Capitolo 17 - Ti amo

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Pov Yoongi

Avvicinai lentamente il mio viso al suo e lo guardai. Sgranò i suoi occhi dolci ma non si mosse. Trattenne persino il respiro. Cos'è, pensava che mi sarei spaventato? Mi sfuggì una piccola risata, poi posai le mie labbra sulle sue.

Pov Jimin

Non potevo crederci. Yoongi mi stava finalmente baciando. Il contatto delle sue labbra con le mie era così delicato, in netto contrasto con il suo solito carattere. Da quanto aspettavo di sentire quella sensazione. Ricambiai il bacio e sorrisi. Il corvino mi posò una mano sul fianco e io gli allacciai le braccia al collo. Mi fece sedere sulle sue gambe e gli morsi il labbro inferiore. Poi mi chiese l'accesso e mi infilò la lingua in bocca, gemetti leggermente. Avremmo continuato a baciarci tranquilli se non fosse stato per Taehyung.

Si schiarì la voce, rivelando la sua presenza. "Ehm... mi dispiace disturbarvi ma Namjoon vuole parlare con tutti" disse. Mi girai di scatto verso il mio migliore amico e subito dopo nascosi la faccia nel collo di Yoongi, che non sembrava per niente sorpreso. Avrei dovuto subire l'interrogatorio di Taehyung quella sera, ne ero certo. "Arriviamo" dissi. L'azzurro rise. "Felice di vederti di nuovo in forma Chim" mi rispose prima di allontanarsi. "Forza rientriamo" disse Yoongi prima di aiutarmi ad alzarmi.

Fece per incamminarsi verso la villa ma lo trattenni per un braccio. "Aspetta" lo richiamai. Si girò a guardarmi. "Che c'è?" chiese. "Niente, è solo che... Mi chiedevo..." esitai e mi morsi il labbro inferiore. "Jimin, stai tranquillo, puoi chiedermi qualunque cosa. Vai avanti". "A-adesso cosa siamo?" chiesi pregando in una risposta positiva. Avevo paura che succedesse come l'ultima volta e mi respingesse di nuovo.

Lui sì girò completamente verso di me e mi prese per le spalle. "Jimin, tesoro, guardami" mi ordinò dolcemente. Fissai i miei occhi nei suoi, pronto a sentirmi dire che non c'era ancora niente tra noi. Invece mi sorprese. "Io ti amo" disse facendomi un piccolo sorriso.

"Ti amo Jimin e sarò tutto quello che vorrai che io sia". Non potei fare a meno di sorridere e mi lasciai sfuggire una lacrima di gioia. Lo abbracciai e lui ricambiò, stringendomi forte a sé. "Ora però è meglio se rientriamo prima che qualcun altro venga a chiamarci" disse poi, staccandosi da me. Ci prendemmo per mano e tornammo dentro la villa, più uniti di prima.

Trovammo tutti in salotto, seduti sui vari divani. Osservai Jisoo ma non accennò a girarsi nella mia direzione. Mi accomodai su una poltrona libera e Yoongi si sedette sul poggiolo. "Come stai Jimin?" mi chiese Seokjin. "Ora è tutto apposto" gli risposi con un sorriso. "Non volevo farvi preoccupare così tanto, scusatemi" dissi poi. "Tranquillo, ci fa piacere che tu stia bene". Allora Jisoo si alzò in piedi e si avvicinò a me. Vidi Yoongi irrigidirsi e gli presi la mano per tranquillizzarlo.

La ragazza si gettò ai miei piedi, chinando il capo. "Perdonami. Non volevo farti del male ma non volevo nemmeno morire. Mi dispiace. Ti prego di perdonarmi" si scusò. Era veramente dispiaciuta, lo vedevo. "Okay" le dissi, dopotutto la consideravo ancora una brava persona. Io, al suo posto, non sarei mai riuscito a uccidere una persona ma capivo cosa potesse aver provato. La paura ti fa fare cose terribili.

"Sul serio?" chiese. Annuii. "Oddio, grazie mille" disse coprendosi la bocca con le mani. Yoongi intanto continuava a tenerla attentamente d'occhio.

"Adesso che si fa?" chiese Yuna. "Proteggiamo Jisoo" rispose pronto Namjoon. "Non possiamo permettere al colpevole di uccidere di nuovo, sono morte troppe persone". "Namjoon ha ragione" disse Hoseok. "E come pensate di fare esattamente?" domandò allora Chen. "Rimarremo svegli in tre, a controllare la stanza di Jisoo. Controlleremo che siano chiuse porte e finestre, non può sfuggirci stavolta. Sempre che decida di agire" ci comunicò Namjoon.

"Ragazzi vi ringrazio. Non mi merito tutte queste attenzioni dopo quello che ho fatto a Jimin" disse Jisoo. "Non dirlo neanche per scherzo. È vero, hai sbagliato, ma ti sei fermata in tempo. Sei una ragazza coraggiosa" la rassicurò Seokjin. "Grazie ancora" disse abbassando la testa.

Jin iniziò a preparare la cena, dato che si era fatto abbastanza tardi. Yoongi ne approfittò per medicarmi le ferite. Non erano niente di grave ma dovevano essere disinfettate e coperte da dai cerotti. Fece molta attenzione a non farmi male ma mi lamentai lo stesso quando il disinfettante toccò la mia pelle. Finito di fare il tutto con estrema cura, tornammo in sala da pranzo, dove trovammo la cena già pronta.

Mangiammo tranquilli e parlammo del più e del meno. Dopodiché spreparammo la tavola e decidemmo di guardare un film tutti insieme, per rilassarci. Ci volle mezz'ora solo per scegliere cosa guardare e alla fine optammo per una commedia americana. A metà del film Jungkook e Tae presero a baciarsi. Vennero mandati via tra le proteste di Yoongi e le mie risate.

Ci salutarono e ci diedero la buonanotte, poi si chiusero in camera. Il film finì più velocemente del previsto e, sfiniti per la lunga giornata, ci avviammo ognuno nelle proprie camere. "Tranquilla" disse Namjoon a Jisoo, toccandole una spalla. "Stasera ci pensiamo io, Seokjin e Hoseok".

Pov Hoseok

Tutti erano andati a dormire nelle proprie camere, avevamo controllato. Ci eravamo anche assicurati che le porte fossero chiuse a chiave. In più, dalla finestra di Jisoo non poteva entrare nessuno perché era troppo in alto, essendo al primo piano. Rimanemmo tutta la notte svegli, davanti alla camera della ragazza, e non successe nulla. La mattina dopo, però, Jisoo era morta e come al solito nessun indizio.

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S.a.

Questo capitolo è un po' più corto del solito ma spero sia comunque stato di vostro gradimento.
Intanto il mistero si infittisce ma non preoccupatevi, si spiegherà tutto.
Avete qualche altra teoria in mente?

~L

Escape game - BTSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora