- Primo! mi dispiace Naruto ma continui ad essere troppo lento!.- fece Kiba appoggiandosi al cancello d' ingresso dell'istituto scolastico per riprendere fiato...
Qualche secondo dopo arrivò Naruto, anch' egli con il fiato corto a causa della gara di corsa, che tra l'altro aveva perso.
- Ehi, non mi lasciare indietro aspetta kiba!... Aspettiamo Sakura! -
- Ma dovevamo andare a mangiare!-
- con Sakura c'è anche Ino... -
- Certo che le aspettiamo, allora! Eccola! Sakura, Ino vi stavamo aspettando! Facciamo la strada insieme?-
Le due ragazze li fissarono con sguardo di sufficienza.
- che tipi sciatti! – fece lo bionda fissando soprattutto il castano.
- Noi andiamo a mangiare un panino, venite con noi?-
Sakura parve prendere seriamente in considerazione l'idea
- Volendo prima di tornare a casa si potrebbe fare un salto a... papà? cosa ci fai qui? –
Sakura smise di parlare per rivolgersi al signore in divisa che si stava avvicinando.
L'uomo la salutò con un sorriso.
- Ciao Sakura, ehm hai visto il tuo compagno di classe,Uchiha?-
La ragazza lo fissò di sottecchi, mentre Ino fissava l'uomo estasiata sospirando qualcosa che somigliava molto a "il fascino della divisa"
- Perchè vuoi parlare con Sasuke? Kyo non avrà mandato un' altra delle sue lettere, vero? - L'uomo arrossì e si guardò intorno valutando la quantità eccessiva di sguardi che stava attirando. L'ultima cosa che voleva era far ulteriore pubblicità al ladro.
- Ehm no cara, cosa te lo fa pensare?-
Sapeva di essere un pessimo bugiardo.
Lo sguardo della figlia sembrò farsi ancora più severo.
In quel momento il commissario Haruno pensò che somigliava davvero terribilmente a sua moglie, quando faceva quello sguardo era meglio cambiare aria.
- Commissario Haruno, cosa ci fa qui?-
L'arrivo di Sasuke, che aveva notato il suo superiore tra gli studenti, fu provvidenziale.
Senza troppi complimenti il signor Haruno sequestrò il moretto e si dileguò in fretta cercando di ignorare gli sguardi curiosi dei liceali.
Naruto ridacchiò.
- che ti ridi, fratello?chissà perché cercavano quel noioso di Sasuke - fece kiba pensieroso.
- io lo so. - fu la risposta saputa dell'altro ragazzo - Questa mattina Kyo ha mandato un'altra lettera alla polizia, dicendo di aver intenzione di rubare "l'occhio della sirena" , il pezzo forte esposto nel museo che si inaugurerà stasera...
- Cazzo Naruto! Come fai a sapere sempre tutto? -
Naruto accentuò la sua aria misteriosa e saputa dicendo un ambiguo -Ho le mie fonti –
Allo sguardo scettico dell'amico aggiunse:
- Tsunade frequenta parecchie persone interessanti ed è una grande chiacchierona...-
- Per questo sei arrivato tardi stamattina?-
- Già...ascoltavo le chiacchiere...-
- E sentiamo, nelle chiacchiere hai ascoltato anche quando avverrà il furto?-
- Ovvio! Stanotte durante la festa di inaugurazione! -
Kiba lo guardava con gli occhi sgranati, sempre più senza parole...
- Kiba perché non vai a dirlo ad Ino? Scommetto che parlerà con te più che volentieri se le dici una cosa del genere... -
- Fratello sei grande, vado subito... ah ma non dovevamo mangiare insieme? -
- Tranquillo kiba, possiamo farlo domani, io vado un po' alla scuola di nonna Tsunade, così mi esercito un po' -
- mi raccomando non ti stancare troppo! –
Mentre gridava quest'ultima frase le era partito già alla volta della ragazza tanto sognata, adottando la sua aria da PREDATORE SEXY.
Il biondo sorridendo cominciò ad incamminarsi verso casa.
- Naruto-kun! -
Una voce sottile attirò la sua attenzione.
- Oh, ciao Hinata... vieni con me alla scuola di magia?- le disse sorridendole appena, avava infatti imparato a non essere troppo affettuoso con la ragazza, ogni volta che lo faceva lei aveva reazioni strane e imprevedibili.
Hinata, una ragazzina dagli occhi chiarissimi e i capelli neri molto corti, sembrò andare a fuoco. Divenne improvvisamente rossa e cominciò a bofonchiare parole incomprensibili, almeno per Naruto.
Ecco questa era esattamente una delle reazioni che temeva.
- Hinata? Che succede? Ho detto qualcosa di male? Non ti senti bene?- chiese poggiandole una mano sulla spalla.
Se possibile la ragazza diventò ancora più rossa e si scostò bruscamente.
- No, no sto benissimo, adesso andiamo da Tsunade, alla scuola di magia...- fece accelerando il passo e precedendo Naruto di un paio di metri.
"quella ragazza proprio non la capisco..."
Era arrivato alla conclusione che chiedersi il perché delle sue azioni era inutile.
"pensare che è una ragazza talmente carina... ma ogni volta che le parlo arrossisce e combina disastri...''
Con un'alzata di spalle continuò a camminare immerso nei suoi pensieri e non si accorse di essere arrivato fino a quando non vide il grande ingresso della scuola.
"scuola di magia diretta da Tsunade"
Raggiunse la ragazza e insieme varcarono la porta......................................................................................
La scuola era molto ampia.
L'atrio consisteva in una piccola recepition che precedeva un'enorme salone con le pareti anteriori ricoperte di specchi.
Anticamente era usata come palestra di Kendo, ma Tsunade l'aveva ritrasformata ed ora sparsi per il salone c'erano mazzi di fiori, fazzoletti colorati annodati tra loro, decine di cappelli a cilindro e molti altri oggetti bizzarri.
Salutò distrattamente gli altri allievi ( lui era un veterano , li conosceva più o meno tutti ) .
Non si fermò nella sala ma si diresse verso il retro.
Nel retro e al primo piano c'erano gli alloggi, che ospitavano i ragazzi trasferiti in quella città per studiare ( c'era una grande università poco distante ), o semplicemente gli allievi che si allenavano lì tutto il giorno nel periodo in cui c'erano gare a livello nazionale.
Naruto abitava stabilmente lì, Tsunade era una sua parente e quindi non aveva fatto molte storie, anzi l'aveva accolto a braccia aperte.
I piani di Naruto erano molto semplici: voleva andare nella sua stanza, togliersi di dosso la divisa scolastica e magari dormire per tutto il pomeriggio, ma a metà strada una donna attirò la sua attenzione.
Stava appoggiata al muro con le braccia conserte che mettevano in evidenza il seno già prosperoso di suo, aveva i lunghi capelli biondi legati in 2 codini e sembrava piuttosto giovane.
- Naruto - lo chiamò la donna a mo' di saluto.
- Nonna Tsunade, come va?- fece il biondino con il suo solito tono scherzoso.
Tsunade fece partire un pugno che lo avrebbe di sicuro colpito in pieno se questi non si fosse spostato all'ultimo secondo.
- Non ti azzardare mai più a chiamarmi nonna! sono ancora giovane e bella ! –
E detto questo entrò nella sua stanza, invitando il biondo a seguirla.
Naruto esuguì borbottando.
- Giovane? ma se hai più di 50 anni... -
Per tutta risposta ricevette una sveglia tirata appresso.
Se voleva rimanere vivo forse doveva smetterla di stuzzicare Tsunade.
Si richiuse la porta alle spalle e fece scattare la serratura.
Tsunade lo fissò mentre si sedeva di fronte a lei.
Prese 2 tazzine decorate con un simpatico maialino rosa e versò del caffè dall'interno di un termos dello stesso colore, porgendone poi una al ragazzo.
Naruto la sollevò dal tavolo appena un attimo prima che la donna sbattesse il pugno sul ripiano.
Si sentì uno scatto metallico e si aprì quello che doveva essere uno scompartimento segreto della scrivania di legno.
Nessuna delle 2 persone presenti nella stanza sembrò particolarmente sorpresa.
Tsunade ne estrasse con cura un foglio ripiegato e rimise a posto il cassetto facendolo di nuovo sparire.
Mentre apriva il foglio alzò lo sguardo su Naruto e chiese con un sorriso
- con lui ne ho gia parlato, allora tu hai programmi per stasera?-
Naruto fissò il foglio sbirciandone il contenuto: rappresentava la piantina di un edificio.
- Certo - disse con tranquillità – devo andare ad una festa di inaugurazione....Capitolo lunghissimo per i miei standard ma è giusto che la storia prosegua visto che esiste già.
Mi piace tantissimo scrivere dal punto di vista di Naruto anche se mi trovo spesso a scrivere dal punto di vista di Sasuke, personaggio che mi piace molto di meno, ma essendo un tipo molto riflessivo è facile da muovere .
Detto questo spero che il capitolo sia stato interessante.
Ovviamente non ho fatto uscire il secondo sticker perché come al solito quando io progetto la vita fa di tutto per farmi una pernacchia.
Vuol dire che la prossima volta avrete due stikers.
Vi voglio bene e vi salutò
Eeeeeee
ME LO LASCIATE UN COMMENTINO??? FA SEMPRE PIACERE...
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Deep blue
أدب الهواةTratto dal testo "Doveva fare in fretta, qualcuno poteva acorgersi di lui. La lucina azzurra, quasi fluorescente, che emanava il gioiello sembrava perfetta. Forse questa volta l'aveva trovata. con mani tremanti alzò la pietra sopra la sua testa fac...