Sotto il naso di chi cerca

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Sasuke adesso si trovava dentro la casa dell'ispettore
Era entrato quando la folla dei curiosi e dei giornalisti era diventata troppa e gli agenti sembravano essere diventati dei buttafuori all'ingresso di un'affollata discoteca.
Si era messo nella stanza di Sakura, una delle camere più spaziose e dotate di una finestra abbastanza grande da cui era possibile avere una buona visuale della strada e della gente che si era accalcata.
Non aveva ancora capito come, ma qualcuno aveva avvertito i giornalisti e le televisioni locali dell'arrivo di Kyo proprio quel giorno.
In men che non si dica si era fatta un sacco di pubblicità e si era formata una calca non indifferente davanti alla casa.
I giornali avevano riparato la notizia con un titolo troppo appariscente per non avere quella reazione : "L'ULTIMO COLPO DI KYO, L'IMPRESA FINALE"
Che poi voleva capire chi avesse detto loro che questa doveva essere "l'impresa finale di Kyo".
Davanti e dietro la casa c'erano due auto con dentro 3 agenti ciascuno, pronte a partire in caso di inseguimento.
Un'altro paio di auto perlustravano la zona.
Poi c'erano gli agenti a piedi e qualcuno in borghese.
Sasuke adocchiò ancora la folla.
Era un male, se Kyo si confondeva fra la folla non l'avrebbero mai trovavo.
Più gente c'era e più era un bene per lui e un male per loro.
Ormai aveva capito che quella era l'arma che kyo amava usare più di tutti: il CAOS. Nella confusione lui si nascondeva e faceva perdere le sue tracce.
Era convinto che avesse qualche contatto con i giornali, le informazioni sui luoghi dove doveva agire si diffondevano troppo facilmente.
Era inutile cercarlo tra la folla e se riusciva a scappare non lo avrebbero preso.
Sentiva che questa volta non potevano assolutamente farlo scappare. Forse erano i titoli dei giornali che gli avevano messo addosso quella sensazione... L'ultimo colpo di Kyo...l'impresa Finale...
Se quello che dicevano era vero quella sarebbe stata la loro ultima possibilità di prenderlo.
Sospirò guardandosi intorno.
Una cosa che si era sempre chiesto gli tornò alla mente: dove andava Kyo dopo che aveva rubato?
Tornava direttamente alla sua base? No... non credeva... Forse si nascondeva tra la folla e li osservava mentre lo cercavano ovunque.
D'altronde da uno sbruffone come lui ci si poteva aspettare benissimo una cosa del genere.
Eppure qualcosa gli diceva che era uno sbruffone, ma uno sbruffone furbo.
Che cosa faceva dopo?
Sasuke sentì che dietro quella risposta c'era la strada che conduceva a Kyo.
Cercò di riflettere e di mettersi nei panni di quello stupido ladruncolo.
Lui era sicuramente molto più intelligente e allora perché erano mesi che ci provava ma non era giunto a nessuna conclusione?
Poi un pensiero gli attraversò la mente. E se Kyo non fosse stato uno stupido ladruncolo?
Lui era sempre partito del presupposto di essere molto più intelligente.
Questo, nonostante portasse una notevole gratificazione al suo orgoglio, lo aveva portato a scartare una serie di azioni che avrebbe potuto compiere Kyo se solo non lo avesse classificato come un idiota-sbruffone.
Improvvisamente la domanda nella sua testa cambiò e divenne: "che cosa farei io se avessi appena rubato un gioiello e non volessi tornare subito a casa?"
Gli si aprirono nuove prospettive.
Poteva giocarsela quella carta e vedere che succedeva.
Cercò di rilassarsi e immedesimarsi: si figurò vestito di bianco in un punto imprecisato fuori da quella casa, magari tra la folla.
Vide i contorni della casa e gli agenti intorno.
In quel momento, nei panni di Kyo, loro erano i nemici.
Nella sua mente si vide afferrare la collana che era in cucina, sfuggire miracolosamente alle guardie e uscire fuori dalla casa.
La sua immaginazione si bloccò. E adesso?
Sentì una strana adrenalina scorrergli addosso come se stesse veramente facendo quello che immaginava. Lui con la collana in mano circondato dagli agenti, cosa avrebbe dovuto fare?
La prima risposta che si diede fu : scappare.
Però era troppo ovvia come risposta, era una cosa logica che avrebbero pensato anche gli altri...
Quindi perché non rimanere?
Però sarebbe stato troppo rischioso anche quello
E se qualcuno lo notava? E se lo riconoscevano?
C'era anche il rischio che la polizia perquisisse tutti. Ma lui non avrebbe corso questo rischio.E probabilmente nemmeno Kyo.
E allora che avrebbe fatto?
Si sarebbe nascosto? Forse.
Sasuke strizzò gli occhi e ci pensò un attimo.
Doveva essere un posto non troppo vicino ma nemmeno troppo distante, magari un posto dove nessuno si sarebbe insospettito nel vedere gente entrare ad un orario tardo... un bar? NO, troppo frequentato e i baristi hanno buona memoria.
Un posto magari con un terrazzo o un balcone, da cui era possibile avere una buona della casa per tenere sotto controllo la situazione ...
Si guardò intorno.
C'erano palazzine, abitazioni, un ristorantino cinese sulla destra e un supermercato chiuso.
No, erano tutti posti che non andavano bene.
Cercò di allargare il suo campo di perlustrazione.
Più dietro c'era un campetto da calcio... troppo deserto e non offriva una buona visuale...
Accanto una piccola lavanderia e ... una lavanderia? Perchè no?
In fondo era un luogo frequentato spesso anche di sera e in genere da studenti, dove non era strano vedere qualcuno che si cambiava per mettere a lavare la propria maglia.
E funzionava in maniera automatica, non c'era nessuno a controllare.
Anche se vi era altra gente erano per lo più studenti impegnati a studiare qualche materia o a giocare a qualche videogioco in attesa del temine del lavaggio, troppo distratti per accorgersi di qualcuno di sospetto, soprattutto quando il qualcuno in questione era un semplice ragazzo che si sfilava una giacca bianca.
Quel posto era semplicemente perfetto, lui sarebbe andato dritto filato lì.
Poi, se non ricordava male, quel tipo di lavanderia avevano un terrazzo per stendere il bucato.
Da lì si poteva vedere la casa!
Suo padre una volta gli aveva detto che il posto migliore per nascondere qualcosa era metterla sotto il naso di chi cercava.
Che Kyo avesse fatto così per tutto quel tempo?
Suo padre, quando gli aveva detto di voler diventare detective, aveva sorriso e annuito.
Non aveva fiatato sul fatto che non voleva continuare a gestire l'azienda di famiglia (cosa che faceva già suo fratello maggiore).
Lo incoraggiava anche se era un tipo burbero e aveva giurato sulla sua tomba che sarebbe stato fiero di lui e che si sarebbe impegnato al massimo per realizzare in suo sogno di diventare un grande detective.
Magari poteva cominciare catturando Kyo...
Se la sua intuizione era corretta allora...
Però, se non lo era?
Se voleva seguire la sua intuizione avrebbe dovuto allontanarsi di parecchio.
E se Kyo non scappava in quella direzione che avrebbe fatto?
L'avrebbe catturato un'altra volta...
Si, però... Il titolo dei giornali diceva che quello era Il suo ultimo colpo... certo i giornalisti potevano essersi inventati tutto... però...
... se la notizia fosse stata  vera!
Se davvero dopo quella volta Kyo non si sarebbe fatto più vivo?
se lui si allontanava andando in quella lavanderia avrebbe potuto sprecare la sua ultima occasione per catturalo per... vederlo...
Voleva vederlo?
Ma poi era giusto credere che Kyo sarebbe riuscito a scappare?
Probabilmente questa volta avrebbe fallito, c'erano troppi uomini, oppure avrebbe semplicemente rinunciato.
No, forse non avrebbe rinunciato ma semplicemente non poteva farcela con tutti quegli agenti di guardia.
E poi anche ammesso che Kyo si fosse recato veramente verso quella lavanderia, che cosa avrebbe fatto da solo faccia a faccia con lui? Cosa poteva fare da solo? Smascherarlo?
Se davvero Kyo era collegato alla storia di quegli imprenditori inglesi bastava aspettare ed entro un paio di giorni avrebbero avuto a disposizione foto e informazioni e probabilmente anche un nome da dare al ladro. Era inutile rischiare e la sua parte razionale gli stava dando  mille buoni motivi per non farlo ma, mentre stava ancora pensando a quei motivi, le sue gambe avevano già preso a muoversi verso l'uscita.
- Dove vai Sasuke?-
Si fermò.
Ecco ora cosa avrebbe detto all'ispettore Haruno?
- Devo uscire un secondo, ispettore. Mi sono accorto di una cosa che devo assolutamente controllare, torno subito – e, senza pensare al fatto che aveva appena mentito, si diresse verso la sua meta lasciando alle spalle l'ispettore che borbottava spazientito .
- Maledetti ragazzi, prima sparisce Kabuto, poi Sasuke, se non fossero intelligenti li avrei già presi a calci.... -
Così dicendo ritornò a sorvegliare la collana.

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Altrove Naruto era inattesa, calmo come non mai mentre dentro ribolliva.
Sentì un rumore alle sue spalle e vide il suo complice.
- Finalmente - disse con tono inquieto che tradiva il suo nervosismo.
La sua voce uscì fuori modificato dal distorsore che aveva in bocca.
- Hai fatto? – fece senza guardare l'altro.
- certo, c'è voluto più tempo del previsto ma adesso è tutto pronto. –
Anche lui aveva in bocca un distorsore.
Naruto sorrise.
- Perfetto grazie - disse indossando la maschera bianca.
- Se quella faccenda è sistemata direi che è ora di cominciare –





NDA 
spero di aver corretto tutti gli errori.
Al prossimo capitolo.
Vi voglio bene.

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