CAPITOLO 34

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Era il preside.

P- buongiorno a tutti! Potete accomodarvi, state tranquilli... sono venuto solo a dirvi che la partita di oggi per i nostri cari giocatori della squadra di calcio sarà una tra le più importanti dell'anno scolastico, in particolare la penultima prima delle tanto attese vacanze di Natale, quindi vi chiedo, se potete, di venire tutti, per dare sostegno alla nostra scuola! Detto questo, vi lascio alla vostra lezione, buon proseguimento ed a più tardi, arrivederci!
Tutti- arrivederci

La prof iniziò a spiegare, ma dopo circa cinque minuti bussarono nuovamente.

Entrò il bidello.

B- prof scusi il disturbo, ho un permesso di entrata per il ragazzo
Pm- lo faccia entrare. Mazzei, vai a sederti dove trovi posto

Non qui. Non qui. Non qui.

Ecco appunto, come non detto.

M- non c'erano altri posti dove potevi sederti?
V- in fondo piace anche a te che io sia seduto qui, quindi stai in silenzio, bimba.

Ormai ci ha preso l'abitudine di chiamarmi bimba.

M- perché bimba non ci chiami la tua Gaia? Sai com'è, magari è gelosa anche di questo e del fatto che sei seduto qui...
V- pff, non devi darle ascolto. Devo confessarti che nell'ultima settimana non ci siamo visti chissà quanto
M- bleh, non mi importava eh!
V- dillo che in realtà vorresti-
M- no, non completare la frase! Zitto! Tra l'altro non sto capendo nulla, io e la matematica lo sai che non andiamo d'accordo e poi ti ci metti anche tu
Pm- perfetto, spero abbiate capito. Adesso, per accertarmi di questo, farete degli esercizi con il vostro compagno di banco

A quel punto diedi un pugnetto sulla spalla a Valerio.

M- fantastico! Ora come facciamo, sentiamo? Questa è colpa tua e della tua parlantina
V- shh, vieni qui bimba
disse, facendomi avvicinare a lui, con sguardo perverso

V- è semplicissimo, te lo spiego io
esclamò poi, con la sua aria da intellettuale

Che imbarazzo. Eravamo vicinissimi. Ed in verità non stavo nemmeno ascoltando ciò che stava dicendo. Mi ero persa a guar- no no, che dico!

V- capito?
M- ehm, no, cioè, si, più o meno...
e mi allontanai velocemente
V- non mangio mica eh, e comunque non sembri convinta
disse, accompagnato da una risata
M- non lo sono
V- facciamo così, domani vengo da te e ti spiego tutto quello che non hai capito del programma di matematica, però devi darmi qualcosa in cambio
M- mh, e cioè?
V- voglio...

Paura di amareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora