Capitolo 1 - Chi sei?

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Pov Jimin

Mi svegliai nel letto di una camera lussuosa. Avevo un mal di testa lancinante e non sapevo perché. L'ultima cosa che ricordavo era che stavo tornando in aula, finita la ricreazione. Ero con Tae ed eravamo in ritardo e... un attimo, dov'era Taehyung?

"Tae! Tae, dove sei? Taehyung!" provai a chiamarlo. "Ehi taci" mi rispose una voce. Ma non era quella del mio amico. Mi girai in quella direzione, alzandomi sui gomiti. C'era un ragazzo coi capelli neri seduto per terra. Aveva le mani bloccate da un paio di manette e una ferita alla guancia destra. Portava una felpa nera, in netto contrasto con la sua carnagione pallida.

"Ehm... chi sei?" chiesi titubante. "Semmai chi sei tu?" rispose in tono tagliente. Era arrabbiato con me? E che gli avevo fatto? "Sono Jimin. Ho fatto qualcosa che non ricordo per caso?". Mi guardò confuso poi sbuffò. "Hai dormito fino ad adesso e io mi sono svegliato circa mezz'ora fa" disse guardando la piccola sveglia sul comodino, di fianco al letto.

"Dove ci troviamo?" chiesi. "Ah, questa è una bella domanda. Non lo so, ricordo poco niente ma credo che siamo stati rapiti". "Cosa? Rapiti? Oddio" iniziai ad andare nel panico. "Devo trovare Tae. Dobbiamo andarcene, tornare a scuola, anzi no, a casa. Si si a casa, i miei genitori saranno preoccupati. Chissà quanto tempo è passato, io-".

"Calmati!" mi sgridò il ragazzo. Fermai la mia bocca solo per sentire gli occhi pizzicare. Non ero esattamente un tipo coraggioso. "Oddio no" mugugnò il corvino. "Ti prego non piangere. Va tutto bene" provò a calmarmi. Feci un paio di respiri profondi prima di guardarlo. "Scu- scusa... Io... io ho un po' paura".

"È normale ma stai tranquillo, usciremo di qui. Ora per favore puoi cercare qualcosa per togliermi queste?" mi chiese alzando le mani e mostrandomi le manette. "Perché sei bloccato e io no?" chiesi. "Altra bella domanda" fu la sua unica risposta. "Perché sei ferito? E come ti chiami?". Rise. "Certo che ti piace parlare. Sono Yoongi. E le spiegazioni più tardi, prima usciamo di qui" disse spronandomi.

Mi alzai dal letto e iniziai a cercare in giro, ma niente da fare. Scossi la testa guardandolo. Sbuffò sonoramente. "Beh non c'è qualcosa con cui toglierle almeno dalla catena per terra?". Guardai all'interno di qualche cassetto. "Qui c'è una pinza" decretai. Esultò e mi chiese di passargliela.

Riuscì a rompere la catena collegata alle manette e spezzarle a metà. Poi si alzò in piedi, stiracchiandosi il collo. Stava per uscire quando sentimmo dei passi farsi sempre più vicini. "Stai dietro di me" mi avvisò, pronto a usare la piccola pinza come arma. La porta si aprì di poco e vidi spuntare una testa color azzurro che riconobbi subito. "Tae!" urlai bloccando il braccio di Yoongi.

Il mio amico si girò verso di me e spalancò gli occhi. "Jimin! Stai bene?" chiese buttandosi tra le mie braccia. Lo strinsi forte e potei vedere altre persone dietro di lui. Due ragazze. "Voi siete?" chiese Yoongi. Il mio amico si presentò e con lui anche le ragazze che scoprii essere Jisoo e Na Eun. I loro nomi non mi erano nuovi, chissà dove le avevo sentite.

Ci presentammo anche io e Yoongi. "Come siete arrivati qui?" chiesi a Taehyung. "Ci siamo svegliati tutti nella stessa stanza e abbiamo deciso di uscire. La porta era aperta e la casa sembra essere abbandonata così abbiamo deciso di perlustrarla. La porta principale è chiusa ma non troviamo la chiave" spiegò.

Yoongi si avvicinò alla finestra e guardò oltre la tenda. "Sembra che siamo al primo o secondo piano e vedo solo prato intorno a noi. Hai detto che non c'è nessun altro?". Taehyung scosse la testa. "Allora che stiamo aspettando? Usciamo da una finestra e poi corriamo". Come se ci avesse pensato solo in quel momento la faccia di Tae si illuminò. "Cazzo hai ragione". Yoongi alzò un sopracciglio, come a dire che solo uno stupido non ci arriverebbe. "Prima però, avete una forcina?" chiese alle ragazze. Na Eun gli prestò la sua e con quella sganciò le manette.

"Andiamo andiamo!" disse euforica Jisoo. Uscii per primo ma appena varcai la porta tirai un urlo. "Calma, calma. Non voglio farti del male" disse una voce gentile. Vidi un paio di braccia che mi tenevano per i gomiti e poi la figura di un ragazzo alto spuntò davanti ai miei occhi.

Aveva i capelli biondo cenere e due fossette sulle guance. <<È veramente mooolto alto>> pensai. "Oh ma siete in tanti. Scusate, non volevo spaventarvi. Sono Namjoon, vi ho sentiti parlare e dato che non so dove sono mi sono avvicinato" disse facendo un rapido inchino. "Yoongi. Sei da solo?" chiese il corvino aprendo del tutto la porta. "No, a dir la verità ci sono anch'io" disse un ragazzo dietro di lui. Mi era molto famigliare.

"Oh. Mio. Dio. Chen?! Sei veramente quel Chen?" urlò Na Eun. Ecco dove lo avevo già visto. In tv, era uno degli attori più famosi del momento. Sorrise imbarazzato alle due ragazze e si presentò per bene. "Siamo veramente in tanti" osservò Namjoon pensieroso. "Non mi interessa il motivo, usciamo di qui" sentenziò Yoongi. Con passo svelto si avviò verso il piano inferiore. "Dov'è l'uscita principale?" chiese a Taehyung e quest'ultimo ci portò attraverso una grande sala da pranzo e un salone. Di fianco all'ultima stanza c'era quella che sembrava proprio la porta d'entrata. Ma Yoongi non si diresse lì.

Andò alla finestra più vicina e la aprì. "È aperta" osservò Namjoon. "Lo vedo" rispose secco Yoongi, prima di iniziare ad uscire. Una volta fuori aiutò le ragazze e noi maschi uscimmo per ultimi. Avevo messo una gamba sul davanzale della finestra quando mi sentii strattonare da dietro. Urlai spaventato e sentii qualcuno salire a cavalcioni su di me. "Dove pensi di andare?" mi urlò a pochi centimetri dal volto. Mi dimenai disperato. Perché dovevo beccarli tutti proprio io?

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S.a.

Ahahah povero Jimin. È il mio bias ma in questa storia ne vedrà di tutti i colori.
Chi è il vostro bias?

~L

Escape game - BTSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora