Mi alzo dal letto e scendo in cucina, Cool è in bagno a farsi la doccia.
Oggi ritorno a casa mia finalmente!
Metto del latte nella tazza, ci metto i cereali e verso del succo d'arancia nel bicchiere.
Dopo poco scende dalle scale Cool.
"Buongiorno piccola" dice dandomi un bacio sulle labbra.
"Buongiorno".
Facciamo colazione, poi salgo, mi faccio una doccia veloce e mi vesto.
Indosso dei leggins neri, un maglioncino blu e delle converse.
Prendo le mie due valigie e scendo nel portico.
Esce anche Cool, entriamo in auto.
Dopo qualche minuto arriviamo finalmente a casa mia, non la vedo da ormai 4 mesi.
Entro chiamando mia mamma.
Dopo poco scende, insieme ad un uomo.
"Ciao tesoro!" Mi saluta abbracciandomi.
"Hei! Ma...Jessy? E chi è questo signore?".
"Oh...non volevo dirtelo così, su due piedi..."
"È grave?"
"No, siediti, anzi sistema le tue cose ne riparliamo a pranzo" dice aiutandomi a portare le valigie al piano di sopra.
"Cool vuoi rimanere?" Gli chiede mia madre.
"No, no, devo tornare a casa, grazie mille signora" sorride.
Mi da un bacio sulla guancia e ritorna al piano di sotto.
Sistemo tutte le mie cose, scrivo a Dana e Bianca che finalmente sono arrivata a casa mia, poi scendo e vado a pranzare.
Mia madre ha preparato il mio piatto preferito: le crispy scones.
Sono delle focaccine croccanti, con sopra del formaggio caldo.
Come contorno dell'insalata condita e delle patate arrostite.
"Wow! Finalmente fai il mio piatto preferito! Ma...come mai?"
Mia mamma guarda l'uomo di fianco a lei.
"In questi 4 lunghi mesi sono successe molte cose tesoro, le cose sai, cambiano..."
La guardo confusa.
"Ok...ma...Jessy?".
"...Non so come dirtelo... Jessy...si è trasferita..."
Sbianco.
"C-come si è trasferita?!"
"Si tesoro, si è trasferita a Londra, insieme al piccolo Denis... ha trovato lavoro come barista due mesetti fa..."
Ho un nodo alla gola, gli occhi si fanno umidi.
"Tieni, questo è il regalo per il tuo compleanno" dice porgendomelo.
Guardo il pacchetto, con un fiocco ben curato, che tiene chiusa la scatoletta.
Poi sposto il mio sguardo sull'uomo alto, calvo e muscoloso.
"Ah..si, lui è Bob, è il mio...cioè ci stiamo frequentando da ormai 4 mesi...".
La guardo.
Non sto capendo più nulla, troppe notizie sconvolgenti tutte insieme, non realizzo.
"Ah em...ok, cioè, mi va bene" le sorrido con un falso sorriso.
"Il problema è che...sono incinta" dice quasi sussurrando per l'imbarazzo.
Fisso intensamente mia madre, con la bocca aperta, nemmeno rendendonemene conto, ho la testa fra le nuvole.
"Tesoro..stai bene?" Mi chiede posando la forchetta.
Mi alzo.
"S-scusa, ma voglio stare un attimo d-da sola..."
Salgo velocemente le scale, spalanco la porta della mia camera da letto e mi butto sul letto a piangere.
Doveva essere una giornata bella...
Accendo il cellulare e scrivo alle mie amiche, loro sanno come farmi stare meglio.Girls 👭🏻💕
- C: ragazze...
- B: Hei Chloe!! Come va?
- D: Heiii💕
- C: Come va? Va un disastro!
- D: Oddio come mai?
- B: Che è successo?
- C: Beh, per cominciare la mia migliore amica si è trasferita senza nemmeno avvisarmi, arrivo a casa e trovo mia madre con un uomo, che sarebbe il suo fidanzato
- B: Ah, e...come si chiama io fidanzato di tua madre?
- C: Bianca non è questo il problema, il problema è che mia madre è incinta!....
- C: Ragazze ci siete?
- B: Oh mio Dio...
- D: Oh merda...
- C: Ma poi nemmeno lo conosce, si frequentano da 4 mesi ed è già incinta!? Io non la capisco, non me lo aspettavo!
- D: Appunto, figa dopo un mese vogliono già un figlio?
- B: Dana, non credo che fosse quello lo scopo...
- D: Che ne sai te!
- B: Sarà capitato!
- C: Ragazze basta! Pensate a me! Ora non riesco nemmeno a guardare in faccia mia madre!
- B: Io ti consiglio di parlarle...
- D: Boh, provaci...
- C: Grazie ragazze... vi farò sapere...
Spengo il cellulare e scendo le scale.
Arrivata al terzultimo gradino, vedo mia madre salutare Bob con un bacio.
Mi blocco.
Lei si gira e vedendomi in quello stato diventa rossa come un pomodoro.
"Mamma..." faccio un sospiro.
"Dobbiamo parlare"
Lei si limita ad annuire e andiamo in salotto.
"Tesoro io..."
"Allora, spiegami come cazzo fai a rimanere incinta di un uomo che conosci da quattro fottuti mesi" sbotto.
Lei mi guarda con due grandi occhi azzurri luccicanti, le viene da piangere.
"I-io..."
"Mamma! Hai 50 anni! Quando il bambino avrà 10 anni tu ne avrai sessanta! E sarai magari già nonna! Non hai pensato a questo? Mamma, davvero, da te non me lo aspettavo. Si, ok, mi sta bene che stai con Bob, per l'amor del cielo sono felicissima per te, ma hai 50 anni!"
Non dice nulla.
"H-hai ragione s-scusa...si, hai ragione, ormai sono abbastanza vecchia, e io Bob lo conosco da soli quattro mesi e... ho combinato un casino!" Si dispera mettendosi le mani sulla faccia.
"No, dai mamma non piangere! Stai tranquilla" le sussurro abbracciandola.
"Come farò con il bambino? Dovrò..."
"Non ci pensare nemmeno all'aborto! È ancora peggio, avrai questo rimpianto per il resto della tua vita! Ce ne occuperemo più in là... è tutto ok mamma, si sistemerà tutto, te lo prometto..." dico accarezzandole la testa.
"Grazie..."
"Ora, dimmi, di quanti mesi è?"
"Tre mesi..." mi sorride accarezzandosi la pancia.
Mi alzo dal divano, ma mia mamma mi ferma, prendendomi per il polso.
"Tesoro! Tieni..." mi dice porgendomi una busta.
Mi siedo accanto a lei e apro la busta.Cara Chloe,
Sono tuo padre.
Volevo chiederti se questo Natale lo volevi passare con me e con la mia famiglia visto che non ci vediamo da parecchi anni...
Spero che verrai... ti voglio bene.
Papà.Sbianco, guardando incredula mia mamma.
"È arrivata questa mattina...vuoi andarci in California da tuo padre?"
"Oh...boh si, va bene".
"Sono felice che ti abbia chiesto di festeggiare il Natale con lui. Ora lo chiamo e prenotiamo un volo per dopo domani" sorride mia madre, alzandosi.
Wow.
Vedrò mio padre!
Dopo... 17 anni?
Sono felice...
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Il mio prof di nuoto
Romance|COMPLETA| Chloe Briant 17 anni, frequenta l'Hight American School. Il suo professore di nuoto si trasferisce, e a insegnare nuoto nella sua classe ora è un ragazzo di 22 anni. Cool Norman. Tra i due non c'è solo il rapporto "Professore e alunna" ma...