Chapter 2

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Il cellulare vibrò inaspettatamente dalla tasca dei jeans, mentre cercavo di seguire, senza successo, quello che il professore di matematica stava dicendo.
Era incomprensibile, con tutte quelle formule, e quelle eccezioni, tanto sembrava stesse parlando un'altra lingua.
"Ciao, sono Ian! Mi sono fatto dare il tuo numero da mio cugino, spero non ti dispiaccia. Volevo solo sapere come stavi, fa ancora male il braccio?"
Sorrisi e risposi velocemente: "Hey, tutto a posto, a parte per il fatto che sto impazzendo cercando di capire il mio professore di matematica!"
《A chi stai scrivendo?》mi chiese subito Kiersten, avvicinandosi curiosa.
《Ti ricordi Ian? Ecco, mi ha scritta per chiedermi se è tutto a posto.》
《Come ha fatto ad avere il tuo numero?》
《Sydney.》
《Mh...》fece, maliziosa《Non è che...》
La guardai confusa. 《Cosa?》
《Magari non vuole davvero solo sapere come stavi.》
《Continuo a non capire.》
《Brook, a volte sei proprio ottusa!》
《Parla esplicitamente, senza secondi significati.》
《Secondo me ci sta provando con te!》
Scoppiai a ridere.
Il professore si girò e mi guardò malissimo. 《Signorina Wright, capisco che la matematica sia una materia piuttosto divertente, ma la sua reazione mi sembra esagerata. Potrebbe quindi contenersi, e magari indirizzare il suo entusiasmo nello studio? Credo che otterrebbe profitti maggiori di quelli attuali.》mi rivolse uno sguardo glaciale e ritorno a scrivere sulla lavagna.
Rivolsi un'occhiata alquanto loquace a Kiersten. 《Fidati.》mormorò.
《Andiamo, mi hai vista? Si sente solo in colpa per avermi investita e vuole assicurarsi che io sia ancora viva e vegeta.》
《Ti ho vista, e sei bellissima, e qualunque ragazzo sano di mente si struggerebbe per averti.》
《Non farmi ridere di nuovo che Mr Connor ce l'ha già con me.》
Alzò gli occhi al cielo.
Il cellulare vibrò di nuovo.
"Credo di capire quello che stai provando, mi capita spesso."
"Che scuola frequenti?"
"La stessa di Sydney, sono in classe con lui."
"Capisco. Suppongo che lui non abbia gli stessi problemi, o sbaglio? Mia sorella non fa altro che dirmi quanto sia eccezionale a scuola."
"In effetti non è che vada male... è sempre stato molto portato per lo studio, anche se non si direbbe a prima vista. Voglio dire, non ha proprio la faccia di un nerd che passa tutti i giorni sui libri."
"Hai ragione, a prima vista non avrei dubbi nell'affermare che è un completo idiota."
"Ahaha, non capisco come mai vi odiate così tanto, di solito Sydney è un tipo di ragazzo che va abbastanza d'accordo con tutti."
"Si vede che io non faccio parte di quel tutti. Raccontami un po', cosa ti ha detto sul mio conto?"
Aspettai una sua risposta ma non arrivò.

Fu durante la pausa pranzo che vidi il suo messaggio.
"Non ti odia davvero in realtà, ha solo difficoltà ad esprimere ciò che prova. Io credo che tu gli stia simpatica, comunque, rispondendo alla tua domanda, non preoccuparti, non mi ha mai parlato male di te."
"Faccio fatica a crederci. È così..."
"È fatto così. Si mostra freddo e arrogante fuori ma dentro è molto più fragile di quanto ti aspetteresti."
Subito, mi ricordai che non aveva più i genitori, e non provai più tanto astio nei suoi confronti.
Probabilmente Ian aveva ragione.
《A cosa stai pensando?》mi chiese Rupert, riportandomi alla realtà.
Scossi la testa e sorrisi. 《Nulla d'importante.》
《Io so a cosa, o per meglio dire, a chi stava pensando.》fece Kiersten, in tono malizioso.
La guardai malissimo. 《La smetti di farti tutti quei viaggioni? Credo seriamente che dovresti smetterla di assumere sostanze che sono in grado di compromettere la tua sanità mentale.》
Scoppiò a ridere. 《Okay, stavo solo scherzando!》
《Di cosa state parlando?》chiese Rupert, confuso.
《Ian.》borbottai.
《Quello che ti ha investita?》
《Precisamente, oggi le ha scritto, dicendo che voleva solo sapere come stava. Io credo che ci sia qualcos'altro sotto.》intervenne Kiers, che si era ripresa dagli spasmi delle risate.
《Ovvero?》
《Ci sta chiaramente provando con Brook!》
《Non dire sciocchezze.》affermai, addentando il mio panino.
《In realtà, se io investissi qualcuno, senza apparentemente provocare danni seri, lo accompagnerei solo in ospedale, e magari gli offrirei un caffè, e basta. 》disse Rupert.
《Esattamente, farei la stessa cosa.》
《Beh, non dovreste essere così sospettosi, solo perché gli altri sono meno insensibili di voi!》bofonchiai.
Kiers e Rupert si scambiarono uno sguardo d'intesa, e trattennero un sorriso.
Alzai gli occhi al cielo e continuai a mangiare.
Durante l'ora di chimica mi concentrai sull'esperimento che ci era stato assegnato, e cercai di dimenticarmi del cellulare e di Ian.
Non gli avevo ancora risposto, dopo quello che mi aveva detto di Sydney.
Chissà, avrei dovuto continuare quella conversazione?
Era ridicolo, mi stavo lasciando influenzare un po' troppo da Kiers e Rupert, in fondo, mi aveva scritto solo per essere gentile, nulla di più.
Già, non poteva essere interessato a me, figuriamoci, uno come lui!
Ian non era molto diverso da Sydney: portava gli stessi capelli bruni, e gli stessi occhi chiari, anche se quelli di Ian erano verdi, e non cerulei.
Quelli come lui, avevano sicuramente già molte ragazze che gli andavano dietro.
Tuttavia, a differenza di tutti i bambocci dai bei faccini che conoscevo, lui aveva un aria strana, diversa, gentile e niente affatto arrogante.
Per tutto il tempo che eravamo nel suo bar, si era dimostrato estremamente gentile e profondamente dispiaciuto per quello che aveva fatto.
Quando tirai fuori il cellulare per rispondergli, vidi che mi aveva mandato un altro messaggio nel frattempo: "Ti andrebbe di andare a prendere un caffè, questo sabato? Voglio dire, non sei obbligata se non vuoi, solo mi farebbe piacere rivederti, per fare quattro chiacchiere intendo."

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