Il mio prof di nuoto

capitolo 20

Drrrriiiiinnnnnn

Dopo l'insulto che ho detto a Jason, non mi parla più.
Anche perché non lo vedo quasi mai, la scuola ormai è finita e tutti si stanno preparando per gli esami.
Ovviamente qualche volta esco, magari una volta a settimana, ma una passeggiata pomeridiana con Cool me la faccio.

Io e Cool stiamo facendo una passeggiata.
Camminiamo per circa dieci minuti quando da dietro l'angolo sbuca Jason e i suoi amici.
Cerco di evitarlo, ma Cool gli va incontro, infondo è suo cugino.
"Ciao Jason!" Lo saluta abbracciandolo.
Parlano per un po.
Ad un certo punto Jason mi guarda con un sorrisino.
"Non glielo hai ancora detto?" Dice.
Ma cosa sta dicendo?
"Cosa?" Chiedo.
"Non ti ha detto che tutto questo è un obbligo?".
Non sto capendo.
"Emm...potresti spiegare meglio?" Dico corrucciando la fronte.
"No niente piccola" mi dice Cool prendendomi per il polso cercando di farmi andare via.
"Aspettaaa" dico bloccandomi davanti a quel verme di Jason.
Cool alza gli occhi al cielo.
Ma che sta succedendo?
"Cosa devi dirmi" dico con arroganza.
"Ti spiego meglio la situazione cucciola".
"Non chiamarmi cucciola, ci metto cinque secondi a romperti il dito" dico fulminandolo con lo sguardo.
"Ok!" Dice.
"Allora... la sera in cui siete venute te, Jessy e mio cugino abbiamo giocato a obbligo o verità ricordi?".
"Si..." sussurro cercando di capire la situazione.
"Beh mentre tu e Jessy eravate già a casa, noi abbiamo continuato il gioco. E il tuo caro fidanzatino ha scelto obbligo. Allora visto che io sono un gran stronzo l'ho obbligato a fidanzarsi con te, ma non pensavo che beh...ci riuscisse".
Mi blocco, sono confusa.
Cool si mette le mani nei capelli e mi volta di spalle.
"Quindi..." dico soltanto.
"Quindi tutto questo era un obbligo. La cenetta sul tetto della casa abbandonata, la canzone ecc....".
Sento il mio cuore che fa "crack" a ogni cosa che abbiamo fatto insieme.
"No...non è vero, è..." dico, con il poco fiato che mi rimane, perché il nodo alla gola quasi non mi fa respirare.
"Impossibile? Direi di no. Beh sai, mi spiace. Ma prima o poi dovevi saperlo!" Dice sorridendo.
Mi giro e guardo Cool.
La gola mi brucia, gli occhi sono colmi di lacrime, sto stringendo i pugni.
No...
No, è impossibile.
Cioe noi...
Noi...
"Chloe posso spiegarti...".
Scoppio.
"Cazzo devi spiegarmi! Che mi hai usata per quanto? Nove mesi!? Ma non ti vergogni?".
"Non è come pensi...".
"Non parlarmi mai più, non scrivermi mai più, non guardami mai più! Ti odio!" Dico.
Corro via, con le lacrime che mi rigano le guance.
Non... non credevo che...
Perchè?
Corro verso casa, senza fermarmi, senza voltarmi per vedere se Cool mi sta correndo dietro.
Non ci posso credere...
Mi ha usata.
Per tutto questo tempo...
Tutto quello che abbiamo fatto insieme era solo un obbligo...
La nostra relazione... era solo un gioco...
Arrivo davanti a casa, spalanco la porta ed entro.
Jessy sentendo il rumore della porta sbattere, si precipita al piano di sotto.
Quando mi vede davanti alla porta di casa, piangere disperatamente mi viene vicino preoccupata.
"Chloe che succede?" Mi chiede.
Le gambe non mi reggono e cado.
"Oddio!" Urla.
Si siede al mio fianco e mi abbraccia.
"Calmati... vieni, siediti sul divano".
Ci sediamo, appoggio la mia testa sulla sua spalla.
Dal piano di sopra, scende anche Carol.
"Chloe!" Urla preoccupata, vedendomi in quelle condizioni.
Dopo una decina di minuti mi calmo a mala pena.
"Che è successo?" Mi chiede Carol.
La mia testa è appoggiata sulle gambe di mia sorella che mi accarezza dolcemente i capelli, mentre Jessy è seduta per terra, e mi guarda.
"Cool..." sussurro.
"Che ti ha fatto!" Sbotta Jessy.
"Jason...lo, ha...obbligato a stare con me..." dico, non ho più fiato.
"Vieni ti porto in camera".
Mi stendo sul letto.
Accendo il cellulare: 10 messaggi da Cool.
Vorrei leggerli ma... no! Non voglio più aver niente a che fare con lui!

Spazio Autrice

Ciao ragazzi! Oggi se riesco pubblico un'altro capitolo.
E pubblico anche il primo capitolo dell'altra storia: "Non sapevo amare".
Siamo quasi a 300 letture grazie!😍😍