Capitolo 21 Possesso

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POV JAMES

E quindi Carter è qui.

Se all'inizio avevo avuto solo dei sospetti quella era stata la certezza.

La verità era che avevo scelto di portare con me Sharon/Miriam per mandare un messaggio allo stronzo.

Aveva mandato quella ragazza nella tana del lupo, cioè io, senza pensare alle conseguenze e credendo che io fossi un rincoglionito.

Peccato per lui che io non ero così nemmeno lontanamente e il bastardo mi aveva sottovalutato.

Che poi, aveva portato con se Daryl Ortega. Quel tipo era un mezzo criminale e se non lo era almeno andava a braccetto stretto con quel criminale di Giorgio Maccini e se Ryan Carter li aveva invitati a quel gala doveva esserci qualcosa sotto e qualcosa aveva a che fare con me e con il rovinare il lavoro di mio padre e tutti i suoi collaboratori.

Quel tipo doveva smetterla di mettere in mezzo gli altri per una vecchia faida che c'era tra noi due.

Quando notai che Carter e il suo gruppo fissavano Miriam con insistenza le misi un braccio intorno ai fianchi e la strinsi a me per fargli capire che la ragazza era mia.

Con grande soddisfazione notai che il boss mafioso deglutì e borbottò qualcosa verso Ortega, dopodichè uscì dalla sala di tutta fretta.

Daryl Ortega diede una gomitata a Ryan e gli parlò all'orecchio, mentre continuavano a fissare me che tenevo stretta al mio corpo Miriam con fare possessivo.

Povero Ryan Carter, aveva portato Ortega, Maccini e la sorella seduttrice per cosa? Per mettermi KO al gala? O solo per minacciarmi?

Povero illuso! Lui credeva di essere furbo, di avere potere e di essere pericoloso, ma si era dimenticato che io ero il demonio in terra.

- C...che succede? – mi chiese Miriam stringendo la mia camicia tra le mani.

Probabilmente stava percependo la tensione che si era andata a creare.

- Nulla sta tranquilla – gli dissi stringendola a me – Finché sarai al mio fianco non ti succederà nulla, promesso –

Al contrario di Ryan non l'avrei messa in mezzo a quella faida.

POV DROGO

Non mi piaceva.

Quel James non mi piaceva per niente.

Per un attimo, un solo attimo che gli ero stato vicino avevo capito che qualcosa in lui non andava. Era troppo...troppo in generale e quando mi aveva guardato negli occhi sapevo che aveva capito. Sapeva che cos'ero.

Non sembrava intenzionato a voler fare del male a Miriam ma quando avevo provato a leggergli la mente per essere sicuro avevo trovato un muro a sbarrarmi la strada.

Non sapevo chi era quel James ma avevo un'unica certezza: gli unici che erano in grado di impedirmi di leggere la loro mente erano i miei fratelli, quelli della mia specie.

Ma James non era un vampiro o l'avrei riconosciuto.

Ma di una cosa ero sicuro: quel tipo non era umano.

Is It Love? (SOSPESA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora