Capitolo 9

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Pov's Tancredi

Devo inventarmi una cazzata. Non può sapere la verità. Non mi vorrebbe più vedere, sparirebbe dalla mia vita ed io non voglio. Ho bisogno di lui per essere felice. Ho bisogno di lui per respirare, ho bisogno di lui perché è l'unico che riesce a calmarmi mentre ho un attacco di panico. Ho bisogno di lui perché lo amo. E se non posso averlo come fidanzato, voglio che sia ancora il mio migliore amico.

«Ehi piccolo, ci sei?» mi chiede Lele mentre mi accarezza i capelli.

«S-si.» dico mentre mi asciugo le lacrime.

«Dai su, ora dimmi che hai.» dice mentre mi accarezza la guancia.

«Oggi pomeriggio sono stato al telefono con mia madre. Mi mancano un sacco lei e le mie sorelle e mio padre. Per questo ero triste.»

«Stai tranquillo piccolo, presto li potrai rivedere. Puoi andare a trovare la tua famiglia settimana prossima.» dice con un sorriso. Ha un sorriso bellissimo.

«Grazie Lele.» dico abbracciandolo e stringendolo forte. In questo momento vorrei baciarlo, ma non posso.

«Dai ora andiamo a casa, Diego e Gian saranno preoccupati a morte.»

«Ok.» ci alziamo e dopo una ventina di minuti torniamo a casa.
Appena entriamo Diego e Gian vengono ad abbracciarmi.

Pov's Lele

«Ragazzi lo state facendo soffocare ahaha.» dico ridendo.

«Scusa Tanc.» dicono contemporaneamente Gian e Diego ridendo.

«Tranquilli. Scusatemi voi, vi ho fatto preoccupare e non mi sono fatto sentire.» dice accennando un sorriso.

«Vai in camera e riposati, sei stanco e si vede.» dice Gian, Tanc annuisce e gli dà la buonanotte. Si avvicina a me e mi dà un bacio sulla guancia.

«Buonanotte Lele.»

«Buonanotte Tanc.»

Tanc se ne va in camera sua e di Gian chiudendo la porta.

«Lele che aveva Tanc??» mi chiede Diego.

«Era solo triste perché oggi ha parlato al telefono con sua madre. Gli manca la sua famiglia.»

«Va bene. Comunque Lele, che avete fatto tu e Valeria dieci minuti in camera tua e di Diego eh?»dice Gian sorridendo maliziosamente.
Io divento rosso.

«Uuh, qualcuno si è innamorato!» dice Diego ridendo.

«Coglioni. Non è successo nulla. L'ho solamente baciata. Mi piace Valeria.» dico mettendo un braccio dietro la testa. Gesto che faccio quando sono in imbarazzo.

«Beh, possiamo dire che hai fatto colpo. Anche tu piaci a Valeria. È sempre stata cotta di te.»

Pov's Tancredi

Ed è qui che il mio cuore si spezza in mille pezzi. Inizio a piangere. Sapevo di non essere ricambiato, sapevo che lui fosse etero. Sapevo che sarei stato respinto. Certo, lui non sa nulla, ed è meglio così. Ma fa male. Dio se fa male da morire. Io, Tancredi Galli, un ragazzo gay innamorato di un ragazzo etero. Piango, e non riesco a smettere. Piango fino a quando non consumo le lacrime e mi addormento.

Cascare Nei Tuoi Occhi||TankeleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora