Capitolo 22: Vite spezzate

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Sasuke fissò il biondo un pò sbigottito mentre si infilava la maglietta.
"Va bene, dimmi.." disse asciutto.
Naruto si sedette sul letto e smise di guardare in faccia Sasuke.
"Da quanto tempo tu e tua moglie siete sposati Sasuke?"
Sasuke si sedette sull'altro letto davanti a lui, sbuffando un pò.
"Quindici anni l'anno prossimo." rispose.
"L'hai sposata subito..."
"Immagino che anche per te è stato così Naruto..."
"Bhè sì... ho raggiunto quasi subito il 150 per potermi sposare con Hinata grazie alla riuscita di una missione in cui ho salvato un agente...."
"E grazie a Jiraya..."
"Jiraya mi ha raccomandato l'anno dopo in modo che potessi avere dei bambini... E sono venute una dopo l'altra... Le mie piccine...Mya e poi due anni dopo Karin..."
Sasuke si domandò come facesse Naruto ad essere così affezionato ai suoi figli.
"Sasuke... Mi domandavo... Tu e tua moglie... avete mai avuto problemi di.. Sai..."
"Sesso Naruto? Vuoi chiedermi se io e mia moglie abbiamo problemi a scopare? Non sono affari tuoi." disse acido Sasuke.
Naruto capì di aver scelto la persona peggiore con cui cercare di aprirsi.
"Sai... io e Hinata non... Insomma... Non facciamo l'amore da parecchio."
Non facciamo l'amore? Dio Naruto, si dice scopare! Perchè sei così antiquato?
"Anche se all'inizio ero io che non volevo... Saranno sei mesi ormai che andiamo avanti a coccole... Solo che prima ero io a limitarmi a quello... Ora è Hinata che..."
"E' una semplice ripicca Naruto, le donne fanno così. Ora scusa ma sono stanco. E immagino che lo sei anche tu..."
"Sì... Ho camminato tutta la notte..."
Sasuke inarcò un sopracciglio.
"Konan si è addormentata."
Sasuke non disse altro.
Si stese e si mise sotto le coperte.
"Dormi... Anche questa sarà una lunga notte..."
Naruto si spogliò.
"Naruto..."
"Sì Sasuke?"
"Tu ami Hinata?"
"Che domanda è, certo che l'amo! L'ho sposata e c'ho fatto dei bambini, perchè non dovrei?"
"Anche se non scopi?"
"Sì Sasuke, anche se non faccio l'amore."
Sasuke si girò a guardarlo.
Sembrava triste.
"Io non amo mia moglie Naruto..."
Naruto lo fissò allibbito.
"No... Non l'amo... Perchè non scopiamo più..."
Poi si girò nuovamente sul fianco.
Naruto si chiese se era meglio continuare a parlare, ma poi decise di no forzare il moro e si mise a dormire anche lui.

Sasuke e Itachi erano con il loro padre nella palestra. C'era una delle reclute, una di quelle ancora minorenni, che si era impiccata. Sasuke sapeva cosa voleva dire: avrebbero fatto chiudere l'accademia di suo padre. Lui e tutti i suoi compagni sarebbero stati liberi. Era felice...

Si svegliarono tutti e due verso le sei. Erano un pò in ritardo, quindi non persero tempo a lavarsi.
Si vestirono, presero i gadget e andarono al pub.
Lì Sasuke sfoggiò ancora la sua parlantina, annunciando che sarebbero partiti il giorno dopo. Karin pece capolino tra i marinai del bancone poco dopo. Era insieme a Konan che salutò imbarazzata Naruto.
"Te ne devi già andare?"
Sasuke carezzò il mento di Karin.
"Appena sarò libero tornerò..."
Karin gli sorrise.
"Ma... parti domani mattina presto, giusto?"
"Sì..."
"Allora sta sera vi porteremo in un posto tutto speciale..."
Sasuke sorrise.
Ci siamo...

Come previsto viaggiarono in una macchina con i vetri scuri. Naruto era seduto dietro insieme a Sasuke e Konan.
"Vi porterò nel posto dove... lavoro. E' l'unica casa che ho. Passeremo dal retro e staremo sempre nella parte nord. Per favore non avventuratevi oltre, o il mio capo ci ucciderà tutti..."
Quando scesero dalla macchina erano già dentro.
Il cuore di Naruto batteva a mille.
"Bel posto..." disse Sasuke facendo il vago.
Naruto notò che stava prendendo l'accendino.
"Già... Ah, ma allora fumi!"
Sasuke si accese una sigaretta.
"Ne vuoi una?"
"Magari!"
Sasuke premette il tasto degli aghi narcotizzanti. Subito dopo Karin cadde a terra.
"Karin?" disse Konan un pò spantata "Karin tutto a posto?"
Naruto le prese un braccio, come per calmarla. In realtà voleva cercare di narcotizzarla con il suo accendino.
Ma prima che potesse farlo, Sasuke aveva tirato fuori la pistola con il silenziatore e aveva sparato due colpi, alla testa e al collo della ragazza.
Morì senza gridare e il suo corpo si accassciò tra le braccia di Naruto.
Questo impallidì violentemente mentre osservava i fori della ragazza, da cui stava sgorgando una marea di sangue.
Gli occhi erano sgranati per il terrore e le pupille violentemente dilatate.
Naruto provò una strana sensazione, come se in quel momento l'anima non fosse più padrona del suo corpo.
Vacillò all'indietro, tenendosi tuttavia saldamente sulle gambe. Giusto in tempo per alzare la testa e vedere che Sasuke stava puntando la pistola verso Karin.
A quel punto, la sua mente riprese completo controllo dello spazio e del tempo. Mollò Karin, saltò in avanti e spinse il braccio di Sasuke lontano dal corpo incosciente della ragazza. Sasuke sparò, ma il colpo andò a vuoto.
"che cazzo fai!?"
"Che cazzo fai tu Sasuke!!"
Poi lo guardò negli occhi.
La sua freddezza era diventata ancora più gelida, ma al tempo stesso bestiale. Sembrava che avesse due mirini al posto degli occhi.
Una sensazione di freddo invase il corpo del biondo.
Gelo.
Paura.
"Prendi il corpo dell'altra ragazza... E seguimi..."
Naruto annuì e Raccolse il cadavere.
Diverse lacrime cominciarono a scendergli dagli occhi.
Molto infantile. Eppure sentiva il bisogno di piangere.
Almeno era risucito a salvare una delle due.
Naruto e Sasuke, uno con il cadavere di Konan sulle spalle, uno con la pistola alla mano, si addentrarono nel rifugio di Orochimaru.

La missione nella Grotta del GeloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora