Capitolo 49: L'ultima verità di Sasuke

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Naruto osservò il mondo freddo e silenzioso della grotta alla luce della torcia: le rocce bianche e appuntite, le loro ombre grottesche, il buio dei profondi crepacci, la luce brillante e colorata di alcuni minerali... Tutto in quella grotta ancora lo affascinava, di nuovo provò quel senso di meraviglia mescolata a paura e disagio. La natura era realmente capace di cose così straordinarie, così belle, così incredibilmente spaventose.
Srotolando il suo filo, Naruto andò in una direzione completamente diversa da quella che aveva preso in precedenza. Andò verso l'estremo est della grotta dove nessun uomo sembrava essere mai passato prima. Il "pavimento" infatti era pieno di buche e rocce appuntite che non erano state limate.
Facendo attenzione, Naruto esplorò la zona le cui pareti via via si stringevano sempre di più fino a sembrare un lungo corridoio che sembrava finire in un crepaccio. Ma Naruto arrivò fino alla fine e scoprì che si sbagliava: il corridoio si concludeva in una specie di stanza, anche quella non battuta da piede umano, che si trovava più in basso rispetto al resto della grotta.
Naruto si vide costretto a spegnere la torcia e a scendere piano piano, aggrappandosi alle rocce.
Mantre scendeva, scivolò. Riuscì ad atterrare in piedi, ma per non cadere nuovamente in avanti, si aggrappò ad una sporgenza. E le sue mani strinsero qualcosa di viscido e vivo che si dimenò per liberarsi! Naruto lasciò sbito la presa e accendendo la torcia vide qualcosa che gli lasciò sfuggire un urlo di sorpresa: in quella "stanza" c'era una naturale bacinella d'acqua che era la casa di tante piccole creature rosa; erano dei protei. O proetus angiunus. Creature del buio, senza occhi.
"Naruto!"
Naruto puntò la torcia contro il muro da cui era sceso e vide che Sasuke lo aveva seguito.
"Naruto, scusami.. Solo che non volevo restare solo... poi ti ho sentito urlare e..."
"Sasuke, guarda!" gridò Naruto puntando la torcia contro il bacino d'acqua in cui nuotavano le piccole creturine rosa e cieche.
Sasuke guardò l'acqua e poi Naruto.
"Sasuke.. Guarda l'acqua.. E guarda le creature... Le vedi?"
"Certo, e allora?"
"Come te la spieghi una cosa del genere? Ti sembra forse possibile che in una grotta dove in teoria la temperatura scende anche a meno sessanta, delle creature così possano tranquillamente sopravvivere in un bacino pieno d'acqua?"
Alla luce della torcia Naruto vide che Sasuke era sorpreso quasi quanto lui. Il suo volto aveva assunto un'espressione quasi deformante: gli occhi sgranati, la bocca aperta, la fronte dilatata.
"Come diavolo te la spieghi tu una cosa così?"
Sasuke rimase silenzioso alcuni minuti, poi disse:"Forse.. forse qui il freddo non arriva.. forse questi cosi riescono a resistere..."
Naruo scosse la testa.
"Qualcosa non va in questa grotta..."
Il viso di Sasuke si deformò di nuovo. Ma questa volta l'espressione era di rabbia.
Rabbia perchè quell'imbecille aveva scoperto qualcosa di importante prima di lui.
Naruto, vedendo il fuoco che si era acceso negli occhi del moro, si spaventò.
"Sasuke, cosa...?"
"SE PURE CI FOSSE QUALCOSA CHE NON VA, NON SAREBBE CERTO UN NOSTRO PROBLMA!"
Naruto tacque.
Poi disse deciso: "Che ne sai? Non credi che visto che noi siamo intrappolati qui e ci dobbiamo restare ancora chissà quanto è anche un nostro problema! O almeno lo è per me!"
"Se pure fosse così, io non voglio essere coinvolto in questa tua ricerca senza senso. Non fa comunque parte della nostra missione. Se proprio vuoi occuparti della grotta fa pure. Io rispetterò gli ordini di K. Attenderò i soccorsi e in caso mi occuperò di Orochimaru..."
"A certo, tanto non abbiamo mai collaborato io e te da quando siamo in missione assieme!"
"Tu non sei pronto a collaborare. Tu avresti dovuto accettare gli ordini da me e basta!"
"A sì?"
"Certo, anche perchè, come dimostrato, hai solo combinato guai appena hai fatto quel che cazzo ti pareva!"
Naruto arrossì di vergogna.
"Però almeno la macchina è andata distrutta.. Quello era il nostro obbiettivo, K aveva detto..."
"Non era neanche quello! Noi dovevamo solo fare largo alle altre spie!"
Naruto abbassò lo sguardo sconfitto. Sasuke aveva ragione.
"Tu non sei altro che un idiota! Uno stupido, un incapace!" gridò all'improvviso Sasuke.
"Eppure..." disse piano Naruto "Eppure mi sembrava di piacerti in questi ultimi tempi.."
"Tu...! Colpo basso...." disse Sasuke tra i denti.
Poi si avvicinò al biondo.
"Senti signor 'voglio-la-verità', non riesco a capire che cosa ti importa di questa dannatissima grotta! Noi dobbiamo pensare a salvarci!"
"Senti, io credo che sia importante scoprire cosa sta d'avvero succedendo qui, ok? Credo che anche quello potrà salvarci!"
"Perchè, sapere la verità sull'agenzia ti ha forse salvato?"
"No, ma almeno adesso riesco a capire meglio sia te che quel pazzo di Orochimaru!"
"Ah sì! E ne trai forse giovamento?"
"Io sì! E in più almeno ho scoperto qualcosa di più sulla mia famiglia!"
"Oh, tu non immagini neanche quanti segreti abbia ancora la mia storia. Ti ho mai detto che senza mio padre Orochimaru non sarebbe mai arrivato fin dove è arrivato?"
"Come?"
"Quello che hanno fatto a Orochimaru è stato particolarmente orrendo Naruto. E' colpa di mio padre se lui ora è ridotto così. E' stato grazie a noi che adesso non può fare a meno della droga... Ma lui non parlava.. E mio padre aveva bisogno di quei nomi. Alla fine scese ad un compromesso: denaro, molto denaro, e la possibilità di continuare la carriera criminale indisturbato, in cambio dei nomi."
"Non è possibile.. Non è possibile che l'agenzia.."
"I capi non seppero, o se pure fu così, lasciarono mio padre agire indisturbato. Orochimaru divenne per un lungo periodo il suo cane da compagnia, lo aiutò a uccidere tantissimi boss.. E anche tanti membri dell'agenzia."
"Come?"
"Ricordi Naruto che tu eri convinto che Orochimaru fosse la causa della morte di tuo padre e invece era stato il mio a organizzare tutto, dando a lui la colpa? La stessa cosa vale anche per molti altri: Neji, il marito di TenTen, Dan, il fidanzato di Tsunade, che dopo la sua morte entrò nell'agenzia, molti membri della mia famiglia.. Tutti quelli che sono morti prima di mio padre e si dice che sono caduti per mano di Orochimaru, in realtà sono morti traditi da un loro stesso compagno.. Itachi non uccise mio padre e altri della famiglia solo per ordine di Tsunade o per salvare me, ma anche perchè sperava che in questo modo Orochimaru, che ci odiava, placasse la sua ira verso la mia famiglia.. Ma così non fu. Lui voleva l'opera completa. Quando Itachi andò in missione contro di lui, con me al suo fianco, credeva di poter risolvere la faccenda in poco tempo. Ma Orochimaru non ha mai smesso di odiarci..."
Sasuke si fermò. I suoi occhi erano pieni di lacrime rabbiose. Non ci mise molto a ricacciarle indietro.
"Io solo ho un conto in sospeso con lui.. E oltre a te, nessun'altro lo sa..."
Naruto tacque.
"Ci sono ancora tanti segreti che nemmeno io conosco. Ma la verità non ha mai aiutato nessuno, men che mai ad uscire da una grotta."
Naruto sospirò.
"Sasuke... Io credo che cercherò comunque di scoprire cosa sta succedendo qui. Forse... Forse potrà aiutarci..."
Sasuke lo guardò e scosse la testa.
"Se proprio vuoi scoprire la verità, continua pure nella tua ricerca, ma non contare su di me..."
"Come ti pare!"
Sasuke si arrampicò di nuovo sulla sporgenza e aiutò Naruto a risalire.
Fecero un pezzo di strada assieme, poi si divisero: Sasuke tornò al rifugio, Naruto proseguì in cerca di risposte.

La missione nella Grotta del GeloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora