In quel momento ero confusa ma di una cosa ero sicura, se avessi fatto la spia per Ryan avrei riottenuto il mio lavoro alla Carter Corporation.
- io accetto, farò la spia per riavere il mio lavoro – dissi con sicurezza.
Ryan mi sorrise e mi passò un dossier.
- in questo dossier troverai tutto ciò che hai da sapere sul Secret Palace, il Secret Palace è un hotel dove tu fingerai di lavorare alla reception, come tu sai qui alla Carter Corporation abbiamo un hacker di nome Colin Spencer, lui è informato, lui ti aiuterà, ti creerà un'identità nuova, nel dossier ci sono tutti i dipendenti del Secret Palace, ora vai da Colin e buona fortuna – disse lui con aria di sfida.
Feci per andarmene ma lui mi richiamò.
- no aspetta, questo piano ne siamo a conoscenza solo io, te e Colin, non deve saperlo nessun'altro, ok? – disse lui
- ehm si ok – appena dissi queste 3 parole lui si alzò dalla sedia e venne verso di me, aveva un camminata sicura, era come vedere un principe oscuro venire verso di te per ucciderti, a Ryan bastava una sola occhiata, un solo sguardo e un piccolissimo sorriso per farti sciogliere ma con me non funzionava.
- mi sei mancata tanto, Miriam – disse con voce roca e sensuale.
Lui era il sogno proibito di ogni donna, oserei dire che era uguale a Christian Grey. Lui ha sempre provato qualcosa per me, come l'ho scoperto, semplice, un giorno che ero andata a mangiare con Lisa e Matt, stava entrando Ryan a mangiare con dei suoi colleghi di lavoro, quando i suoi occhi finirono sui miei, il suo sguardo divenne più scuro e questo dettaglio me lo fece notare Lisa. Dopo aver finito di mangiare Lisa mi disse che mi ero sporcata l'angolo della bocca, così presi un fazzoletto per pulirmi, mentre lo facevo mi sentivo osservata, alcuni uomini mi stavano fissando, Lisa si mise a ridere sotto i baffi con uno sguardo malizioso, avevo capito cosa gli passava per la testa, mi girai e vidi Ryan che mi guardo con desiderio e brama e lì mi fu tutto più chiaro.
Tornando a noi:
- anche lei mi è mancato signor Carter – dissi sorridendo.
Lo avevo chiamato signore per fargli capire che tra me e lui non c'è e mai ci sarà qualcosa, ma evidentemente non mi sono spiegata bene perché disse subito:
- o no ti prego, chiamami Ryan e dammi del tu – disse facendomi l'occhiolino.
- io ora vado, arrivederci e buona giornata – dissi di fretta.
Volevo uscire da quell'ufficio e subito.
Appena uscita dal suo ufficio, mi dirigo a grandi passi verso l'ascensore, e chi ci ritrovo dentro........ Gabriel.
- signorina Miriam, qual buon vento? – disse sorridendomi.
Non sapevo come prenderla, il suo tono di voce sembra arrabbiato ma nello stesso tempo amichevole.
- ho deciso di tornare a lavorare alla Carter Corporation – dissi sfoggiando il mio miglior sorriso.
Vidi nei suoi occhi, passare un luce ma non capivo se era felicità o malizia.
- già ti mancavo, non sai resistere senza di me, vero? - disse alzando il mento.
- in verità, ho deciso di non partire più e siccome Ryan mi ha detto che avrò sempre un posto in questa azienda, sono tornata – dissi con sicurezza.
- oh oh, è tornata la guerriera si salvi chi può dalla sua bellezza – disse strizzandomi l'occhio.
Finalmente sono arrivata al piano di Colin.
Esco e mi dirigo nel suo ufficio.
Busserei ma conosco Colin e so che ha le cuffie con la canzone ad alto volume, quindi entro.
Era proprio come avevo detto, era seduto con le cuffie alle orecchie, se non lo conoscessi direi che assomiglia ad un capitano di una nave fantasma.
Era bellissimo di profilo, c'era qualcosa in lui che mi attraeva. Insomma era un cantante, un hacker e Don Giovanni stronzo ma gli voglio bene, è un ottimo amico.
Gli misi una mano sulla spalla destra e lui sussultò.
- scusa ma non sono abituato a ricevere visite, Gattina – disse lui con tono sensuale.
Quando mi chiamava Gattina, io non arrossì ma diventai Bordeaux, ma mi ripresi subito pensando alle parole di Ryan.
- Ryan mi ha detto del piano - dissi io.
Non so il perché ma avevo paura della sua reazione.
- hai accettato, vero? - disse lui esausto dal suo lavoro.
Lo conoscevo meglio di qualunque altro, la Carter Corporation per lui era una prigione, solo quando canta sprigiona il vero Colin.
- si - dissi abbassando lo sguardo.
- allora da oggi sarai Sharon Rivera, 26 anni disoccupata e con una voglia matta di distruggere la Carter Corporation, da oggi lavorerai al Secret Palace alla reception, non dovrai avere contatti con nessuno di noi, solo con me e con Ryan, chiaro? - disse lui tutto d'un fiato.
- si, ho capito – dissi con sicurezza.
- dovrai tagliare i ponti con Matt, Lisa Gabriel Jake e Mark, capito? - disse lui.
- si ok....aspetta un momento ma perché devo tagliare con loro? - dissi io confusa.
- perché loro non sanno del piano, se quelli del Secret Palace scoprissero che hai degli amici nella Carter Corporation si potrebbero insospettire e addio piano - disse lui.
Si vedeva lontano un miglio che neanche a lui la questione non piaceva affatto.
Dopo aver parlato con Colin, volevo subito andare a casa ma appena chiamai l'ascensore, quando le porte si aprirono ritrovai...... Mark.
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Is It Love? (SOSPESA)
RomanceMiriam Oraciotti, 24 anni, si è trasferita New York dopo le avventure che ha avuto a Mystery Spell con la famiglia Bartholy, a New York lavorerà per una società famosissima dove incontrerà parecchie persone, la maggior parte uomini, e cosa potrebbe...