La ranocchia messaggera

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Mentre il professor Asuma continuava, con voce monotona la sua lezione di storia, Naruto stava giocando con un paio di monete.
Era uno dei primi giochi di magia che aveva imparato e non era stata Tsunade ad insegnarglielo.
Gli piaceva far ruotare le monete tra le dita, farne apparire 3, poi 2, poi 1 e infine farle sparire completamente. Era un trucco molto semplice.
Tutte le magie avevano un trucco. In fondo la magia non stava nell'eseguire il trucco ma nell'essere  talmente abili da emozionare il pubblico senza che questi pensi al trucco o si accorga di esso.
Il pubblico deve guardare il mago e ricordardarlo come colui che è in grado di fare cose straordinarie, non devono guardare la magia e ossessionarsi per capire il trucco.
Per questo motivo disprezzava i detective, bhe i tipi come Sasuke.
Lui non capiva il fascino di Kyo, non vedeva il suo carisma, l'allegria che portava tra la gente. Continuava a guardarsi intorno per cercare di capire il trucco.
Era suo dovere morale sfotterlo.
Se si fosse spinto appena un po' più in là della semplice apparenza avrebbe adorato pure lui Kyo.
Strappò un foglio di carta dal quaderno.
Prese a piegarlo con abilità fino a formare una ranocchia. Armava le rane ed era bravo con gli orgami.
Puntò la sua ranocchia in direzione del moro. Perfetto.
Con l'indice fece pressione e la ranocchia di carta spiccò un balzo verso il banco di Sasuke, capovolgendosi. Peccato, non era caduta in piedi.
Sasuke guardò torvo la ranocchia capendo immediatamente chi fosse il mittente.
Prese il fioglietto e lo spiegazzò, aprendolo. Dentro,com'era prevedibile, c'era un messaggio.
-      ALLORA GRANDE DETECTIVE, PERCHé INVECE DI FARE IL MUSONE E RINCORRERE AVANTI E INDIETRO KYO,  NON SORRIDI UN PO' DI Più E VIENI NELLA SCUOLA DI NONNA TSUNADE AD IMPARARE QUALCHE TRUCCHETTO?? –
Sasuke finì di leggere e prese la penna.
Almeno ogni 2 giorni Naruto gli chiedeva di andare in quella scuola di magia, dove passava la maggior parte delle giornate, e di sorridere un po' di più.
Questo lui lo considerava un'enorme scocciatura perché:
PRIMO lui voleva fare il detective non il mago.
SECONDO lui era una persona seria e non se ne andava in giro a sorridere alla gente come invece faceva il biondo.
TERZO, cosa che Naruto non sapeva e non voleva ammettere, lui era un musone solitario.
Dopo la morte dei suoi genitori era diventato ancora più isolato e taciturno. E poi dal nulla 2 anni prima era arrivato Naruto e gli aveva fatto tornare la voglia di arrabbiarsi per la sua stupidità, di sfotterlo per la sua assurda testardaggine e qualche volta, ma molto più raramente, la volgia di sorridere.
Questo in ogni caso non glielo avrebbe mai detto.
Scrisse velocemente la risposta sentendosi estremamente stupido mentre lanciava il bigliettino indietro.

-      Non sono mica un dobe come te –

La risposta era sempre lo stessa.
Naruto sorrise, rispondendo.

-      Di SICURO SENZA QUELL 'ARIA TETRA SARESTI MOLTO PIÙ AFFASCINANTE. -

Era quello che pensava seriamente ma sapeva che l'argomento metteva in imbarazzo Sasuke e quindi era sempre divertente ripeterglielo.
Il moro nel leggere quelle parole perse per un attimo il suo sangue freddo.
Era sempre più convinto che Naruto adorasse prenderlo in giro.
Decise di continuare a rispondere a tono, mandando totalmente all'aria la lezione di storia.
L'avrebbe recuperata nel pomeriggio, per conto suo.

- IO SONO GIÀ ABBASTANZA AFFASCINANTE, LO SI DEDUCE DAL NUMERO DI RAGAZZE CHE VENGONO DIETRO A ME, E SOTTOLINEO ME, NON TE. –

- AH MA SE LA METTIAMO COSÌ, IL NUMERO DELLE TUE AMMIRATRICI NON E' NEMMENO PARAGONABILE A QUELLO DELLE FANS DI KYO. COME VEDI MIO CARO, I LADRI HANNO PIù SUCCESSO DEI DETECTIVE. –

Aveva toccato una nota dolente.

- QUELL' IDIOTA E' UN LADRO E NON E' AFFASCINANTE. –

- AHAHH ADESSO HO CAPITO PERCHE' GLI DAI LA CACCIA, SEI GELOSO! –

Sasuke si stava alterando.

- IO NON SONO ASSOLUTAMENTE GELOSO...Di UN TIPO COME LUI E POI, COSA CENTRA IL PARAGONE FRA ME E QUEL LADRUNCOLO? STIANO PARLANDO DI TE! –

- E CHI TI DICE CHE IL FAMOSO LADRUNCOLO NON SIA IO? -

Sasuke ghignò.
Quel dobe faceva quasi sempre allusioni simili, come se lui ci credesse.
Semplicemente non poteva essere, Kyo era qualcosa di completamente diverso da Naruto.

- CERTO DOBE CONTNUA A SOGNARE, UNA PERSONA COME TE CHE INCIAMPA PURE QUANDO CAMMINA SULLA TERRA FERMA, NON SAREBBE IN GRADO DI FREGARE UNO COME ME. –

- AH! COME OSI BRUTTO TEME! SEI SOLO UN ESSERE ANTIPATICO E PRESUNTUOSO....

Sasuke continuava a leggere gli insulti del dobe con un sorrisetto.
In realtà pensava che Naruto fosse troppo puro per fare qualcosa di cosi meschino come rubare.
Anche questo non glielo avrebbe mai detto...
Nonostante tutto quello che il biondo gli diceva e nonostante l'indifferenza che mostrava, lui teneva all'amicizia di Naruto in una maniera quasi morbosa, tanto da irritarsi quando qualcun altro (sia uomo sia donna) si avvicinava a lui.

Era spaventato da questo suo eccessivo attaccamento e quindi cercava di stare con lui il meno possibile, per attenuare quella sensazione fastidiosa.
Certo era che a Naruto doveva molto.
Quando i suoi genitori erano morti in un incidente stradale aveva perso l'unico appoggio che aveva nella vita e si era trovato improvvisamente solo e senza più nessuna voglia di vivere se non per realizzare il suo sogno: diventare detective.
Si era gettato anima e corpo su questo, creando attorno a se una specie di barriera di gelo, invisibile e impenetrabile.
Quando aveva incontrato Naruto, aveva rivisto in lui molto di se stesso, un ragazzo solo , senza genitori e con un sogno.
Ma pur essendo così simili, nello stesso tempo si era accorto che erano completamente diversi.
Questo miscuglio di aspetti l'aveva irrimediabilmente attratto come una calamita.
Naruto gli aveva fatto tornare capire che poteva impegnarsi a fondo e con tutte le sue forze in qualcosa senza dover necessariamente isolarsi, ma che doveva solo dimostrare agli altri quanto valeva.
E poi era apparso Kyo, come se qualcuno in cielo avesse saputo che lui cercava un'occasione per dimostrare il suo valore e avesse mandato quel ladro prorpio nella sua città, apposta per lui.
Adesso, nonostante non poteva dire che fosse uno dei periodi più belli della sua vita, poteva affermare per certo che aveva ritrovato una certa serenità.
Andava tutto bene.













E niente sasuke è cotto.
Naruto invece è come al solito assolutamente ignaro... o forse no ?
Attendo un vostro commento :)

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