Pov Yoongi
Il mio Jimin era là dentro, intrappolato da solo con Jisoo.
Quando lo sentii urlarci di andare a prendere la chiave che aveva gettato in giardino non persi tempo. Saltai tre scalini alla volta e mi precipitai fuori. Mi guardai intorno disparatamente. Anche Taehyung, Seokjin e Hoseok erano venuti ad aiutarmi. "Eccola" esclamò l'azzurro. Gliela strappai di mano e corsi di nuovo dentro la villa. Avevo il fiatone ma poco mi importava. L'importante era che Jimin stesse bene.
Infilai la chiave nella toppa e mi precipitai nella stanza. Mi guardai intorno ma non c'era nessuno. Allora corsi in bagno. La porta era chiusa dall'interno, Jimin doveva essere lì dentro. Sentii dei pianti e delle urla e iniziai a dare calci alla porta. "Spostati, ho più forza" mi spinse via Taehyung. "Jungkook aiutami!" urlò poi. Gli avrei sicuramente risposto male se non fossimo stati in quella situazione. Anche lui era spaventato per Jimin e lo capivo perfettamente. La paura di perdere l'unica persona che mi faceva stare bene dopo tanto mi stava logorando.
Sotto i colpi dei più piccoli la porta cedette in poco tempo. Per fortuna non era spessa come quella fuori. Mi precipitai all'interno del bagno. Mi aspettavo una Jisoo pronta a uccidere Jimin, se non peggio, e invece vidi tutt'altro.
La ragazza era vicino alla finestra e guardava la doccia, il coltello abbandonato sul pavimento. Quando ci vide sbarrò gli occhi. "Io... Io... mi dispiace. Non ce la faccio. Non so cos'abbia... Non...". Smisi di ascoltarla per cercare Jimin. Vidi una piccola figura rannicchiata dentro il box doccia. Corsi da lui e lo trovai in uno stato pietoso. Tremava di brutto e sembrava gli mancasse il fiato. Singhiozzava e ogni tanto urlava qualcosa di incomprensibile.
"Cosa gli hai fatto?" ringhiai a Jisoo. "Niente, ad un certo punto ha iniziato a fare così. Io... Non ce l'ho fatta, non potevo ucciderlo. Non voglio essere un'assassina" disse lei nel panico. "Jimin?" lo chiamò preoccupato il suo migliore amico. Mi feci da parte. Non sapevo perché facesse così e non capivo come aiutarlo. Quando lo vide Taehyung capì subito cosa avesse.
"Oddio. È claustrofobico, questo è un attacco di panico". Aprii la bocca, stupito. Cosa? Jimin era claustrofobico? Non lo aveva mai detto. Però ora che ci pensavo il primo giorno aveva a tutti i costi voluto la stanza più grande... "Aprite la finestra e uscite di qui, ha bisogno di aria" ci comunicò Taehyung. Andai ad aprire il vetro mentre gli altri uscivano. "Vai anche tu Yoongi, Jimin non vorrebbe che tu lo vedessi in questo stato" mi disse l'azzurro. Ovviamente io non me ne sarei andato. "Non esiste! Non lo lascio così e poi l'ho già visto" decretai in tono deciso, che non ammetteva repliche.
Taehyung non ci provò neanche a convincermi e tornò a prestare attenzione al migliore amico. Cercò di prenderlo per le braccia ma questo lo scacciò via urlando. "No! Vai via!" gridò disperatamente. "Chim devi uscire di qui, guarda c'è tanto spazio qua fuori. Vedi? La finestra è aperta, c'è aria" provò a convincerlo ma lui non si mosse anzi, si rannicchiò ancora di più contro le ginocchia. "Spostati, ci penso io" dissi all'azzurro. Presi Jimin in braccio e subito iniziò a dimenarsi. "Lasciami! Ti prego, lasciami! No!" continuava a piangere, urlando e scalciando. "Stai calmo, non ti faccio niente" tentai ma non si tranquillizzò minimamente e ricevetti uno schiaffo in pieno viso.
Riuscii con un po' di forza a tirarlo fuori dalla doccia e attraversai la camera. "Dove vai?" chiese Taehyung. "Fuori, all'aperto" gli dissi prima di dirigermi verso le scale. Trovai tutti gli altri in salotto. Si girarono contemporaneamente a guardarci ma non ci badai. L'unico mio pensiero era Jimin, che in quel momento continuava ad agitarsi e piangere tra le mie braccia.
Una volta che fui all'estero mi allontanai un po' dalla casa. Lo adagiai all'ombra di un albero e mi sedetti di fianco a lui. Nascondeva la faccia nel mio petto e mi teneva la camicia stretta tra i suoi piccoli pugni. Taehyung ci aveva seguito e lo guardava preoccupato.
Gli accarezzai dolcemente la schiena, respirava in modo irregolare. "Va tutto bene, respira" gli ripetevo. "Siamo all'aperto, non sei più chiuso lì dentro. Ora va tutto bene, è tutto finito". Dopo un po' di tempo, che a me parve un'eternità, finalmente iniziò a smettere di piangere e tremare, e allentò un po' la presa sui miei vestiti. Prese a fare respiri profondi anche se spezzati. L'azzurro rilasciò un sospiro di sollievo vedendo che l'amico si stava calmando. Gli feci segno che poteva andare, volevo rimanere da solo con lui. Sebbene con molta esitazione, alla fine ci lasciò soli. Continuai ad accarezzare il rosa finché non si fu tranquillizzato.
"Grazie" lo sentii sussurrare. "Va meglio ora?" chiesi dolcemente. Annuì imbarazzato. "Mi dispiace. Non... non pensavo che mi avresti mai visto così, ti sarò sembrato uno sfigato". "Niente affatto" lo fermai subito. "Non dovresti vergognarti, ognuno ha i suoi problemi. Prendi Hoseok per esempio. Lui è sempre allegro e solare ma alle medie soffriva di attacchi d'ansia". Jimin sgranò i suoi occhi da cerbiatto. "Non lo avrei mai detto" disse. Scrollai le spalle. "Ognuno ha i propri demoni. Non è colpa tua se soffri di claustrofobia" osservai. "Non è così grave come sembra. Di solito non ho problemi a stare in piccoli spazi o in spazi chiusi. È che tutta questa situazione piena d'ansia mi ha fatto andare in panico". "Capisco. Quindi è una forma leggera la tua". "Sì, non preoccuparti troppo" mi sorrise.
Non preoccuparmi troppo? Scherzava? Era quasi morto per colpa di Jisoo e io dovevo stare tranquillo? Solo in quel momento mi resi veramente conto di cosa significava per me Jimin. Era diventato importante e ogni giorno cercavo la sua compagnia. Lui mi faceva stare bene, mi rendeva di nuovo felice dopo tanto tempo. Con lui potevo parlare di tutto senza problemi ed era un ragazzo veramente buono e carino. Finalmente capii quello che provavo. Quanto tenessi a lui, quanto lo amassi. Forse era anche troppo per uno come me, ma ero egoista.
Avvicinai lentamente il mio viso al suo.
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S.a.
Finalmente Yoongi ha capito cosa prova per Jimin... Ci sarà un bacio? Oppure si fermerà prima? Lo scoprirete nel prossimo capitolo ;)
~L
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Escape game - BTS
Fanfiction13 ragazzi si risvegliano in un'enorme villa senza ricordarsi come ci sono finiti. Da lì ha inizio un terribile gioco con il loro rapitore. Sospetti, sfide e regole. La conseguenza per chi non le rispetterà sarà la morte. Tra di loro 7 ragazzi si ri...