Capitolo 54: Orochimaru tortura Naruto

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(IN QUESTO CAPITOLO SONO DESCRITTE IMMAGINI PARTICOLARMENTE SANGUINOLENTE E IMPRESSIONANTI. SE NON AMATE IL GORE ANDATE A LEGGERE DIRETTAMENTE LA FINE DEL CAPITOLO DALLA BATTUTA "OROCHIMARU SI CALMO' PRESTO")

All'inizio non successe niente. Naruto continuò a fissare il suo riflesso nudo per quasi cinque minuti prima di incominciare a vedere delle cose strane.
Non sapeva cosa Orochimaru gli avesse iniettato, ma capì presto che si trattava di una droga allucinogena.
Dopo cinque minuti di attesa vide che l'immagine del suo corpo si stava lentamente deformando.
Il piede destro in particolare: le dita si stavano unendo trasformandosi in un'unica vescica... Poi il tallone incominciò a gonfiarsi fino a esplodere come fosse stato un palloncino schizzando fuori tutto il sangue.
Naruto perse quasi subito il controllo psicologico: l'idea che fosse solo un'allucinazione non bastò a non farlo spaventare.
Aprì la bocca per urlare ma non udì alcun suono: nel riflesso dello specchio vide che la lingua era sparita.
Non sentiva più nulla attorno a lui, tranne che dei sussurri e un suono non preciso, sembrava una specie di pianto gorgogliato o soffocato.
I sussurri sembravano provenire da una persona in preda al delirio: parlo messe a caso, a volte prive di significato.
Anche l'altro piede intanto era esploso schizzando sangue e pezzi d'osso. Naruto cercò di divincolarsi, ma quando lo fece il suo corpo molleggiò come se fosse stato un budino di gelatina. Un braccio si staccò andando a spappolarsi sul terreno.
Con la pochissima lucidità rimasta, Naruto cercò di rammentare cosa si doveva fare nel caso si venisse drogati con allucinogeni, ma non ricordava nulla; mentre pensava, incominciò a sentire la voce di Shikamaru, che era stato uno dei suoi istruttori, che gli urlava contro dicendogli di alsarsi in piedi senza scuse.
Alla voce di Shikamaru si aggiunsero altre voci, Naruto non capì di chi, ma che gli urlavano contro con lo stesso tono di rimprovero. Sullo sfondo sentì sempre il pazzo delirante e il pianto gorgogliato.
Quando ormai la lucidità lo stava abbandonando, Naruto si ricordò che una volta Shikamaru gli aveva spiegato che ad occhi chiusi le allucinazioni risultavano più controllabili. Di solito le droghe allucinogene facevano perdere il controllo di molte parti del corpo ma se si usava la forza di volontà giusta, era possibile mantenere gli occhi chiusi anche per tutta la durata della dose.
Con tutta la forza mentale che aveva, Naruto chiuse gli occhi stringendo le palpebre, anche se il movimento risultava doloroso e fastidioso.
Nell'attimo stesso in cui Naruto chiuse gli occhi tutte le voci cessarono.
Nel buio incominciarono a disegnarsi strane forme deformate di persone e animali. Poi ricominciò a sentire il pianto gorgogliato e i sussurri. Intanto le figure si miscriavano e diventavao sempre più nitide e mostruose. Questa volta Naruto quando urlò sentì benissimo il suono del suo urlo. Anzi era anche amplificato in maniera spaventosa.
Naruto urlò e urlò mentre le figure diventavano sempre più inguardabili. Se avesse aperto gli occhi avrebbe visto se stesso fatto a pezzi e la cosa non gli andava per niente.
Poi però ad un certo punto si rese conto che una delle figure er più vicina delle altre, e si avvicinava sempre di più. Era mostruosa, un incrocio tra un mastino e un vecchio, con due palle bianche al posto degli occhi.
Naurto cercò di resistere, ma dopo un pò si rese conto che fissare quella figura gli era impossibile.
Riaprì gli occhi e per un attimo vide la figura di se stesso completamente macellata. Subito dopo, tutto divenne bianco e silenzioso.
La luce era fortissima, indipendentemente che Naruto tenesse gli occhi aperti o chiusi rimaneva lì.
Presto chiudere gli occhi non gli fece più male.
Lentamente la luce si disperse e lui tornò a vedere il riflesso di se stesso, tutto intero per fortuna.
I piedi erano tornato normali e il braccio destro era al suo posto.
La vista tornò piano piano.
L'audio invece all'improvviso.
Sentì Orochimaru che rideva a crepapelle, una risatina leggera (quella di Kabuto) e leurla di Sasuke che lanciava contro di loro insulti e bestemmie a non finire.

Orochimaru si calmò presto.
"Oddio Kabuto, hai visto che faccia che faceva? Ma come diavolo hai modificato quella droga?"
"Distillato di arsenico: non risulta mortale ma altera violentemente la percezzione nervosa del corpo."
Orochimaru diede una pacca sulla spalla al suo assistente.
"Sei un mago dei veleni Kabuto..."
Poi si girò verso Sasuke.
Si era zittito e aveva la testa piegata.
"Oh.. finalmente... Non ne potevo più... Sei troppo volgare Sasuke."
Orochimaru si mise davanti a Sasuke.
"Allora, adesso cosa vuoi dirmi?"
Con uno scattò improvviso Sasuke spezzò i lacci di cuoio che stringevano la gamba e mollò un calcio nell'inguine a Orochimaru...

La missione nella Grotta del GeloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora