Harry's pov
"Devo parlare con Simon" dico alla donna che si occupa di gestire la piccola casa.
"Vado subito a chiamarlo signorino"
Mi limito ad annuire mentre mi accomodo su uno dei divani presenti nel salotto.Simon Cowell è uno degli anziani. Il suo compito è quello di decifrare le scritture dei nostri antenati. Se si necessitano risposte, questo è il posto giusto nel quale recarsi e lui è l'uomo giusto al quale rivolgersi. E io ho dannatamente bisogno di risposte adesso.
"Signor Styles, è un piacere vederla" l'uomo si avvicina nella mia direzione mentre mi regala un sorriso sincero che mi appresto a ricambiare.
L'ho sempre considerato come un secondo padre. Desmond, essendo capo branco, è sempre stato sommerso dagli impegni e il tempo che poteva dedicarmi era davvero limitato.
Quando venne a mancare mia madre mi sentivo perso, abbandonato, completamente solo. È proprio in quest'uomo che ho trovato un appoggio.
Simon è sempre stato il mio porto sicuro.
"Chiamami Harry per favore. Queste formalità non devi utilizzarle quando siamo soli" mi limito a rispondere per poi circondarlo in un abbraccio.
La politica dei lupi è abbastanza severa. Bisogna rispettare le gerarchie e rivolgersi in modo formale e rispettoso a chi si ritrova ai vertici. Non mi sono mai interessate queste cose eppure anche io devo attenermici. Almeno in pubblico.
"Perché sei qui Harry?" Chiede l'uomo prendendo posto accanto a me. "Vedo che hai già legato con qualcuno" dice poi facendomi irrigidire.
Come è risuscito a capirlo?"Cos...?" Provo a chiedere ma mi interrompe ponendo una mano sulla mia testa.
"L'ho avvertito" risponde tranquillamente.
Mi limito ad annuire prima di guardarlo negli occhi."Ho bisogno di avere delle risposte Simon"
"Cercherò di soddisfare le tue curiosità allora" sorride per poi guardarsi intorno prima di farmi cenno di continuare.
"È mai successo che qualcuno non riuscisse a tirare fuori il proprio lupo?" Simon mi guarda interdetto prima di assumere un'espressione di pura confusione in volto.
"Perché me lo chiedi?"
"Potresti semplicemente limitarsi a rispondere?" Chiedo di rimando vedendolo leggermente esitante.
"Queste sono informazioni riservate Harry"
"Devo saperlo Simon" mi limito a rispondere. L'uomo si gratta nervosamente dietro la nuca prima di riprendere la parola.
"C'è stata solo una donna che ha avuto questo tipo di problemi in passato. Avvenne qualche anno fa nel branco ad ovest della città. La vita per lei fu difficile, nessuno riusciva ad accettare questa sua natura anomala."
"Cos'è successo a quella donna?" Chiedo mentre uno strano senso di agitazione si impossessa del mio corpo.
"Il suo compagno decise di abbandonarla. Era un omega quindi per lei questa scelta fu devastante. Impazzì e andò via senza lasciare traccia di se"
"Quindi quella donna è ancora in giro?"
"No Harry. Il suo corpo venne trovato un anno più tardi. Non so precisamente cosa successe ma alcune voci mormorano che abbia ucciso il suo unico figlio, allora ancora neonato, prima di togliere la vita anche a se stessa"
Guardo esitante Simon. Le idee che vengono a formarsi nella mia testa sembrano essere così assurde tanto giuste in questo momento. Ho assolutamente bisogno di raccogliere più informazioni possibili.
"Quanto tempo fa avvenne?" Chiedo con voce incrinata. Simon sembra pensarci un po' su. È abbastanza confuso in questo momento.
"Non ricordo precisamente Harry. Credo che ormai siano passati vent'anni" mi ritrovo a deglutire a vuoto mentre l'uomo posa una mano sulla mia gamba prima di puntare i suoi occhi nei miei. Sembra voler scorgere la verità dai miei occhi, quasi come se stesse studiando la mia anima.
"Dov'è quel ragazzo Harry?" Le parole dell'uomo mi provocano una fastidiosa stretta allo stomaco. È sempre riuscito a capire qualsiasi cosa senza che nulla gli fosse detto. Non posso cedere. Non ora.
"Non so di cosa tu stia parlando Sim..."
"Lo sai perfettamente, Harry" sul suo volto è ancora presente quello sguardo indagatore che riesce a mettere i brividi. Mi sono sempre fidato di lui eppure in questo caso sento di non poter fare riferimento su nessuno se non me stesso.
"Ero solo curioso Simon. Non capisco cosa tu stia insinuando adesso" rimango impassibile. Simon scuote la testa per poi stravaccarsi sul divano. Non import quanto mi ostini a provarci. Lui ha già capito tutto.
"Un lupo non può vivere al di fuori del branco. Un omega non può vivere lontano dal proprio alpha. Quella donna si è uccisa subito dopo essersi allontanata dalla città, Harry. Se ci tieni al tuo compagno riportalo qui. Non potrai fare nulla per lui altrimenti." La sua voce è dura e distaccata in questo momento. Sembra quasi che mi stia rimproverando come avveniva quando ero un bambino. Non si rivolgeva a me in questo modo ormai da anni.
"Simon io..."
"Sono sicuro che farai la scelta più giusta. Confido nel tuo senso del giudizio, futuro capo branco"

STAI LEGGENDO
I'm a wolf {LarryStylnson}
FanfictionOmegaverse. Louis, ragazzo di 18 anni e allevato dai suoi affettuosi genitori adottivi, dovrà fare i conti con la realtà, iniziando a capire che magari tutte quelle storie raccontate nei libri e tramandate nelle leggende, non sono poi così irreali. ...