopracciglia arrabbiata.
-Senti, micetta cara, non volevo darti quell'idea: in realtá io le ho allontanate, ma non mi hai dato modo di dirtelo prima e non sono nemmeno un tipo del genere.- dice sicuro di sé guardandomi con i suoi occhi ambrati nei miei [colore].
-Scusa se sono stato un idiota- e subito mi consegnó un pacchettino che aprii curiosa. Dentro c'erano ben sei mochi alla fragola -Ma! Sono i miei preferiti!- esclamai felice con gli occhi che luccicavano.
-Eheh sono per te. Quindi mi perdoni?
-Si! Grazie senpai!- esclamai con un sorrisone e l'acquolina in bocca.
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Ed ecco che l'estate é davvero iniziata e con essa anche la tanto amata dai giapponesi Golden Week: una settimana solo di ferie in cui le famiglie possono andare insieme in vacanza e divertirsi o i ragazzi fare delle attivitá particolari per il club. Nekomata sensei ed i coach di Fukurodani, Ubugawa, Shinzen e Karasuno per l'occasione avevano organizzato per noi ragazzi un campo estivo che sarebbe durato 5 giorni. Eravamo tutti emozionati all'idea di essere lontani da casa, senza genitori, con gli amici e la pallavolo. Un sogno realtá! Dall'evento ci separava solo un' ultima settimana di scuola che a dirla tutta ci é sembrata interminabile. Come spesso capitava ci trovavamo a parlare tutti insieme dei progressi degli allenamenti alla fine delle lezioni e mentre descrivevo i miei appunti il capitano mi interruppe. -Ragazzi! Visto che passeremo una settimana circa insieme che ne dite se uscissimo tutti insieme domani sera? Cosí per conoscerci meglio.- forse era solo una mia impressione, ma l' ultima frase l'aveva sottolineata guardandomi sicuro dritta negli occhi. Anche se imbarazzata provai a sostenere lo sguardo di sfida, ma fallii cosa che lui ovviamente notó divertito. Che gattaccio!
Per l'appuntamento con la squaddra mi sarei cambiata subito dopo aver terminato l'allenamento giornaliero con un vestitino leggero e comodo perfetto per l'occasione. I ragazzi, apparte che per la rettangolare gonna della divisa, non mi avevano mai vista davvero in figura: quell' abitino invece mi fasciava aderente il busto e si allargava dalla vita a metá coscia; dove terminava. Uscita dallo spogliatoio loro come sempre erano giá pronti e mi aspettavano e si girarono a studiarmi appena annunciai di essere arrivata. Non volava una mosca. Avevo solo paia e paia di occhi curiosi e facce stupite che mi scrutavano dalla tetsa ai piedi e viceversa. Meno male che Lev e Yamamoto hanno ruppero quel tremendo silenzio in coro seppure in malo modo -Checcarinaaa [Nome]chan!- inutile dire che ero rossa come un pomodorino e non sapevo come reagire... se non sperando che tutto finisse il peima possibile.
I senpai avevano organizzato di portarci a mangiare l'okonomiyaki tutti insieme. Era la prima volta in cui l'avrei assaggiato ed ero entusiasta della loro idea.
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To be continue... ♡

Kuroo Tetsurou x reader (HAIKYUU!)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora