Capitolo 20

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Pov's Lele

Ormai è passato un mese da quando ho capito che mi piace Tancredi. Ero fermamente convinto di essere innamorato di Valeria. Insomma lei mi piaceva davvero tanto, è una bella ragazza, ed è molto simpatica. Ma Tancredi... nessuno è come lui.

Solo lui può avere degli occhi verdi che ti mandano in paradiso, solo lui ha un sorriso che ti manda al settimo cielo, solo lui ti conquista con il suo carattere stronzo e dolce allo stesso tempo. Solo lui riesce a farmi sentire vivo, solo lui riesce a calmare i miei attacchi di panico. Ebbene sì, Emanuele Giaccari che era convinto di essere etero si è ricreduto grazie a Tancredi Galli. Ma tanto non ricambierà mai. E poi sto veramente male. Anzi malissimo. È un mese che Tancredi non mi calcola, insomma mi saluta e basta, mi evita in tutti i modi.

I miei pensieri vengono interrotti da Diego, che entra in camera.

«Che hai?» mi chiede mentre si siede vicino a me.

Non so se dirgli la verità oppure mentirgli. Ho paura di essere giudicato. Ma alla fine sto parlando con Diego, non penso lui mi possa giudicare, alla fine è il mio migliore amico da ben tredici anni.

«Sto malissimo Die, Tancredi è un mese che mi evita e non capisco il perché. E ho scoperto di essere gay ed essermi innamorato di lui. Ma lui non ricambia e sta con Giulia.»

«Io credo che dovresti parlarne con lui.»

«No, non voglio perderlo.»

«Se non vuoi dirgli i tuoi sentimenti, anche se penso dovresti dirglielo, chiedigli il perché ti evita.»

«Va bene, ora vado. Grazie Die, ti voglio bene fratello mio.» lo abbraccio e lui mi stringe a sé.

«Ti voglio bene anche io. Ricorda che ci sarò sempre per te.»

Gli sorrido ed esco dalla stanza.
Vado in salotto e trovo Tancredi che cazzeggia al telefono.

Mi avvicino a lui.

«Tanc possiamo parlare?»

Lui alza lo sguardo su di me.

«Scusami ma ora non posso, devo andare da Giulia.» dice alzandosi.

Prima che lui possa andare lo prendo per il polso e lo faccio girare verso di me.

«Per favore è importante.»

«Mi dispiace.»

Lui esce di corsa dalla porta. Questa volta dobbiamo veramente parlare. Lo inseguo.

«Tancredi per favore fermati. Ho davvero bisogno di parlarti.»

«Lasciami stare Lele, voglio stare da solo.»

«No, Tanc. Io ho bisogno di parlare con te.»

«Eh va bene, cosa vuoi?»

Si gira verso di me, mentre camminavamo non ci siamo accorti di essere arrivati al parco che si trova vicino casa nostra.

«Beh, allora?»

«É un mese che mi eviti. Si può sapere perché?»

«Io non ti evito.»

«No, certo che no. Mi saluti a malapena, a stento mi parli, ogni volta che cerco di parlarti te ne vai. Si può sapere che hai?»

«Ma ancora non hai capito?»

«Cosa dovrei capire Tancredi?»

«CHE TI AMO CAZZO. IO SONO INNAMORATO DI TE DALLA PRIMA VOLTA CHE TI HO VISTO. EBBENE SÌ, TANCREDI GALLI È GAY ED È PERDUTAMENTE INNAMORATO DI EMANUELE GIACCARI. SE TI HO EVITATO PER UN MESE È PER DIMENTICARE I MIEI SENTIMENTI PER TE. PERCHÉ TU STAI CON VALERIA, ED IO MI SONO ARRESO ALL'IDEA DI ESSERE IL TUO RAGAZZO, MI SONO ARRESO ALL'IDEA DI FARTI MIO. PORCA PUTTANA COME FAI A NON CAPIRE CHE IO SONO FOTTUTAMENTE INNAMORATO DI TE, DEL TUO SORRISO, DEI TUOI OCCHI, DEL TUO CORPO. IO TI AMO, TI BASTA COME SPIEGAZIONE?!»

Cascare Nei Tuoi Occhi||TankeleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora