Capitolo 35: Intanto Orochimaru elabora un piano

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Tu non hai idea, fratello, della falsità del mondo che ci circonda. Di come tutti nascondano la verità dietro certi altarini.
 
"Naruto invece, non lo fa. Lui non ha bisogno di altarini. Non ha paura ad essere aditato come miserabile, perchè sa già di non esserlo."
 
Tutti in questo paese nascondono qualcosa.
 
"Naruto no. E' sincero. Troppo sincero. E' vero che nasconde tutto a sua moglie, ma scommetto che appena avrà la possibilità di dirle che è una spia, lo farà. E sicuramente lo farà meglio di come ho fatto io con Sakura..."
 
Di come è morta la mamma solo papà conosce la verità, noi possiamo solo immaginarla, Sasuke. Di quello che succede alle giovani reclute nella camera 984 lo sa solo chi è riuscito ad uscirne, ma non ne parla mai per paura. E' una realtà che dovrai accettare un giorno: tutti, in questa terra, ti mentiranno. E tu dovrai mentire a tutti loro.
 
"Ti sbagli Itachi. Io ho trovato qualcuno che non riesce a mentire. E' qui che dorme al mio fianco. Si chiama Naruto Uzumaki..."
 

Orochimaru sorrise.
Quel Sasuke era davvero astuto: era entrato di nuovo nel rifugio per cercare del cibo ed aveva evitato tutte le trappole piazzate da Kabuto.
"Se solo quel ragazzo potesse stare dalla mia parte... Uccidere suo fratello è stato un errore. Di solito io non sbagli mai, ma quella volta ammetto che potevo comportarmi diversamente. Se avessi tenuto in ostaggio Itachi, Sasuke sarebbe sicuramente diventato un fedele servitore. Ma allora era solo un ragazzo. Chi avrebbe mai immaginato che da adulto sarebbe diventato così?"
Con un pò di fatica, Orochimaru si alzò dal letto scuotendo leggermente Kabuto.
"Svegliati dannato pigrone! Hai un lavoro da fare, ricordi? E hai ancora solo mezz'ora di tempo. Adesso fa ancora freddo, ma puoi comunque entrare nella grotta..."
Kabuto si svegliò e sorrise al suo 'padrone'.
"Ha ragione signore... Vi preparo un caffè e vado a lavoro."
Orochimaru osservò il suo fedelissimo.
"Kabuto certo, è zelante, sadico ma anche completamente sottomesso a me, un genio matematico, un abile ingannatore. Ma non ha la testardaggine dell'Uchiha, non ha il suo fascino, nè il suo freddo carisma. Mi è fedele più di chiunque altro, ma lo sostituirei volentieri con Sasuke." pensò mentre Kabuto gli serviva del caffè.
"Vestiti bene... come ti dicevo fa ancora freddo... Però dovresti farcela. Ricordati, non devono ritrovare il corpo per nessun motivo al mondo..."
"Signore, perchè vi ponete questo problema? Inoltre, non so dove sono nascosti, potrei anche sbagliarmi e buttarla proprio vicino a loro."
"Credo sia impossibile che abbiano scoperto la presenza della falda che collega la grotta al mare. Non che sia importante: è profondissima e da lì sarà per loro impossibile scappare. Inoltre ci tengo a far sparire il corpo. Ho preso da lei quanto mi serve per attuare il mio piano e non voglio che loro deducano qualcosa."
"Capisco."
"Ultimata questa operazione lascerò passare altri due giorni, poi tu andrai a cercarli e li porterai da me. E quando lo farai ricordati che l'Uchiha mi serve vivo. Di Naruto fai quello che vuoi. Ma l'Uchiha deve essere vivo."
"Va bene signore."
"Bravo. Ora vai a nascondere il corpo e sbrigati. Io intanto andrò ad assicurarmi che Sarutobi rallenti ancora di più le ricerche."
 
Kabuto si carico sulle spalle il sacco con il corpo di Karin e si addentrò nella caverna. Faceva ancora freddo, ma era molto più sopportabile.
Kabuto raggiunse il punto segreto e gettò il sacco.
Se ne andò via soddisfatto del suo piccolo lavoro.
 
Non si era certo accorto che il sacco non aveva raggiunto il fondo ma era rimasto incastrato in una specie di gradino naturale formato dalle roccie della grotta, rimandendo così a portata di mano di chiunque...

La missione nella Grotta del GeloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora