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Louis's pov

"Q-questa è casa tua?" Rimango leggermente interdetto a guardare l'imponente villa che si erge dinanzi ai miei occhi. Non solo Harry non vive in una tenda ma questa struttura é persino dieci volte più grande di quanto lo sia la mia casa.

"Già" dice tranquillamente prima di suonare al citofono. A rispondere è una voce femminile. Credo che debba essere sua madre.

"Sono Harry" si limita a dire prima che la donna mormori qualcosa. Il cancello di fronte a noi si apre dandoci libero accesso nel grande giardino che sormonta l'abitazione. Seguo Harry lungo il lungo corridoio e ben presto giungiamo di fronte alla porta d'ingresso che è già stata lasciata aperta per noi.

Ad accoglierci è una donna adulta. Il suo volto è contornato da qualche ruga che evidenzia la sua età. Credo che sia lo donna con cui abbia parlato precedentemente Harry anche se la sua divisa mi fa intendere che la mia precedente supposizione fosse errata.

In realtà Harry non mi ha mai parlato di sua madre e quando uscivano discorsi sulla sua famiglia non ha nominato nessuno oltre che al padre.

Anche in questa occasione. Tutto ciò che mi ha detto è: 'mio padre ti vuole incontrare'.

"A cosa stai pensando Louis?" Le sue parole mi riportano alla realtà. Dovrei chiedergli di sua madre? Forse non sarebbe un bene affrontare un discorso così importante ora.

"Che questa casa è davvero troppo grande" mento.

Harry ride leggermente prima di prendermi per mano. "Nervoso?"

"Un po'" rispondo aumentando involontariamente la presa. Harry sembra non protestare mentre invece mi conduce quella che è la sala da pranzo.

Un uomo robusto è girato di spalle e sta parlando al telefono. Non posso fare a meno di lanciare una fugace occhiata alla tavola che è già stata apparecchiata meticolosamente.

"Papà" Harry richiama l'uomo che si gira prontamente nella nostra direzione. Ci sorride prima di mormorare qualcosa al telefono e mettere giù la chiamata. In realtà sembra essere meno terribile di quanto mi aspettassi. Forse anche... amichevole?

"Tu devi essere Louis" sorride porgendomi una mano. Non posso fare a meno di sorridere a mia volta. Mi ha chiamato Louis. Non omega, non compagno di Harry, semplicemente Louis.

"Esatto" rispondo "piacere di conoscerla signor Styles" aggiungo poi con una leggera esitazione.

"Chiamami Des, ragazzo"

"Mh" annuisco.

"Credo che sia meglio metterci a tavola ora. Possiamo continuare la nostra conversazione accompagnandola con del buon cibo"

Io e Harry ci apprestiamo a seguirlo verso la tavolata. Il riccio si posiziona sul lato destro, Des a capotavola e io sul lato sinistro. È strano vedere tutti quei posti già apparecchiati lasciati semplicemente vuoti. A cosa servono tanti coperti se alla fine siamo solo in tre?

"Allora Louis, Harry mi ha detto che non appartieni a nessun branco" nonostante il sorriso impresso sul suo volto non posso fare a meno di sentirmi sotto giudizio.

"Esatto. Sono cresciuto con mia madre adottiva in città" rispondo tranquillamente. Harry mi ha fatto ben presente cosa poter dire e cosa no.

"Non ho mai visto nulla di simile. Questa situazione è davvero inusuale" il tono canzonatorio della sua voce non passa inosservato ne a me ne a Harry che sembra essersi irrigidito sul posto.

"Non sono in grado di dirle il perché della mia permanenza in città. Ero un bambino ancora in fasce quando arrivai in orfanotrofio. Sono stato adottato da Johanna e Mark quando avevo all'incirca dieci anni ed è con loro che ho vissuto in seguito."

"Quindi adesso vivevi con i tuoi genitori adottivi, giusto?"

"Con mia madre. Ho perso mio padre qualche anno fa"

L'uomo mi guarda per qualche momento. È la prima volta che i suoi occhi incontrano davvero i miei.

"Capisco" sussurra con voce leggermente incrinata "anche la madre di Harry è venuta a mancare anni fa"

Questa volta sono io ad irrigidirmi e non posso fare a meno di lanciare una fugace occhiata ad Harry che invece sembra essere del tutto tranquillo.

Nonostante tutto questo tempo passato insieme non so ancora nulla di lui.

"Quali sono le sembianze del tuo lupo Louis?Potremmo capire in quel modo in che branco appartieni. Sono in realtà leggermente perplesso del perché Harry non sia ancora riuscito a farlo"

Cosa dovrei fare adesso? Harry mi guarda preoccupato e non è l'unico ad esserlo. Neanche lui si aspettava questa domanda.

"I-io sono più piccolo di Harry." Dico ripensando a Liam. Lui è un omega come me d'altronde e spero davvero che la statura minuta corrisponda a tutta la categoria.

Harry mi sorride e rilascia un sospiro di sollievo. Credo di non aver detto nulla di così assurdo d'altronde.

"È più che comprensibile. Sei un omega" sorride l'uomo prima di riempiere il suo bicchiere con del vino. "Hai qualche caratteristica particolare? Il colore del tuo manto ad esempio?"

Guardo verso Harry che a sua volta mi lancia uno sguardo incoraggiate. Perché non sembra essere preoccupato dalla domanda? Probabilmente non deve essere poi così rilevante.

"Bianco" dico senza un apparente motivo. Sono sempre stato affascinato dai lupi bianchi e ricordo che cercavo spesso delle loro immagini da piccolo.

Un colpo di tosse da parte di Harry mi distrae dai pensieri. Il suo volto si è contorto in una smorfia di preoccupazione mentre Desmond ha sgranato gli occhi guardandomi curioso.

Credo di aver appena detto qualcosa di assurdo.

I'm a wolf {LarryStylnson}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora