Uη ѕєgяєтσ тяσρρσ σѕcυяσ

127 13 42
                                    


Come fosse riuscita ad evitare di incontrare, durante l'intera settimana, il professore di difesa contro le arti oscure, non lo sapeva neppure lei, ma fu un sollievo per Charity quando il sabato pomeriggio, preparata la piccola borsa da viaggio si ritrovò al parco magico in compagnia di quelli che ormai considerava quasi fratelli;

-Ci sono Auror ovunque, distaccati ad Hogsmeade, in caso il signore scuro tentasse di avvicinarsi al castello- disse ad Gilderoy intento a ispezionare un vecchio sacco contenente chissà quale intruglio magico;

-mi sarei stupito del contrario- affermò lui guardandola

-e Piton?- chiese fingendo indifferenza

-Piton è il nuovo insegnante di difesa contro le arti oscure- replicò Charity, Ingrid entrò nella rimessa ansimando, due enormi scatoloni le impedivano quasi di vedere oltre il suo naso;

-cosa?!- domandò posandoli su uno scaffale

-già- ribattè Charity 

-il suo più grande sogno realizzato!- continuò

-e rivederlo?- chiese Gilderoy, la cugina gli lanciò un occhiataccia di rimprovero, Charity sorrise

-non saprei dirtelo- rispose la donna bruna alzando le spalle e storcendo il naso

-ma- aggiunse,

-riavere Neville di nuovo accanto a me- esitò

-questo si è stato davvero entusiasmante!- .

I tre amici cenarono sotto il pergolato, Alan si limitò a mangiare e rinchiudersi nello studio al primo piano; Charity, Gilderoy ed Ingrid invece si intrattennero disquisendo di letteratura e cinema, di esperimenti magici inimmaginabili e personaggi illustri ai quali sarebbe di certo servita una lezione.

intorno alle dieci, si salutarono e diretti ognuno nelle proprie stanze e beandosi della magnifica serata trascorsa insieme in leggerezza, si addormentarono.

A mezzanotte, Charity si alzò dal letto, si infilò un macabro abito nero, afferrò un lungo mantello da viaggio e silenziosa quanto uno spettro, svelta uscì dal cancello del giardino; POP, si udì appena e la donna, incappucciata e seria si ritrovò a varcare, dopo un tempo che le parve indeterminabile, l'ingresso di quella che era stata la sua casa da bambina.

A mezzanotte, Charity si alzò dal letto, si infilò un macabro abito nero, afferrò un lungo mantello da viaggio e silenziosa quanto uno spettro, svelta uscì dal cancello del giardino; POP, si udì appena e la donna, incappucciata e seria si ritrovò ...

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

                                                                                       ( Iη тнє ∂αяк )

Respirando appena, piano bussò alla porta e in un istante una donna bruna, dal volto pallido e le mani delicatamente sottili le aprì abbracciandola;

-non sai quanto io sia felice di rivederti- disse trattenendo a stento una smorfia

-lo sono anch'io mamma- replicò Charity entrando.

In quel che un tempo era la sala da pranzo, un enorme tavolo a semicerchio offriva alle decine di maghi e streghe rigorosamente vestiti di nero, vettovaglie e vino; in un angolo, intento a conversare, Severus Piton beveva ignaro di ciò che suo malgrado stava per accadere.

𝐒ᴇᴄʀᴇᴛ𝐬 𝐔ɴᴛᴏʟᴅDove le storie prendono vita. Scoprilo ora