Poi si avvicinò Rosalba insieme ad Edoardo.
<<Valerio ma che è successo?>> mi chiese Ross.
<<niente lascia stare. Tra quanto suona la campana?>> chiesi.
<<quindici minuti. Che devi fare?>> disse Edo.
<<vi giuro che arrivo subito. Dobbiamo andare tutti nell'aula grande prima, giusto?>> chiesi ancora, allontanandomi.
<<si, sbrigati però>> mi risposero.
Probabilmente mi pentirò di tutto, ma volevo andare a scusarmi con quella ragazza.
<<dove credi di andare Valerio Mazzei?>> mi disse mia sorella.
<<sei un carabiniere? Mi tieni sotto controllo? Che vuoi?>> le chiesi.
<<non ti azzardare ad andare dove penso. Me ne occupo io, tu torna dai tuoi amici e avverti la tua Gaia perché ti stava cercando>> mi disse, correndo dentro la scuola.
A mia sorella non sta molto simpatica Gaia, ma credo si sia capito.
*Sofia pov's*
Non gli avrei mai permesso di tornare da quella ragazza.Ceh dai, non è successo nulla ma se l'è presa tantissimo e l'ha fatta rimanere malissimo.
Capisco che nei miei confronti è protettivo, abbiamo un bel rapporto, ma lei non l'ha chiaramente fatto di proposito.
<<signorina, sa che non può stare qui il primo giorno prima del suono della campana>> mi disse la bidella.
<<scusi, lo so ma sto cercando una ragazza. È nuova e non sa ancora come muoversi. Lei l'ha vista?>> le chiesi.
<<mi è sembrato di vedere qualcuno andare verso il bagno, però si sbrighi>> mi rispose.
<<grazie mille>> dissi, correndo verso il bagno.
Da fuori sentii qualcuno piangere. Entrai e vidi una figura vicino la finestra.
Era lei.
<<ciao! Scusami, sono la ragazza di poco fa, mi chiamo Sofia>> le dissi, porgendole la mano.
<<piacere, M-Marta>> disse, girandosi.
Stava chiaramente piangendo.
<<mi dispiace... se stai piangendo per colpa di quel ragazzo, è mio fratello e certe volte è davvero stupido, lascialo stare>> le dissi.
Mi dispiaceva vederla in quel modo.
<<no anzi, ha ragione, ero distratta. Scusami davvero. Ti sei fatta male?>> mi chiese.
<<tranquilla, per niente. Tu piuttosto?>> le domandai.
<<ehm, n-no tutto bene>> disse, nascondendo il braccio dietro la schiena.
<<poco fa hai detto di stare cercando qualcosa. Posso aiutarti?>> le chiesi.
<<devo andare nell'ufficio del preside>> mi rispose.
<<allora facciamo una cosa, asciughi le lacrime, sciacqui il braccio, ti do i miei trucchi e ti sistemi un attimo e dopo ti accompagno. D'accordo?>> le dissi, ridendo.
Lei annuii timidamente e sorrise.
Poi..
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Paura di amare
Genç KurguValerio, passato che lo ha segnato in maniera deludente, usa una ragazza, Gaia, solo per fare le solite cose da noioso ragazzo playboy. Marta arriverà in città un po' spaesata, ma dopo un po' farà vivere a qualcuno emozioni indescrivibili. Chi sarà...