È ora di Cominciare

98 5 5
                                    


Si infilò con cura quasi maniacale i pantaloni bianchi lisciandone il tessuto, rimanendo a torso nudo.
Avvolto sulla testa c'era il suo asciugamano verde. Se lo tolse con cura mentre i capelli bagnati si appiccicavano sul viso e si studiò per un momento allo specchio. Gli piaceva farlo, soprattutto quando i suoi capelli erano cosi.
-Fatto?- si girò di scatto per vedere da chi proveniva la voce anche se l'aveva già capito.
Sorrise e annui.
- Anche tu... sei strano con i capelli neri - disse avvicinandosi e sfiorando i capelli bagnati del compagno.
- Io? Figurati tu! Sei irriconoscibile Naruto! - rispose sorridendo.
Poi si avvicinò appena egli sussurrò - anche se i tuoi occhi sono unici –
Naruto addolcì lo sguardo.
- Ehi tu i ci stai per caso provando con me, bel tipo?-fece con voce maliziosa.
Era quasi un rito, ogni volta prima di un furto fare quello scambio di battutine.
- Potrei anche... che ne dici stasera posso offrirti una cena o sei impegnato? –
Naruto finse di pensarci un po' su.
- Vediamo... stasera... ah mi sa che ho un impegno, che peccato! ho deciso di suicidarmi andando a compiere un furto in una casa piena di poliziotti, dopo aver avvisato del mio arrivo .
- oh e pensi che ti impegnerà tutta la serata? Perché se saltiamo la cena c'è sempre il dopocena...-
- ahahh –
Scoppiarono a ridere tutti e 2.
- Forse è meglio se ci asciughiamo i capelli - disse voltandosi e allontanandosi prima di essere fermato dall'altro.
- E se ci provassi sul serio?-
Naruto lo fissò incerto e poi rispose.
- non ci crederei mai - rispose saputo mentre l'altro si allontanava con una scrollata di spalle.
Naruto accese il phon e diede una passata veloce ai capelli. Lo shampo colorante che usava copriva perfettamente i ciuffi biondi e veniva via con un paio di lavaggi. Prese la camicia che aveva poggiato sulla sedia, una camicia nera.
Il suo compagno ovviamente si sarebbe vestito nello stesso modo, così si potevano confondere e potevano confondere anche gli altri.
La giacca l'avrebbe indossato in macchina. La maschera era in tasca. Quando finì di abbottonarsi la camicia prese un oggetto molto simile ad un dispositivo acustico, diede un paio di colpetti e lo mise nel suo orecchio. Dopo un po' sentì una voce provenire dal dispositivo.
- Naruto ci sei? –
- Affermativo! -rispose gioioso.
Perfetto, funzionava tutto.
Mancava solo un particolare.
Prese una specie di piastrina metallica che era appoggiata accanto al dispositivo e se la mise in bocca facendola aderire al palato.
- prova.. Prova - fece e la sua voce venne fuori molto più bassa del normale con una leggera nota metallica. Adorò Tsunade e tutte le diavolerie che passava loro per rendere i trucchi di magia quasi perfetti.
Tutto era al proprio posto e Naruto non era mai stato più concentrato.
E neanche più determinato.

°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*

Sasuke guardò l'orologio.
Si erano fatte già le nove di sera e loro erano ancora là a pattugliare l'esterno della casa dell'ispettore Haruno. C'erano altri agenti all'interno.
La collana era sul tavolo della cucina ovviamente sorvegliatissima. Non era stata nascosta, quella era una vera e propria esca per catturare Kyo.
L'ispettore Haruno era in cucina insieme a sua moglie che non era aveva voluto sentire ragioni e non aveva voluto abbandonare la sua casa.
Anche Sakura avrebbe voluto rimanere ma suo padre non si era lasciato convincere e l'aveva spedita lontano sorvegliata da Sai. ( viste le circostanze le avevano detto che Sai in realtà era un agente sotto copertura )
Sai d'altra parte non sembrava per nulla felice di essersi ridotto a fare da baby sitter ma aveva obbedito agli ordini e sorrideva falsamente alle parole della ragazza, mentre la accompagnava lontano dalla casa.
Stavano camminando da un pò ma Sakura non aveva smesso un secondo di lamentarsi.
- Uh! e io che volevo vedere Kyo, ma chi altro può avere un occasione del genere? Lo capisci? Kyo che arriva in casa tua! Capisci come creperebbero di invidia tutte le altre se io fossi lì mentre Kyo entra in casa?-
- Uhm Uhm -
-E proprio stasera mi ero persino stirata i capelli per vederlo! ma mio padre NO! è troppo pericoloso! Figurati se mi faceva restare! Non capisce quello che prova una ragazza!
- Già...-
- oh non so davvero perché gli do retta! Potrebbe essere l'occasione della mia vita...-
Si fermò un secondo per dare un'occhiata alla sua casa ormai lontana.
- Oh che rabbia, dovrò sapere le notizie di seconda mano come al solito! - fece arrabbiata riprendendo a camminare.
Ormai Sai aveva smesso di far finta di annuire ma si limitava ad ignorarla e a seguirla.
Dopo altri 10 minuti di sproloqui Sakura si accorse di non avvertire più i mugolii di assenso provenienti da Sai.
Sapeva di essere petulante ma Sai come minimo doveva stare ad ascoltarla per compensare il fatto che era stata cacciata.
Stava per girarsi per rimproverare il compagno quando andò a sbattere contro qualcosa, anzi qualcuno.
- Cavolo Sai ma non puoi stare un po' più attento quando cammini? Quando alzò la testa per completare le sue parole con uno sguardo duro, si rese conto che la persona in questione non era Sai.
Le venne in mente un brutto presentimento ma non fece in tempo nemmeno a formularlo che sentì un panno umido che veniva premuto contro la sua bocca e un odore acre salirgli su per il naso.
L'ultima cosa di cui si rese conto prima di chiudere gli occhi fu la figura distesa per terra poco lontano da lei... poi più niente.

Deep blueDove le storie prendono vita. Scoprilo ora