ᥣᥲ dιsfᥲttᥲ dι Sιrιᥙs Bᥣᥲᥴk

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 Hogwarts poco prima della disfatta dell' ES

Remus Lupin era un uomo ordinariamente comune, banale nel gusto e poco avvezzo a vanità o prepotenza; viveva una vita umile, senza troppe pretese e reputava inutile l'adoperarsi a migliorarla, inutile finché non conobbe la signorina Charity Burbage, insegnante di babbanologia presso la scuola di magia e stregoneria di Hogwarts.

Da subito ne amò i modi gentili, la luce che emanavano i suoi occhi quando sorrideva e il suo vivere la vita scevra di giudizio; era capitato che disquisissero di personaggi magici importanti e ciò che più aveva stupito Lupin era la compassione con cui la donna sembrava sempre volerne giustificare le gesta.

-non mi stupirebbe se difendessi persino il professor Piton- le aveva detto ridendo una mattina a colazione ma la professoressa lo aveva ripreso ricordandogli come con i suoi compagni lo avessero tormentato da ragazzo e l'uomo promise a se stesso di evitare l'argomento in futuro.

Mai avrebbe pensato che ora, il torvo e viscido "pipistrello" dei sotterranei, così lo chiamavano gli studenti, stringesse fra le sue immeritevoli braccia la donna che più aveva amata al mondo; fu un vero tormento per Remus immaginare Charity avvinghiata amorevolmente a Piton, ma più tentava di allontanare il torbido pensiero e più questo invadeva la sua mente.

Fu per tale motivo che decise, senza prudenza, di ubbidire al volere di Silente e partì verso l'accampamento di Greybeck e del suo branco di lupi mannari; a nulla servirono i rimproveri di Ingrid e le suppliche di Ninfadora, perdutamente e tremendamente innamorata di lui, Remus aveva deciso in cuor suo che null'altro avrebbe potuto se non fuggire in braccio alla morte; e sicuro di non fare ritorno partì arreso e privo di ogni ragionevole dubbio.

" Charity.

Non sei certo la persona a cui avrei mai pensato di inviare una lettera ma Remus rischia di perdere la vita in una missione suicida da lui stesso escogitata e temo tu sia l'unica in grado di farlo ritornare sano e salvo da essa.

E' partito, sicuro di non fare ritorno. Il tuo abbandono lo ha devastato e mi aspetto che tu abbia almeno la compassione di tentare di riportarlo da me vivo, poiché se dovesse morire, credimi non vivrei che per vendicarlo.

Non impiegherò tempo a lui prezioso soffermandomi sulle tue più che discutibili scelte ma ti imploro di riportarlo da me.

Tu sei la sua regina, tu sei colei che ha il potere di salvarlo ed io, io vivo solo per il suo amore."

Charity lasciò cadere la lettera sul pavimento, tutto nella sua stanza le parve guardarla con disprezzo; afferrata la mantella dalla poltrona si ritrovò a scendere le scale verso i sotterranei e aperta la porta dello studio del professor Piton gli scivolò in lacrime fra le braccia;

-morirà e sarà per colpa mia- disse porgendo all'uomo la lettera, Severus la lesse in un istante;

-morirà perché è così che Silente gli ha comandato- rispose, avvicinando Charity a se

-non puoi nulla contro il suo volere- aggiunse, un velo di tristezza nella voce.

-potrei implorarlo di disertare o correre in suo aiuto- ribatté la strega,

-non potresti- la interruppe Piton

-non te lo permetterei- aggiunse;

-allora TU potresti salvarlo?- gli domandò la donna piangendo, il mago arricciò la bocca guardandola,

-non lasciare che muoia anche lui- lo implorò Charity, Piton sospirò accarezzandole il volto,

-vedrò che posso fare- replicò, la donna lo abbracciò con forza;

𝐒ᴇᴄʀᴇᴛ𝐬 𝐔ɴᴛᴏʟᴅDove le storie prendono vita. Scoprilo ora