Alla fine Rupert non prese il volo insieme a noi perché aveva deciso di andare a trovare la madre a Parigi e di passare qualche giorno insieme a lei.
Il viaggio di ritorno fu piuttosto agitato.
Purtroppo le condizioni meteorologiche non erano molto favorevoli.
Era infatti in corso un'improvvisa tempesta, con tanto di tuoni e lampi.
Le hostess continuavano a passare per i corridoi cercando di rassicurare tutti ma nonostante questo, molti erano andati nel panico.
Poi, tutto ad un tratto, ci fu un grande botto che fece trattenere il fiato a tutti.
Kiersten era andata in tilt e non la smetteva di recitare preghiere e dire che saremmo tutti morti mentre il ragazzo accanto a me andava avanti imprecando.
Per tutto il tempo rimasi in uno stato di completo silenzio.
Lo facevo ogni volta che andavo nel panico, già, è proprio una strana reazione, ma forse era meglio così.
《Non voglio morire!》piagnucolò Kiersten. 《Sono ancora troppo giovane...》
Non seppi perché ma cominciai a pensare a tutte le cose che erano accadute nel corso dei miei sedici anni.
Mi venne in mente quella volta a 8 anni in cui, insieme a Kiers, tagliai di nascosto i capelli a Sophie mentre stava dormendo o quell'altra alle elementari, in cui Rupert ed io incollammo Jake alla sedia perché continuava a deridermi insieme ai suoi amici, quanto odiavo quel bambino...
Sicuramente non sarei andata in Paradiso ma forse potevo ancora sperare nel Purgatorio.
Qualche minuto dopo, il copilota ci informò che l'imminente atterraggio sarebbe stato piuttosto brusco e che di conseguenza era meglio se ci tenevamo stretti.
Subito Kiers mi prese la mano e praticamente me la stritolò.
Mentre l'aereo discendeva, sentii lo stomaco tutto sotto sopra.
Chiusi gli occhi e per un secondo, il mio cuore smise di battere freneticamente.
Aspettai lo schianto, ma non sentii assolutamente nulla.
《Siamo già morti?》chiese Kiersten in un sussurro.
Aprii lentamente le palpebre, guardai fuori dal finestrino e tirai un sospiro di sollievo.
Era tutto finito.
《No.》risposi.
Sentii tutti i passeggeri guardarsi intorno e ritornare a respirare normalmente.
Quando aprirono le porte, Kiersten uscì di corsa dicendo che non voleva stare un minuto di più in quell'aereo.
Presi tutte le nostre borse e la raggiunsi.
Dopo aver fatto il check-out e ritirato i bagagli, chiamammo un taxi e ci facemmo portare a casa mia.
Rimasi alquanto sbalordita quando vidi che nel nostro soggiorno erano riuniti tutta la mia famiglia e quella di Kiersten.
Avevano un'aria così preoccupata e ci guardarono come se fossimo dei fantasmi.
《Ci siamo persi qualcosa?》chiesi, lasciando cadere le borse.
《Siete vive!》esclamarono le gemelle, correndo ad abbracciarci.
《Credevamo foste morte!》esclamò papà, pallido.
《Il telegiornale ha detto che il vostro volo non era riuscito ad atterrare a causa della tempesta e...》
《No, abbiamo solo ritardato di qualche ora, però siamo vive e l'aereo è arrivato sano e salvo fino a Heathrow anche se per qualche minuto avevamo davvero pensato che non ce l'avremmo fatta.》
Tirarono tutti un sospiro di sollievo e papà si mise una mano al cuore.
《Ci avete fatto morire di paura!》urlò Emily.
《Sì, proprio così!》le fece eco Daisy.
《Come se la colpa fosse nostra e ci fossimo divertite...》farfugliò Kiersten.
Dopo aver messo sotto i denti qualcosa - questa volta mamma non fece commenti, anche se dalla sua faccia trapelò un po' d'esitazione quando papà mi diede una fetta di pizza - e aver raccontato a tutti nei minimi dettagli quello che era successo durante il volo, ovvero panico totale e urli e agitazione.
Kiersten tornò a casa con i suoi e io potei finalmente andare in camera mia e cercare di chiudere occhio per qualche ora.
Purtroppo però, mezz'ora dopo che mi ero finalmente addormentata mi squillò il cellulare.
Mi maledissi subito per non averlo messo silenzioso.
Per di più non era nessuno che volessi sentire ma quell'idiota di Sydney!
《Pronto?》
《Allora è vero che non sei morta.》
《Già, l'aereo non si è schiantato come avevi sperato, mi dispiace.》borbottai, con gli occhi ancora chiusi. 《Ora posso riattaccare o vuoi provare a maledirmi affinché io muoia nel sonno?》
《Vedo che l'ironia ce l'hai sempre.》
《Proprio così, siamo inseparabili.》
《Allora, com'è andato il viaggio in Francia?》
《Piuttosto bene, abbiamo visitato la città, Kiersten mi ha costretta ad andare a fare compere insieme a lei e abbiamo incontrato Leslie, Tom, che era più bello del solito, e Marianne, fine della storia. Ora posso riattaccare?》
《Non ti piace fare shopping?》《Mia madre e Sophie spendono già troppi soldi per i vestiti, i cosmetici e cose del genere, ci manca che mi metta a farlo anch'io e siamo a posto.》
《A proposito di Sophie, era molto preoccupata per te.》
《Sì, come no, magari aveva paura che fossi sopravvissuta allo schianto e ritornassi a casa per rovinarle la vista con i miei chili di troppo.》
《Mi aveva pure telefonato, e sembrava stesse piangendo.》
《Probabilmente erano lacrime di gioia.》
《La vuoi smettere? Dovresti essere felice sapendo che Sophie ci tiene così tanto a te.》
《Scherzi? Probabilmente sì, è anche tardi... e poi, già di giorno non è che sei un genio quindi...》
Sospirò. 《Il sottoscritto idiota ti ricorda che ti ha dato una mano a passare gli esami.》
《Mi vuoi spiegare perché diavolo mi hai telefonato?》chiesi, spazientita. 《A quest'ora poi, non lo potevi fare domani?》
《Era solo... per sapere come stavi.》
《Eri preoccupato per me?》
《No, ma figurati, io stare in pensiero per una mocciosa insopportabile come te?》
《E poi ti domandi perché penso male di te...》
《Ecco, ti ho chiamata per dimostrarti che, hm, sono diverso da come mi giudichi.》
《Oh sì, infatti, ho capito che sei più arrogante e stupido di quanto credessi.》
《Ah ah, molto divertente.》
《Non trovi?》
《Okay, ho capito, sei stanca e vuoi dormire.》
《Finalmente ci sei arrivato! Allora forse hai qualche neurone ancora funzionante.》
《Buonanotte.》
《Ormai è mattina, ma dettagli.》
《Allora buongiorno.》
《Sicuramente non lo sarà dopo esser stata al telefono con te.》
《Dormi bene, ragazza più amabile del mondo.》 disse e riattacò.
Soffocai una risata e riposi il cellulare sul comodino.
Se qualcuno avesse cercato di svegliarmi il giorno dopo, avrei dato di escandescenza.
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BLIND #wattys2016
Любовные романы"Siamo così accecati dalla perfezione che, al fine di raggiungerla, ci distruggiamo senza nemmeno accorgercene." 2015 © All Rights Reserved IN FASE DI REVISIONE!