Louis's pov
"Ti ho detto che sto bene Harry" dico per quella che probabilmente è la ventesima volta. Il riccio mi scruta attentamente ma non sembra essere troppo convinto. Sono già passati tre mesi dal nostro ultimo incontro d'altronde.
"Voglio vedere mio figlio Lou"
"Sarebbe un piacere per me accontentarti. Peccato che non sia ancora nato" rispondo con tono d'ovvietà facendolo ridere. Due fossette si creano ai lati della sua bocca. È sempre bellissimo.
Io invece sembro essere ancora più ridicolo del solito. Sono ingrassato leggermente anche se la maggior parte del peso è sicuramente causata dalla pancia diventata ancora più rotonda.
"Voglio vedere la pancia Louis. Lo so che non è ancora nato" mi rimprovera con un tono scherzoso che mi fa arrossire leggermente.
"Non voglio. È imbarazzante"
Harry si acciglia leggermente e non posso non notare attraverso lo schermo del mio cellulare il velo di delusione che attraversa il suo volto.
Forse potrei farlo. Sono sempre stato imbarazzato delle mie curve un po' troppo formose e adesso non riesco ad essere così soddisfatto di questa improvvisa rotondità. Ma dovrebbe essere qualcosa di bello giusto?
Cerco di regolarizzare il respiro mentre sollevo leggermente la maglia per poi posizionare la telecamera interna del telefono sulla mia pancia.
Do una fugace occhiata ad Harry. Guarda fisso verso lo schermo e un timido sorriso si è impresso sul suo volto. Vengo colpito da un fremito di agitazione. Dei brividi piacevoli percorrono tutta la lunghezza della mia schiena mentre il cuore martella nel petto un po' troppo velocemente.
Sollevo leggermente lo schermo in modo che i nostri occhi si incontrino di nuovo. "Sei bellissimo Louis" sussurra dolcemente facendomi perdere completamente lucidità.
Copro velocemente la telecamera dello schermo per non renderlo partecipe del mio imbarazzo. Devo sembrare sicuramente un peperone in questo momento.
"Louis ci sei ancora?"
"Mh" annuisco per poi darmi mentalmente dello stupido dato che non può vedermi. "Credo che il segnale sia assente Harry" mento.
Guardo la sua espressione confusa attraverso lo schermo. Non posso fare a meno di sorridere sapendo che adesso io sono in grado di vedere lui mentre il riccio ha a che fare con una schermata completamente nera.
"Capisco. Credo che sia meglio chiudere la chiamata allora. Ti chiamerò più tardi"
Alle sue parole mi irrigidisco e tolgo frettolosamente il dito che ostruiva la visuale alla telecamera.
"Sembra che il problema si sia risolto. Possiamo continuare a parlare ancora per un po' vero?" Harry ride di gusto. Credo che abbia capito fin dal principio cosa stesse succedendo. Mi ha semplicemente preso in giro.
Mi imbroncio leggermente continuando a fissarlo.
"Voglio vederti Harry"
"Mi stai vedendo ora, no?" Lo guardo in cagnesco per la pessima battuta.
"Voglio vederti davvero. Non puoi... non so. Venire qui e rimanere a distanza? Solo per qualche minuto" lo supplico. Probabilmente sto facendo la figura dell'idiota appiccicoso ma è proprio in questo modo che mi sento.
"Ne abbiamo già parlato Louis. Non riusciresti a starmi accanto senza saltarmi sopra nella situazione in cui sei adesso"
"Sei modesto vedo"
"Probabilmente in questo momento vorresti trascinarmi fuori dallo schermo" sussurra con fare malizioso facendomi avvampare. Le sue parole mi infastidiscono tremendamente. Forse perché non è poi così sbagliato ciò che sta dicendo.
"Sei uno stronz..."
"Mi sento esattamente come te, Louis"
Ci può essere un limite all'imbarazzo provato? Perché ogni cosa che dice mi colpisce in questo modo? Possibile che stia diventando completamente dipendente da lui?"Anche tu vorresti vedermi?"
"Voglio vederti, baciarti e prenderti in qualsiasi modo possibile, Louis"
Un fremito di eccitazione attraversa il mio corpo. Socchiudo gli occhi leggermente senza neanche rendermene conto.Il mio corpo sta reagendo alle sue parole e lui sembra rendersene subito conto dato che un sorriso malizioso compare sul suo volto.
"Toccati per me Louis"
"C-cosa?"
"Voglio vedere la tua espressione lussuriosa. Voglio sentirti gemere per me"
"Harry io..." Non faccio in tempo a continuare che una voce proveniente dallo schermo cattura l'attenzione di Harry.
Lo sento imprecare malamente prima di guardarmi nuovamente.
"Devo andare adesso piccolo. Mio padre deve parlarmi"
Mi imbroncio leggermente mentre abbasso lo sguardo in modo che non possa vedere l'espressione di delusione venuta a imprimersi sul mio volto."Certo, capisco. Allora ciao suppongo"
Harry mi sorride premuroso. Nei suoi occhi noto una strana scintilla di eccitazione."Ti richiamo più tardi piccolo. Riprenderemo esattamente dal punto in cui ci stiamo lasciando"
Arrossisco violentemente e metto giù la chiamata prima che possa rendersene conto. Sono davvero ridicolo.Mi butto sul letto quando sento mia madre richiamarmi dal piano inferiore. Non mi ero neanche reso conto che fosse già ritornata.
Scendo subito verso il soggiorno ritrovandomi così Johannah di fronte. Mi appresto ad abbracciarla e lei inizia ad accarezzarmi dietro la nuca.
"Questa mattina Harry è venuto da me"
Harry è andato al bar?"Perché è venuto?"
"Mi ha dato questa" dice prima di divincolarsi dalla mia presa e prendere una felpa grigia che mi passa.
Non posso fare a meno di annusarla subito.Ha l'odore di Harry.
"Pensava che questo potesse aiutarti un po'" dice dolcemente prima di dirigersi verso la cucina per preparare la cena.
Non aspetto un solo secondo ad indossarla. È solo una semplice felpa eppure adesso mi sento dannatamente meglio.
Un formicolio si fa strada nel mio basso ventre mentre avverto un'insolita stretta al cuore. Cos'è questa strana sensazione?

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I'm a wolf {LarryStylnson}
FanfictionOmegaverse. Louis, ragazzo di 18 anni e allevato dai suoi affettuosi genitori adottivi, dovrà fare i conti con la realtà, iniziando a capire che magari tutte quelle storie raccontate nei libri e tramandate nelle leggende, non sono poi così irreali. ...