Capitolo 98

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Pov's Tancredi

Mancano due giorni al matrimonio. Non più mesi o settimane. Ma due fottutissimi giorni. Sono ansioso ed emozionato allo stesso tempo, sto per sposarmi con l'uomo che amo con cui ho due figli. Non potrei chiedere di meglio nella mia vita.

«Tanc ti rendi conto che mancano due giorni?!» il mio ragazzo, nonché futuro marito, si siede vicino a me.

«Si! E sono così emozionato. Non vedo l'ora di vederti all'altare e metterti l'anello.» sorrido e lo bacio.

Ci raggiungono anche Diego e Gian che fino a quel momento erano in camera nostra a giocare con i bambini.

«Allora futuri sposi, siete emozionati?» Diego ci dà una pacca sulla spalla.

«Si tantissimo.» diciamo io e Lele. Parliamo del più e del meno e poi suonano alla porta. Gian va ad aprire.

«Cosa ci fai tu qui?!» lo sentiamo dire.
Io e i ragazzi ci guardiamo confusi.

Nel soggiorno appare Anna. Dio no. No. No e no. Non può essere lei. Non può apparire ora che mancano due giorni al matrimonio.

«Che cazzo ci fai tu qui?!» Lele si alza dal divano e inizia ad urlare. Mi alzo anche io e lo abbraccio da dietro. Mi metto in punta di piedi e mi avvicino al suo orecchio.

«Amore non urlare, cerca di stare calmo. Ti ricordo che di la in camera ci sono i bambini, potrebbero spaventarsi.» lui annuisce e vedo che inizia a calmarsi.

«Che sei venuta a fare qua?!» Lele ripete la domanda.

«Dai la risposta è scontata. Voglio te.»

«Senti Annarose di sto grandissimo cazzo, tu devi sparire. Sai Lele non sarà mai tuo, anche perché ci sposeremo, e non ti diremo il giorno. Non voglio che tu c'è lo rovini, sai abbiamo anche due bambini. E non ti dirò dove sono adesso, perché tu non li toccherai nemmeno con un dito. Se vuoi avere una famiglia allora trovati qualcun'altro, perché Lele è off limits.»

Senza dire nulla Anna se ne va di casa sbattendo la porta.

«Amore l'hai spenta.» Lele si gira verso di me e mette le sue braccia intorno alla mia vita ed io metto le mie braccia intorno al suo collo.

«Ho solo difeso ciò che è mio.» dico fiero di me stesso.

«Beh Tanc, sarai anche un nanetto ma quando vuoi sai tirare fuori gli artigli.» dice Diego. Scoppiamo tutti a ridere e poi sentiamo dei piccoli passi.

In soggiorno entrano Briseide e Jaden, corrono verso me e Lele. Jaden corre verso di me e Briseide verso Lele.
In quel momento mi venne in mente di fare un tik tok, prendo la ring light e ci metto il telefono. Scelgo il suono e prima di fare partire il video faccio mettere tutti nell'inquadratura. Faccio partire il video.

"Questa è mia familia, l'ho trovata per conto mio, è piccola e disastrata ma bella. Si... molto bella"

Il video si ferma. Prendo il telefono e guardiamo il risultato, devo dire che fa commuovere. Lo pubblico e in poco tempo il video fa un botto di like e commenti. Lele, i bambini e i Gianego sono la mia famiglia. Nessuno è come noi.

Cascare Nei Tuoi Occhi||TankeleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora