Capitolo 41: Topo o serpente?

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Camminando a passo pesante, Naruto si addentrò di nuovo nella grotta.
Questa volta era senza torcia, senza un 'filo di Arianna' che potesse riportarlo indietro.
Sapeva che poteva perdersi o cadere in qualche burrone oscuro.
Ma la cosa non aveva importanza in quel momento.
Sapeva solo che voleva stare il più lontano possibile da Sasuke.
Ad ogni passo che faceva la temperatura esterna tornava gradualmente normale.
Naruto si muoveva nel buio senza meta e così facevano i suoi pensieri.
Si ricordò della sua prima visita alla tomba dei genitori. Alle lunghe giornate di solitudine da piccolo quando Jiraya era a lavorare lontano. Jiraya che gli raccontava la storia dei suoi genitori. Falsa. Censurata per tanto tempo.
Ma perchè?
Perchè tutti gli avevano sempre nascosto tutto?
Anni di bugie.
E poi tutti gli avevano detto che era un'idiota patentato. Se lui avesse saputo la verità da subito..
Ecco perchè per anni tutti avevano abbassato la voce al suo passaggio. Perchè la gente aveva sempre saputo.
Forse non tutti, ma quasi.
E lui era effettivamente stato un idiota a non andare più a fondo alla cosa... Fino a quel momento.

Mentre camminava, Naruto di nuovo rischiò di fare un brutto volo in avanti.
Cadde di nuovo, ma per fortuna seduto, non si fece male.
Poggiò la mano e sentì con le dita un'incisione. La seguì.
"Shaito è passato di qui. E qui non tornerà mai più."
Era l'inicisione di quelle strane scale dove aveva passato la sua prima notte.

"Sai Naruto, ragazzo mio, io non sono mai stato davvero un pervertito. Almeno non all'inizio... Adesso ammetto di aver perso la brocca, ma un tempo ero solo un giovane uomo curioso, molto curioso. Ti diranno che la curiosità uccide il gatto.. Balle Naruto: la curiosità è la sola cosa che permette all'uomo di vivere. Quando sarai curioso di qualcosa, non fermarti, vai sempre fino in fondo... Sii prudente certo, ma non fermarti.."

Con le parole di Jiraya in testa, Naruto scese con prudenza quelle scale scivolose.
Arrivò di fronte ad un muro, ma bastò poggiarsi che quello si girò e rivelò un passaggio segreto.
Era tutto incredibilmente buio, ma Naruto incominciò a camminare.
La strada sembrava lunghissima, ma all'imporvviso sentì al tatto la consistenza di una porta metallica. E poi un'altra. E un'altra ancora, finchè finalmente non ne trovò una aperta.
Si stupì di ciò.
Immaginò che dava su una camera buia, o magari su una trappola, ma decise di entrare lo stesso.
Fino in fondo..
A tatto trovò un interruttore e lo accese.
Non era vuota quella stanza. E non era una trappola.
Era un laboratorio chimico perfettamente attrezzato.
Da una parte c'era un tavolo con strumenti di ogni genere.
Dall'altra tanti armadietti pieni di sostanze chimiche, perlopiù acidi.
Al centro della stanza c'erano quelli che potevano sembrare due lettini d'ospedale. In realtà erano due lettini con legacci per imprigionare il malcapitato di turno. Uno dei lettini aveva ancora le lenzuola sporche di sangue.
Naruto rabbrividì.
Poi si mise ad osservare gli armadietti.
C'era abbastanza da poter costruire un'arma chimica.
Isolata dalle altre bottiglie c'era una cassa che conteneva nitroglicerina.
Poi bombole di elio, ossigeno e gas velenoso.
Un estintore e..
Naruto sentì una strana sensazione di orrore.
Raccolse da terra un piccolo oggettino bianco e rosso.
Non capiva cos'era all'inizio.
Poi si rese conto che era la piccola scheggia di un dente.
Con un gemito di orrore la lasciò per terra.
Poi concentrò il suo sguardo sugli strumenti.
Molti erano i classici strumenti da chimico, altri erano macchine nuove di zecca.
Dio, quanto poteva essere costato tale equipaggiamento?
"Un milione."
Naruto sobbalzò e si girò.
Orochimaru era apparso alle sue spalle. Indossava un lungo kimono bianco, aveva i capelli sciolti che gli scendevano lungo le spalle.
Gli stava sorridendo in quell'orribile maniera che faceva sentire Naruto all'improvviso impotente e inerme.
"Ho pensato che ti stessi chiedendo quanto mi è costato questo ben di Dio.. Un milione.. Ma è valsa la pena."
Con nonchalance, Orochimaru si avvicinò ad uno dei tavoli e tirò fuori una bustina di cocaina.
"Ti piace a te la droga Naruto?"
Naruto non disse nulla.
Era combattuto dall'idea di scappare o di ucciderlo. Ma come?
"Prendo il tuo silenzio come un no.. a me piace.. Ma di solito non amo farne un uso personale.. La uso sui miei accoliti... arrivano a fare qualsiasi cosa pur di avere una dose."
Orochimaru tagliò la droga con il bancomat e poi la tirò con il naso.
Naruto intanto si era evvicinato a una degli armadietti.
"Se speri di uccidermi tirandomi addosso una bottiglia di acido, hai perso in partenza!" disse Orochimaru mentre si riprendeva dalla sua lunga tirata "Quel vetro non può essere rotto da un pugno e io ho con me una pistola. Posso tirarla fuori e ucciderti in qualsiasi momento!"
Naruto si morse un labbro. Ora doveva solo pensare a scappare.
Orochimaru si girò e i due si fissarono.
Il criminale aveva le pupille dilatatissime e gli occhi vitrei che lo rendevano ancora più spaventosamente spettrale.
"Ti ha detto... tutto lui vero Naruto?"
Naruto impallidì leggermente.
"So che te l'ha detto.. e così ora tu credi di sapere la verità?"
"Come fai a saperlo?"
"La tua voce Naruto è smorzata dall'orrore.. Non devi aver paura.. Non ho intenzione di ucciderti.. non ora che le cose si sono fatte interessanti.. sai perchè Sasuke è così bravo con gli uomini? Perchè è stato istruito a quello fin da piccolo. Te lo ha detto? Ti ha detto quello che lui e Itachi subivano e poi facevano ai novellini nelle docce?"
Naruto barcollò e rimase zitto.
"No, non è sceso nei dettagli.. meglio così.."
Orochimaru andò verso una delle macchine e tirò fuori una cosa che Naruto prima non aveva notato: una gabbietta che conteneva un topino bianco.
"Non ti ha detto tutto, credo.. Però credo ti abbia detto abbastanza per farti capire che io non sono peggio delle persone per cui lavori con tanta fedeltà.."
Orochimaru prese il topino in una mano.
"Vedi Naruto, i più dicono che viviamo in un mondo di galline e volpi.. non è vero.. viviamo in un mondo di topi e serpenti. I topi distruggono e mangiano tutto ciò che trovano. Non sono utili a nulla e a nessuno.. almeno finchè non finiscono tra le spire di un serpente. I topi si nutrono di spazzatura, i serpenti si nutrono di topi."
Orochimaru stritolò il topolino nella sua mano.
"E tu Naruto cosa sei? Serpente o topo? Sei uno che danneggia o che mangia chi danneggia?"
Naruto non rispose.
"So che forse sto per fare un brutto errore ma.. voglio lasicarti comunque andare.. Ti consiglio di chiedere qualcosa di più a Sasuke.. Tanto credo che tu abbia capito cosa lo seduce.."
Orochimaru lasciò il cadavere del topino e incrociò le braccia attendendo che Naruto se ne andasse.
Naruto, dopo un lungo minuto, uscì dalla stanza, poi corse lungo il corridoio e uscì spuntando di nuovo nella grotta.
Devo parlare con Sasuke...

La missione nella Grotta del GeloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora