Louis's pov
Apro gli occhi e cerco di mettere a fuoco la stanza. Provo a muovermi ma un leggero dolore al basso ventre me lo impedisce. Porto subito una mano sulla mia pancia mentre il respiro inizia a diventare pesante e il mio cuore inizia a battere troppo velocemente come quasi a voler uscire dalla gabbia toracica.
"I-io, io cos..."
"Louis" solo in questo momento mi accorgo della presenza di Harry. Si alza dalla sedia sul quale era seduto vedendomi incontro. La sua espressione mi fa irrigidire. Perché sembra che possa smettere di respirare da un momento all'altro?
"H-Harry cosa... il bambino come sta?" Chiedo stringendomi con maggiore convinzione il ventre. Ho così paura in questo momento.
"Sta bene" alle sue parole mi tranquillizzo. Il bambino sta bene. Il nostro bambino sta ben... ma allora perché sta piangendo?
"Cosa sta succedendo Harry?" Neanche mi rendo conto quande delle lacrime iniziano a rigare anche il mio volto.
È quasi come se potessi percepire il dolore del mio compagno nonostante non abbia idea da cosa sia generato.
"Il bambino è stato abbastanza forte da sopravvivere ma potrebbe nascere con importanti... malformazioni."
Mi irrigidisco sul posto. Cosa significa?
"Cosa vorrebbe dire?" Do voce ai miei pensieri. Sembra quasi che il mondo si sia fermato in questo momento. É come se stessi assistendo ad una scena che in realtà non esiste. Nulla di tutto questo è reale. Nulla di tutto questo può essere reale.
"I dottori hanno consigliato l'aborto, Louis. Le condizioni del bambino non sono stabili. Fare una risonanza magnetica aiuterebbe a chiarire i nostri dubbi ma le radiazioni non farebbero altro che peggiorare la sua situazione. Potrebbe nascere deforme o morire durante il parto"
Quando Harry finisce di parlare rimango in silenzio. Non dico nulla. Non voglio dire nulla. Tutto questo è successo per colpa mia. Ho odiato questo bambino e gli ho augurato la morte fin dal primo giorno che venni a conoscenza della sua esistenza. Questa è solo la provvidenza che ha deciso di ripagarmi con la giusta moneta.
Rimango disteso sul letto. Tutto il mio corpo ha iniziato a tremare. Non voglio rinunciare a mio figlio.
"Perché è successo?" Mi sorprendo per come la voce esca fredda e dura dalla mia bocca. È così bassa e gelida da spaventarmi.
"Hai richiamato il tuo lupo Louis. È colpa mia. Non ti avevo detto che durante in gravidanza non po..."
La risata amara che lascia la mia bocca lo interrompe. Punto i miei occhi nei suoi che sono diventati così spenti e tristi da mettermi i brividi."Come diavolo potrebbe essere colpa tua, Harry? Sono stato io a richiamare il lupo, sono stato io a non resistere alla chiamata e sempre io ho fatto del male al nostro bambino!" Ho urlato. Non mi ero reso conto di starlo facendo fino a quando non ho concluso il discorso.
Chiudo gli occhi strizzandoli forte. Come se questo potesse servire ad aggiustare la situazione. Come se una volta dopo averli aperti tutto potesse ritornare alla normalità. Sono solo uno stupido.
Quando due braccia mi circondando la vita non posso fare a meno di sussultare. I ricci del ragazzo mi solleticano la pelle mentre il suo respiro caldo s'infrange sul mio collo.
Volevo condividere tutto con Harry. La gioia, la paura, l'amore, ma non questa sofferenza. Non voglio che lui ne faccia parte.
Ho coinvolto anche lui in questo limbo in cui si è svolta la mia intera esistenza. Un buco nero dal quale credevo di poter uscire grazie a lui. Ma alla fine l'ho trascinato insieme a me.
Rimaniamo accoccolati nello stesso modo. Devo rinunciare a mio figlio. Questa convinzione mi divora e non voglio che faccia la stessa cosa ad Harry. Allo stesso tempo, però, non posso fare a meno di cercare conforto in lui.
Sono pessimo.
E lo divento ancora di più quando un'idea di fa strada nella mia testa. È qualcosa di sbagliato e assurdo ma non posso trovarla più giusta in questo momento.
"Harry" lo richiamo piano. "Sarebbe egoista da parte mia se volessi comunque tenerlo?"
Lo sento irrigidirsi contro il mio corpo. Sarò stupido, egoista e un grande stronzo ma non posso rinunciarci. Voglio dargli una possibilità a costo di potergli far vivere una vita infelice. Questa idea mi distrugge ma fa ancora più male quel 'se' che rimarrebbe in sospeso se ora non dessi ascolto al mio cuore.Se il bambino potesse farcela? Se i dottori si fossero sbagliati? Se tutto andasse bene? Se io e Harry fossimo in grado di affrontare questa situazione nonostante quanto possa comportare?
"In questo caso sarei un egoista anche io, Louis"
È d'accordo con me. Sorrido alle sue parole. È un sorriso triste, spento, eppure il più sincero che gli abbia mai rivolto.
Peccato che questo entusiasmo non fosse destinato a durare nel tempo.
Nostro figlio morii nel mio ventre due settimane più tardi.
Tutto sembrò andare a rotoli da quel momento. Il mio cuore si era frantumato. La mia vita si era frantumata. La mia relazione con Harry si stava frantumando giorno dopo giorno.
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I'm a wolf {LarryStylnson}
FanfictionOmegaverse. Louis, ragazzo di 18 anni e allevato dai suoi affettuosi genitori adottivi, dovrà fare i conti con la realtà, iniziando a capire che magari tutte quelle storie raccontate nei libri e tramandate nelle leggende, non sono poi così irreali. ...