𝐒ᴇᴄʀᴇᴛ𝐬 𝐔ɴᴛᴏʟᴅ

Uη ιηcαηтєѕιмσ σѕcυяσ

Mɪɴɪsᴛᴇʀᴏ ᴅᴇʟʟᴀ ᴍᴀɢɪᴀ

-Quante storie per una fotografia!- sibilò Charity al padre che la osservava accigliato

                                                                                          ( Ɗαɗɗу )

-sai bene che qui al ministero ci sono parecchie regole da rispettare!- rispose lui abbracciandola,

-Cappuccino e ciambelle, come promesso!- replicò la donna baciandolo con forza;

-Che bello averti qui!- esclamò il signor Burbage afferrando la colazione, i due si voltarono per raggiungere gli ascensori;

-Niente più gufi?!- domandò la giovane strega al padre osservando una decina di minuscole lettere febbricitanti oscillare nervosamente tra le pareti,

-non più!- rispose lui -creavano troppa confusione- continuò;

-Hai detto alla mamma che saresti passata?- esordì l'uomo aprendo la porta del suo ufficio,

-si, le ho scritto questa mattina! anzi- riprese Charity osservando i riflessi del sole illuminare le pareti della stanza

 -dovrebbe averti mandato un libro per me- continuò

-questo incantesimo mi stupisce sempre!- disse poi avvicinandosi al padre -l'alba in un sotterraneo!- sibilò sorridendo;

-oh, ti prego, fermo, fermo- esclamò la giovane afferrando la macchina fotografica -sorridi, papà!- rimproverò l'uomo che sbuffando la osservava serio.

                                                                      ( Ƭнє мσѕт вєαυтιfυƖ мαη )

-quanto sei bello!- gli sussurrò all'orecchio, il padre la colpì teneramente dietro la nuca;

-Hai intenzione di raccontarmi cosa stai combinando a scuola oppure no?!- replicò il signor Burbage appoggiandosi alla scrivania,

-allora- esordì Charity avvicinandosi a lui -la mia materia è alquanto sottovalutata, ma i pochi studenti che mi seguono mi danno infinite soddisfazioni- il padre alzò un sopracciglio sorridendo alla figlia che sembrava dover narrare una novella tragicomica;