Preferisco portarti con me

112 11 5
                                    


Stava per alzarsi e uscire dal suo nascondiglio ma sentiva che le gambe ancora non lo reggevano... o non volevano reggerlo perché era il suo cervello che non voleva accettare?
Poco dopo sentì la voce di Naruto.
- Come vedi è carica e io non sto scherzando – disse con voce gelida.
Sasuke quasi non si fece scoprire mentre si voltava di nuovo verso lo spiraglio sotto la scrivania dove poteva vedere ancora le scarpe e i pantaloni di Orochimaru stare in piedi esattamente dove erano prima.
Non gli aveva sparato?
Dove aveva sparato ? poteva averlo ferito?
No , Orochimaru era immobile nello stesso punto di prima. Aveva sparato per terra?
- Cosa vuoi allora Naruto? Sembri abbastanza sicuro di te ! con un arma in mano...  vuoi uccidermi? –
Naruto rise. Sasuke pensò che fosse assolutamente idiota visto che non c'era proprio niente da ridere, ma era ansioso quanto Orochimaru di sapere la risposta di Naruto.
- Sarebbe troppo facile ucciderti. Come hai detto tu sei vecchio e malgrado non hai raccolto tutti i frutti che volevi hai vissuto la tua vita. Ucciderti significherebbe farti fare la fine dell'eroe, un indistinto uomo d'affari che è stato ucciso da un delinquente di strada. No grazie, mi farebbe vomitare a vita sapere di averti dato questa ultima soddisfazione. –
- Ahahah oh Naruto mi lusinghi . visto che non vuoi uccidermi che intenzioni hai ? –
- Oh Orochimaru le mie intenzioni sono quelle di scoprire le tue intenzioni. Mi spiego meglio – disse e così dicendo prese qualcosa dalla tasca.
Con forza la sbattè sul tavolo.
Sasuke non poteva sapere cosa fosse anche se un mezza idea si stava facendo strada dentro di lui.
-Cos'è? –
-Un registratore. –
-Interessante, intendi intraprendere la carriera canora Naruto?-
- Oh no non è per me ! è per te. La morte non ti farebbe nulla Orochimaru e probabilmente neanche il carcere ma io voglio la verità su quello che hai fatto ai miei genitori e a chissà quante altre persone. Tu adesso fai una confessione in piena regola e poi la consegnerò alla polizia in modo che tu marcisca per sempre in qualche cella ammuffita e isolata. E anche se i tuoi avvocati ti pulissero il culo per l'ennesima volta almeno la verità verrà a galla e saranno riabilitate le reputazioni di parecchie persone.  –
-Ahahah stai vaneggiando –
- O non credo proprio, sai il prossimo colpo potrebbe arrivare in un braccio o che so in una spalla... nonostante tu sia talmente viscido da non temere la morte non credo che sopporti il dolore. O sbaglio Orochimaru-sama? –
Orochimaru sembrava per la prima volta infastidito come se Naruto lo avesse punto sul vivo. Evidentemente sapeva altre cose di cui lui era all'oscuro ma al momento non gliene importava. Era sollevato, quasi contento, Naruto non voleva uccidere nessuno.

- Non porterai a termine il tuo piano... -
- Ah si e mi fermerai tu? –
- Naruto sei sempre stato buono ed onesto, fin troppo. Hai deciso di non uccidermi adesso e hai fatto uno sbaglio enorme.-
L'unico ad aver commesso un sbaglio qui sei tu. Voglio una confessione e deve essere spontanea. –




Quello che successe dopo a Sasuke parve quasi un sogno , un racconto lontano.
Sentire Orochimaru che confessava spontaneamente ( o a detta sua raccontava sadicamente) il suo piano per uccidere i genitori di Naruto era una cosa fuori dagli schemi.
Quel verme si soffermava a fare commenti per stuzzicare Naruto e spingerlo a reagire. Si chiese come mai il compagno non lo avesse già pestato a sangue e buttato in un braciere per bruciarlo vivo.
Stava parlando fin troppo, se quel nastro fosse stato consegnato alla polizia Orochimaru non avrebbe avuto scampo e nessun avvocato avrebbe potuto difenderlo. Inoltre dal suo tono si capiva che era fin troppo compiaciuto mentre raccontava, non poteva nemmeno usare come scusante il fatto che era stato costretto sotto minaccia a fare quella confessione.
Appunto... perché era fin troppo compiaciuto?
La famosa razionalità di Sasuke stava tornando adesso che il suo corpo e la sua mente si erano abituati a quello stato di pericolo costante. E anche il suo intuito stava gridando allarme.
Ma per che cosa?
Si sentì di nuovo agitato con la terribile sensazione di dover fare qualcosa di importante, e di doverla fare subito.
Era sicuro che aveva dimenticato qualcosa, un pezzo importante in tutta quella storia che non stavano tenendo in considerazione.
L'arrivo imminente della polizia?
Ma quello doveva essere un fattore positivo, no?
Quasi a voler confermare la sua teoria in lontananza si cominciarono a sentire le sirene spiegate delle auto della polizia.
La sua mente gli mandò vagamente il ricordo che erano a notte fonda e che probabilmente tutto l'isolato aveva sentito quelle sirene ancora più forti poiché immerse nel silenzio.
Orochimaru aveva finito di parlare. Sentì il suono metallico del registratore che veniva preso dal tavolo e probabilmente spento.
Avrebbe pagato per vedere l'espressione dei due.
Le sirene della polizia si stavano avvicinando e qualcuna aveva smesso, segno che la volante si era chiaramente fermata sotto il palazzo.
Si chiese se Sakura e Gaara fossero andati incontro agli agenti.
C'era qualcosa che non andava... che aveva dimenticato...se solo fosse riuscito a ricordare...
- È finita – disse Naruto – adesso saliranno e ti porteranno in carcere per la vita e farò in modo che tu rimanga da solo ad ammuffire fino alla pazzia! –
- Non riuscirai ad uscirne indenne, sei coinvolto quanto me –
- Non importa, io ho degli amici, delle persone che mi aiuteranno anche se sarò rinchiuso, tu ti sei fatto solo nemici per questo sarai solo per sempre. Mi dispiace Orochimaru ma hai perso! –
Non capì bene cosa successe dopo.
Orochimaru doveva aver avuto un attimo di rabbia o di disperazione improvvisa.
Si era lanciato verso Naruto, forse per afferrare il registratore , o la pistola , o quella che riusciva ad afferrare prima.
Naruto saggiamente, prevedendo la sua reazione, aveva fatto cadere il registratore proprio dietro la scrivania.
Vide al scatoletta metallica cadere mentre sentiva confusione provenire da sopra e decise di prenderla senza pensarci.
L'avrebbe consegnata lui se qualcosa fosse andato storto anche se nulla doveva andare storto.
- Chiunque ci sia dietro quella porta aprite immediatamente! Polizia! –
Si voltarono tutti verso la porta anche se Sasuke non poteva vederla.
L'attimo di sorpresa fece distogliere lo sguardo a Naruto e diede il tempo ad Orochimaru di scappare verso il balcone.
Ora la scena era di nuovo completamente visibile agli occhi di Sasuke.
- Che vuoi fare codardo, vuoi ucciderti? Sei davvero cosi ignobile? –
- Polizia! APRITE O SFONDIAMO LA PORTA! –
Orochimaru non rispose alla provocazione di Naruto ma si portó una mano verso il taschino.
In quel momento una consapevolezza investì Sasuke, prima ancora che le dita pallide e lunghe toccassero la stoffa della giacca.
Aveva capito cosa mancava, cosa si era dimenticato e subito iniziò a maledirsi per non averlo ricordato prima, bastava anche qualche secondo prima.
Mancava una cosa in tutta quella storia.
La collana con la pietra azzurra.
Con orrore vide Orochimaru prenderla dalla tasca e mostrarla a Naruto mentre diceva:
- Questa è più importante per te che per me, vieni prendertela! –
Allargò il braccio pronto a lanciarla dal balcone.

Fu tutto contemporaneo.
Vide Naruto sgranare gli occhi e perdere completamente la concentrazione mentre si lanciava verso il balcone per afferrare la collana.
Orochimaru in un niente lo disarmò bloccandogli un braccio dietro la schiena e puntando la pistola contro la sua testa.
Uscì d'impeto dal suo nascondiglio gridando di fermarsi che era un agente di polizia ma le sue parole furono coperte dalle urla dei poliziotti che annunciavano di stare sfondando la porta.
Vide a rallentatore Orochimaru puntargli la pistola contro e si ricordò di essere disarmato mentre Naruto urlava di spostarsi.
Il rumore della porta sfondata fece distrarre l'uomo che sbaglio il colpo mentre Sasuke, guidato da neanche lui sapeva quali riflessi, rotolò di lato evitando di essere colpito.
Sasuke vede il commissario Haruno guidare il convoglio dei poliziotti e cominció ad urlare che c'erano kyo e un criminale che sta cercando di uccidersi. Gli altri agenti si posizionano intorno gridando di mettere le mani in alto e di gettare l'arma.
- Sasuke cosa... ? –
- Dopo le daró tutte le spiegazioni che vuole, adesso bisogna fermare quel verme e kyo – gridò ringraziando mentalmente il fatto che Naruto avesse ancora i capelli tinti di nero.
Sentiva le voci dei suoi colleghi che urlavano ai due di arrendersi.
- Metti le mani in alto e getta l'arma!-
Nel caos una voce lo allarmó.
- Getta l'arma ho detto! Fermo! COSA HAI INTENZIONE DI FARE? –
Sasuke giró lo sguardo atterrito per il terrore di vedere quello che stava succedendo.
Orochimaru si era fatto indietro fino alla ringhiera tenendo sempre intrappolato Naruto.
Lo vide avvicinarsi all'orecchio del ragazzo e pronunciare delle parole che riuscì a capire benissimo nonostante la confusione e il frastuono.
 
- hai ragione, preferisco morire piuttosto che perdere reputazione e potere, ma ti tormenterò fino alla morte ti porterò con me –

Cominciò  ad urlare e a correre verso il balcone spostando i poliziotti che intralciavano il suo passaggio ma non potè fare nulla mentre vide l'uomo  darsi una spinta e trascinare l'amico con se giù da quel piccolo balcone.
Non aveva avuto il tempo neanche di guardarlo negli occhi.




Vi lascio così annunciandovi che il prossimo capitolo sarà l'epilogo.
Vi voglio bene.

Deep blueDove le storie prendono vita. Scoprilo ora