Era decisamente lui

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Va bene -  disse infine. Anche se non poteva vederlo Kyo alle sue spalle sorrise di nuovo con forza.
- Bene, grazie – fece di nuovo con voce sussurrata.
- vedi di non perderti in chiacchiere e muoviti!-
- si, per prima cosa dobbiamo liberarci, ma non possiamo farlo da soli...-
- E che cosa vuoi fare? Non è che possiamo alzarci e semplicemente chiamare aiuto dalla finestra! -
- e invece faremo esattamente questo, ti ricordo che io sono un mago...-
- Sto aspettando signor mago, stupiscimi...-
Kyo represse la voglia di picchiarlo, aveva sempre quel tono derisorio e superiore... ma in fondo era il suo carattere.
- Posso chiamare un mio amico, di sicuro mi starà cercando... Se riesce ad identificare la provenienza del segnale della ricetrasmittente che ho addosso, ci trova e ci libera,  avevo previsto una cosa del genere... -
Sasuke ascoltò le parole dell'altro in maniera incredula, lo fece finire di parlare poi inspirò profondamente cercando di calmarsi.
-tu non sei un mago- fece rabbioso  - sei un imbecille!!! FORSE non hai notato che addosso non hai NIENTE! Qualsiasi giochetto o trucco o ricetrasmittente che avevi, se la sono portati via quando ci hanno rapito! -
- Non hanno cercato bene, fidati...-
Sasuke alzò un sopracciglio, già probabilmente non avevano cercato nel buco del...
Cercò di non esprimere il suo pensiero a parole.
- E dove la nasconderesti ? –disse,  accorgendosi che il suo tono era più malizioso del previsto.
Se ne accorse pure Kyo perchè rispose subito.
- NON DOVE STAI PENSANDO TU! Ce l'ho in bocca -
Attese qualche secondo in cui Sasuke non capì cosa stessa facendo, sembrava immobile. Dopo un po' prese a parlare ma la sua voce non era più sussurrata o camuffata, aveva un suono metallico, il tipico tono della voce di Kyo quando si presentava nelle grandi occasioni.
- sei soddisfatto adesso? Come vedi in bocca ho ancora il distorsore! –
Sasuke fece un suono sarcastico per far vedere che non ne era per nulla impressionato mentre Kyo sbuffò.
Lui stava svelando  i suoi trucchi e stava per svelare la sua identità... si era aspettato che il momento fosse più carico di tensione, ma litigare con Sasuke lo faceva stare meglio.
Ora come ora però era inutile temporeggiare.
- Ascoltami bene -disse al moro usando la voce metallica e dandosi dell'idiota per non averci pensato prima, era stancante sussurrare tutto il tempo, -  ho una placca di metallo sotto la lingua che modifica la mia voce, ora la sputo per terra e poi, visto che siamo legati insieme,  ci sporgiamo entrambi per recuperarla. Mi basta schiacciare un pulsante di reset per attivare il segnale. Vedrai tempo 10 minuti e il mio amico arriverà a salvarci. Ricordati, che mi hai promesso di non fare commenti....-
Sasuke annuì in risposta, movimento che percepì anche Kyo.
Senza perdere tempo il ladro sputò la placchetta di metallo posizionata sotto la lingua.
Sasuke la notò lucida sul pavimento.
Ecco allora come modificava la voce...
Quasi attratto da quel dispositivo ingegnoso si abbassò istintivamente per raccoglierlo e Kyo dietro di lui assecondò i suoi movimenti.
Strinse le dita attorno alla placchetta liscia ancora cosparsa di saliva, ma quasi subito le mani del ladro gli sottrassero l'oggetto e con la coda dell'occhio vide le sue dita premerlo.
Una lucetta intermittente rossa cominciò a lampeggiare .
- Fatto? Ora dobbiamo solo aspettare il tuo amico? – chiese per conferma.
Ma questa volta non ricevette risposta, Kyo era immobile e stranamente inerme con le braccia molli.
In quel momento anche Sasuke capì l'importanza di quella situazione: stava per scoprire la vera identità di Kyo.
Il momento parve stranamente carico di tensione, una tensione che fin quando Kyo aveva continuato a parlare non aveva avvertito, e per qualche ragione strana non era più troppo ansioso di conoscere l'identità del ladro.
Caddero in un silenzio insopportabile.
Sperò che il famoso complice di Kyo arrivasse presto, stava cominciando a diventare inquieto.
Passarono solo pochi minuti quando sentì dei rumori provenire dalla finestra.
Si mise in attesa per vedere la reazione di Kyo ma quello sembrava ancora immobile.
Tornò a fissare la finestra. Vide un paio di mani poggiarsi sul muretto, seguite da una testa.
- Era ora. - disse Kyo alla sue spalle senza più preoccuparsi di camuffare la voce, ma con un tono troppo basse per poter essere riconosciuto.
Lui intanto fissava la finestra mentre finalmente nell'oscurerà si distinsero i capelli rosso fuoco del ragazzo...
- Subaku... -
Riconobbe quel ragazzo come Gaara Subaku, un loro compagno di scuola, silenzioso e scontroso, ma su di lui non aveva nessun 'altra informazione.
Non ricordava se frequentasse qualcuno o se aveva interessi particolari. Solo dopo un po' la sua mente gli inviò un'immagine residua della sua unica visita alla scuola di magia che frequentava Naruto.
Si ricordò che quel giorno il ragazzo si trovava lì insieme ad un'altra ragazza di nome Temari a cui  Naruto era praticamente saltato addosso.
Gaara stava per parlare quando vide lui e si zittì.
Cominciò a fissarlo con uno sguardo gelido ovviamente ricambiato in pieno.
Dopo quella che sembrò un'infinità Kyo richiamò la loro attenzione con un colpo di tosse.
Gaara distolse il suo sguardo da lui.
- Sono passate 4 ore -disse mentre scendeva dalla finestra e si dirigeva verso il suo compagno - 4 ore in cui sei sparito. cominciavo a preoccupatimi....Sono stato in giro tutta la notte per cercarti. Come cazzo hanno fatto a catturarti? –
- Gaara liberami poi ti darò le spiegazioni che vuoi.-
- Oh come minimo mi darai spiegazioni, magari cominciando dal motivo per cui lui è qui!.-
Sasuke non aveva reagito all'avvicinarsi del rosso, non aveva reagito nemmeno di fronte al tono scontroso con cui aveva pronunciato quel "lui".
Era distratto dalla voce di Kyo.
Quella voce...
Sentì un  peso scendere fino al suo stomaco e  farsi sempre più consistente.
Quando percepì che le corde che lo legavano si erano fatte più lente non ebbe la forza di portarsi le braccia in avanti, ma le lasciò cadere lungo i fianchi.
Dopo poco era completamente libero ma provava l'assurdo desiderio di restare in quella posizione per sempre.
Quasi costretto da una forza invisibile e indiscutibile si girò per guardare finalmente la persona che aveva inseguito negli ultimi mesi con la consapevolezza di quello che avrebbe trovato.
Un'ultima speranza era ancora accesa in lui ma quando si voltò incontro il suo viso che lo fissava con espressione determinata e al contempo dispiaciuta.
Guardare quegli occhi fu il colpo di grazia.
Nonostante i capelli scuri quello era decisamente Naruto.

——-
NDA

Un piccolo appunto, la prima volta che Sasuke sente la voce di Kyo nella lavanderia un po' per il susseguirsi degli eventi, un po' per la sorpresa e poi per il fatto che viene addormentato non collega subito la voce a Naruto, anche e soprattutto perche il suo cervello si rifiuta di calcolare questa possibilità.

Quindi non è Sasuke che è particolarmente scemo, semplicemente si rifiuta di vedere la verità che invece per altri sarebbe stata palese già da parecchio tempo.

E finalmente si scopre chi è il complice, ... allora ci eravate arrivati?

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