capitolo 47

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La sveglia suona.
Mi alzo dal letto, e vado a farmi una doccia.
Domani è capodanno.
Questa sera mio padre ha organizzato una festa tra di noi in piscina.
Ovviamente andremo nella piscina dentro casa, fuori si gela!
Indosso un semplice maglioncino nero, dri leggins neri e delle calze corte.
Mi spazzolo quelli che dovrebbero essere i miei capelli, ma assomigliano a un dannato cespuglio.
Tra poco compirò 21 anni, e fortunatamente li festeggerò con la mia famiglia, a casa mia.
Il 2 gennaio parto, ritorno dalla mia amata New York.
Scendo in salotto, ci sono già mio papà, Clarissa, Andrea e Giulian.
Veronica sta preparando la colazione.

"Ecco a voi!" Dice, appoggiando sul tavolo un vassoio con sopra dei pancakes.
Prendo due pancake e ci metto sopra lo sciroppo d'acero.
Mi verso un bicchiere di succo alla mela.
Mangio velocemente, quasi mi strozzo, ho una fame!
È abbastanza noioso stare qui, i miei fratellastri stanno 12h su 24 a giocare alla Play, mio padre e Clarissa ogni tanto vanno in spiaggia, Veronica pulisce, Jacob accompagna mio padre ovunque e io sto sempre da sola...
La casa è molto grande, ma a stare da sola ti annoi...
In questi giorni sto "stalkerando"(?) No, non sono una stalker, cioè sto tenendo "d'occhio"(?) Ecco così va meglio, Clarissa e Andrea.
Quando esce uno dei due, l'altro si trova una scusa per uscire pure lui...
Per esempio l'altro giorno Clarissa ha detto che doveva andare a rifarsi le unghie, ha detto pure che non voleva essere accompagnata!
E Andrea dopo poco ha detto che andava agli allenamenti di basket, quando lui, invece, gli ha solo in martedì e il venerdì e quel giorno era mercoledì!
Si vede che mio padre non si accorge di nulla, perché è assente nella vita dei due figli! Tre perché è assente anche nella mia!

Siamo tutti a tavola, a pranzare.
"Pronti per questa sera?" Chiede mio padre, tagliando una fettina di farne.
"Si... ah, tesoro, questa sera voglio indossare il vestito che mi hai regalato l'anno scorso!" Dice Clarissa con un sorrisetto malizioso.
Non vedo proprio l'ora ti tornare a casa!
Finito di pranzare, Veronica sparecchia.
Prendo i piatti e li porto in cucina.
"Singorina Briant, stia comoda, qui ci penso io!" Mi sorride Veronica.
È una ragazza sui 35 anni, è venuta qui per avere qualche lira per sfamare i suoi 4 figli.
Il primo lo ha avuto a 16 anni, come Jessy, il secondo a 22, il terzo a 28 anni e il quarto a 33 anni mi sembra...
È una donna molto dolce ed educata ed è simpaticissima!
"Tranquilla Veronica, ah e ti ho già detto mille volte di chiamarmi Chloe! Non mi piace essere chiamata per cognome".
"Va bene..." dice sorridendomi.
Sparecchiamo assieme, poi le do una mano a sistemare i vestiti lavati e stirati.
"Questo Capodanno lo festeggi a casa?" Le chiedo.
"Ah non lo so! E difficile stare a casa e qui, il problema è che non ho un uomo in casa! Sono stata con 3 uomini...il primo ragazzo con cui sono stata, era un mio compagno di classe... stavamo insieme da cinque mesi, e quando venne a sapere della mia gravidanza, non ci pensò due volte a piantarmi in asso con un bambino in grembo..."
Rimasi a bocca aperta.
Dopo poco, le feci cenno di continuare, mi interessava la sua storia...
"Con il secondo mi sono messa appena compiuti i 21 anni. E per la seconda volta rimasi incinta... lui era felicissimo, quasi quanto me, allora, dopo qualche anno, decidemmo di averne un'altro. Dopo qualche mese, quando avevo Carlos di 12 anni, Markus di 9 e il piccolo Jacky di qualche mese, scoprii che mio marito mi stava tradendo... andai via di casa, mi trasferii qui in America e rimasi incinta, di nuovo. E ovviamente il padre di Olivia andò via di casa, già non sopportava che io avessi già 3 figli, figuarsene 4".
Rimasi scioccata dalle parole di Veronica.
"Scusa, non parlo molto della mia situazione famigliare..." dice.
"Ma no, anzi grazie per esserti confidata con me! Se hai bisogno ci sono" le sorrido.
"Quando vuoi, porta qui i tuoi figli, possiamo giocare insieme nella mia stanza, sai io qui mi annoio!".
Lei sorride e annuisce.
"Se tuo padre dice di si però!"
"Ahh! Lascialo stare, lo convincerò io!"

Sono le 20.30.
Io e Veronica cominciamo ad apparecchiare la tavola.
Dalle scale scendono Andrea e Giulian in giacca e cravatta.
Dopo poco, scende mio padre a braccetto con Clarissa.
Lei indossa un vestito oro con i brillantini corto, ha la scollatura a cuore.
Il vestito le arriva poco più sotto del sedere.
Ma come si fa ad andare in giro così?
Io indosso un vestito rosso che mia arriva alle ginocchia, i capelli gli ho tenuti sciolti, ho messo un paio di tacchi e mi sono truccata.

Dopo aver finito di cenare, stiamo tutti in salotto.
Andrea e in camera, ha detto che non si sentiva bene.
"Pucci, devo andare in bagno... arrivo subito" si alza in piedi Clarissa, dando un bacio a mio padre.
"Ok piccola..."
Parliamo un po io e mio padre, Veronica e andata a casa poco fa.
Dopo circa dieci minuti Clarissa non è ancora arrivata.
"Ma... papà dov'è Clarissa?" Chiedo.
"Non lo so, vai a cercarla, io mi fumo una sigaretta e arrivo".
Salgo di sopra e apro il bagno.
Come immaginavo non c'è nessuno.
Guardo in tutte le camere e non c'è un anima viva.
Con la mano che trema appena, apro la porta di Andrea.
E....non c'è nessuno?
Ma dove sono finiti? Si sono volatilizzati?
Entro, guardo sotto al letto, dentro al mobile ma nulla.
Non c'è nessuno!
Dopo poco sento qualcuno ridere.
È la voce di Clarissa...
Alzo lo sguardo e vedo che c'è una botola.
Bingo!
Salgo sul letto di Andrea, tiro giù la finestrella e intravedo un terrazzo.
Appena aperta la botola, cade giù una scala, fortunatamente e caduta senza fare rumore.
Salgo la scala facendo più silenzio possibile.
Wow.
Non sapevo che c'era un terrazzo.
È una grande terrazza, ci sono delle sdraio, un tavolino e l'idromassaggio.
Ma guarda un po' chi c'è nell'acqua che si sta facendo un bel bagno...
Clarissa e Andrea!

Il mio prof di nuoto Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora