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Louis's pov

"Tesoro vado a lavoro. Rimani a casa e per qualunque cosa chiamami, sarò di ritorno in un batter d'occhio"
Mia madre accarezza delicatamente il mio volto arrossato e probabilmente molto più caldo del solito prima di lasciare un dolce bacio sulla mia fronte.

"Tranquilla mamma, starò bene" sussurro con voce leggermente incrinata. Non importa quante volte continui a ripetermelo. Non starò mai bene, ne sono ormai più che sicuro.

Ma ho alternative? Perché dimostrarmi fragile dinanzi alla donna che si è sempre presa cura di me portandola a preoccuparsi?

"Va bene amore mio, per favore non evitare di chiamarmi se ti servisse qualcosa o non ti sentissi nuovamente bene"
La voce di mia madre riesce leggermente a tranquillizzarmi mentre mi ritrovo ad annuire con un leggero velo di esitazione per poi donarle un sorriso poco sincero.

Johannah esce dalla camera lasciandomi da solo. Cerco di chiudere gli occhi e di concentrarmi a reprimere qualche gemito di dolore che minaccia di lasciare la mia bocca. Devo riuscire a conviverci, devo semplicemente abituarmi alla situazione.

Possibile che sia così difficile? Tre anni che lotto contro tutto questo eppure ogni giorno si rivela sempre più doloroso del precedente. Perché non posso essere normale? Perché non posso semplicemente stare bene come tutti i miei compagni? Perché deve essere proprio io a sopportare tutto questo?

Mi alzo dal letto decidendo di andare in bagno. Guardo il mio riflesso allo specchio. Due grosse occhiaie contornano i miei occhi mentre il mio colorito è diventato molto più pallido.

Un fiotto di liquido lubrificante mi fuoriesce dalle natiche portandomi ad accasciarmi su me stesso. Cerco di mantenere l'equilibrio aggrappandomi con forza ai lembi del lavandino. I mie occhi diventano di un blu molto più intenso che non mi appartiene. Sembrano quasi finti. Questo blu così acceso non può essere reale.

Decido di ignorare i forti spasmi a cui viene sottoposto il mio corpo, ritornando invece verso la camera da letto e rannicchiandomi tra le coperte.

Harry's pov

"Harry torta subito qui!" Niall mi rincorre nel bosco mentre usa il contatto telepatico per comunicare con me.

In risposta decido di aumentare la velocità rendendo l'impresa di raggiungermi del tutto impossibile. La distanza a separarci è notevole. Nessuno dei miei coetanei può competere per velocità, astuzia e forza contro il figlio del capo branco dopotutto.

Raggiungo ben presto il confine del bosco. Sono costretto a fermarmi e poco dopo il lupo dal pelo marrone riesce a raggiungermi saltandomi sopra. Finiamo a terra avvinghiandoci tra di noi mentre lottiamo giocosamente cercando di ottenere il dominio. Ci vuole davvero troppo poco per riuscire a ribaltare le posizioni. Ringhio sul suo volto prima di abbandonare il mio aspetto da lupo ritrasformandomi in umano.

"Ho vinto" dico soddisfatto di me stesso mentre mi allontano da lui che assume a sua volta le sembianze da umano. Ci troviamo comunque al confine e farsi vedere da qualcuno che non appartiene al branco in forma di lupi è un'opzione per nulla accettabile.

Mi reco verso la solita quercia recuperando una busta che contiene i vestiti che dovremmo indossare. Uno degli aspetti più irritanti della trasformazione è ,infatti, quello di non poter mantenere i propri indumenti, ritrovandoci poi completamente nudi.

"Riuscirò a batterti un giorno"

"Certo, continua pure a sperarci Nello"
Il tono canzonatorio della mia voce fa sbuffare il biondo che comunque continua a vestirsi.

I'm a wolf {LarryStylnson}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora