CAPITOLO 54

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Infatti, conclusasi la partita, dopo tutti gli esulti di noi ragazzi, dei professori e di chiunque si trovasse lì in quel momento, arrivò il fatidico momento.

Urlarono tutti in coro "3,2,1" e ognuno dei ragazzi si tolse la maglietta lanciandola per aria o alle proprie ragazze.

Valerio lanciò la sua maglietta a me ed io mi considerai la persona più felice del mondo.

Poi si mise ad urlare.

V- Marta Losito, vuoi essere la mia ragazza?

Io iniziai a sorridere come un ebete e subito dopo, non so come, mi ritrovai a piangere dall'emozione.

Annuii e in quel momento non volevo far altro che stare tra le sue braccia, ma le mie stampelle me lo impedivano.

Quindi ci pensò lui. Salì sugli spalti e in pochi secondi mi trovai attaccata alle sue candide labbra.

Tutti attorno a noi urlavano ed applaudivano.

Ci staccammo ed io mi poggiai al suo petto per nascondermi a causa della vergogna.

Non mi piaceva essere fissata.

M- quando ho detto in quel modo non intendevo che dovevi chiedermelo qui davanti a tutti
sussurrai
V- shh, non fare troppi complimenti

Io alzai la testa e gli diedi un altro bacio.
-
Questa era l'unica cosa che volevo.

C'eravamo solo io e lui su una distesa di foglie in pieno inverno.

Mancavano pochissimi giorni al Natale.

La mia testa era sui suoi addominali mentre fissavamo il cielo grigio e le nuvole brulicanti e Vale mi accarezzava i capelli.

C'era così tanto silenzio

M- posso chiederti una cosa?
V- qualsiasi cosa
M- perché prima ti comportavi in quel modo? Non mi hai mai dato una motivazione
V- è semplice. Dopo ciò che è successo qualche anno fa ho capito subito il tipo di ragazza che eri e sapevo che mi sarei innamorato di te, di conseguenza mi comportavo da vero stronzo per allontanarti e...
M- e?
V- la mia era solo paura di amare, ma poi ho capito quanto tu fossi importante e non riuscivo a starti lontano
M- Vale
V- cosa?
M- ti amo
V- anch'io ti amo

Paura di amareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora