Capitolo 29 Un bacio inaspettato

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Sono le 17:50, tra 10 min stacco da lavoro.

Mi gira la testa da ieri. Quando i Bartholy mi hanno salvata da Loan, mi hanno portato a casa, avevo chiesto loro se mi potevano lasciare da sola per riflettere. Mi sono fatta una doccia ma non sono riuscita a togliermi le urla umane che sentivo mentre mi allontanavo dal luogo in cui ero rinchiusa.

Oggi al lavoro non ho dato il meglio di me, è la prima volta che sento di non avere forza dentro di me, mi sento distrutta sia nell'anima che nel corpo.

Guardo l'orologio, ora sono le 17:55,sembra che il tempo voglia torturarmi, chissà forse fa anche bene, sono scappata da Mystery Spell, ho messo 2 gemelli contro anche se litigavano prima di conoscermi e tante altre cose di cui non vado fiera come ingannare James.

- Sharon mi senti... Sharon – dice qualcuno.

Non mi sono accorta che qualcuno mi stava scuotendo e che quella voce proveniva da James.

- Finalmente sei ritornata tra di noi, comunque volevo comunicarti che puoi andare, dopotutto mancano solo pochi minuti – dice lui.

C'è qualcosa che non va, mentre parlava lui non mi guardava in faccia e aveva una voce fredda. Non mi piace questa situazione, sento che vuole creare distanza tra di noi.

- E-ehm...si certo, allora ci vediamo domani – dissi io.

Lui annuii e se ne andò.

E se sapesse chi sono? No non è possibile, sono stata attenta, almeno penso.

Oh al diavolo. Mi dirigo verso l'ascensore, una volta arrivata al piano giusto, vado spedita al piano di James.

Mi trovo davanti alla sua porta, sono indecisa se bussare o andarmene a casa.

Alla fine scelgo di bussare...

- Avanti – disse lui da dietro questa porta.

Il suo ufficio è grandissimo e spazioso, le due pareti laterali sono in cemento e invece di trovare un muro dietro la poltrona, c'è un grande finestra dov'è si può vedere la città.

Il cielo è tutto scuro, ha iniziato a piovere, nell'ufficio non c'è luce e l'unica cosa che ci illumina sono i lampi che vengono ogni tanto.

James è girato di spalle quindi non sa che sono io.

Mi avvicino a lui cercando di non fare rumore.

- Perché non sei andata a casa, Sharon? – disse lui girandosi verso di me.

Come ha capito che ero io e non un semplice dipendente.

C'è qualcosa che mi attira a lui ma non capisco cosa sia.

James ha iniziato ad avvicinarsi, cammina lentamente, molto lentamente.

Con la mano destra mi accarezza la guancia e con l'altra mi stringe il mio fianco destro.

Per 5 secondi ho visto la faccia di James grazie a un breve lampo nei suoi occhi leggevo intensità ma allo stesso tempo frustrazione.

La sua bocca è a un soffio dalla mia, sposta il viso e mi sussurra all'orecchio:

- perdonami ma non riesco più a controllarmi, se non vuoi dillo e io mi allontanerò – disse con voce roca.

Grazie ad un altro lampo, ci guadiamo negli occhi, il motivo......semplice, si dice che gli occhi siano gli specchi dell'anima.

Sento qualcosa di caldo e morbido sulle mie labbra.................James mi sta BACIANDO.

Non so che fare ma poi ricambio, sento brividi in tutto il corpo.

Metto le braccia attorno al suo collo e lui mi cinge i fianchi con le sue muscolose braccia, dentro di me sento mille farfalle volare.

È la prima volta che sento un sentimento così forte per un ragazzo, io che per tutta la vita mi sono ritrovata in mezzo a situazioni imbarazzanti, io che innamorare ragazzi di ogni tipo: buoni e cattivi, semplici e complessati, umani e vampiri, cacciatori e professori, insomma di tutto e di più, ma ora è diverso, James è diverso.

Toc toc

Appena sentiamo bussare, ci stacchiamo e cerchiamo di ricomporci.

- Avanti – urla James.

- Mi scusi signore per averla disturbata – dice un uomo squadrandomi visto che ho le guancia Bordeaux, sono sicura che ha capito quello che stava accadendo tra me e James visto che ghigna – ma si è verificato un problema nel campo contabile – disse girando lo sguardo verso James il quale non si è scomposto di una virgola sotto lo sguardo malizioso dell'uomo davanti a noi.

- io vado signor James, a domani – dissi io cercando di uscire da quell'ufficio.

- no aspetti, lei rimanga qua, mi ci vorrà solo 5 min e ritornerò, mi aspetti qui – mi disse James lasciandomi nel suo ufficio.

Quindi ricapitoliamo, oggi a lavoro non ho dato il meglio di me, ho sospettato che James sapesse la mia identità, sono andata nel suo ufficio, mi ha baciato, l'ho ricambiato, un dipendente ci ha beccanti in flagrante visto che ho dimenticato la porta aperta e James mi ha detto di aspetarlo qui nel suo ufficio.

Che altro accadrà?

Is It Love? (SOSPESA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora