Ɩ'ɪηᴄᴜʙᴏ ɗɪ ᴜηα ηᴏᴛᴛє ɗɪ ຕєᴢᴢα єѕᴛαᴛє -parte prima-

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CHARITY BURBAGE COTTAGE


"Albus Silente scagionato da ogni accusa" "Harry Potter è il prescelto!"

Charity posò la gazzetta del Profeta sul tavolino, alzatasi, afferrò un bizzarro cappello di paglia, una vanga e un paio di cesoie e senza curarsi di chiudere la porta del delizioso cottage di campagna che era la sua casa, uscì in giardino.

Nel tardo pomeriggio, ogni erbaccia era stata accuratamente estirpata e bruciata; sulle braccia della donna i segni di un immancabile colluttazione avvenuta tra lei e un cespuglio di rovi, si erano arrossati a causa dell'applicazione della pomata preparatale dal suo amante e compagno Severus Piton, mago esperto, abile pozionista e irrecuperabile brontolone.

-Non fai che ricoprirti di tagli- l'aveva rimproverata cospargendole l'avambraccio di crema, la donna lo aveva baciato con dolcezza.

-non ceni con me?- chiese Charity a Piton che sembrava cercare con impegno il suo immancabile mantello da viaggio

-tornerò più tardi- rispose l'uomo

-giura che farai attenzione!- lo implorò la donna avvicinandoglisi

-non puoi ripetermelo ogni volta che mi vedi uscire da questa casa- replicò Piton sorridendo

-oh si invece!- ribatté Charity decisa, Piton la baciò accarezzandole il volto con la mano, la manica dell'abito gli copriva quasi il palmo;

-ti aspetto sveglia!- sussurrò la strega guardandolo uscire dal piccolo portone, il mago si voltò inarcando un sopracciglio.

L'estate era appena iniziata e la professoressa Burbage, insegnante di babbanologia presso la scuola di magia e stregoneria di Hogwarts trascorreva le sue giornate leggendo libri, coltivando erbe magiche e cavalcando i giovani puledri ereditati da suo padre;

Di tanto in tanto si incontrava in segreto con l'amico Gilderoy Lockart che nascondendosi nella boscaglia, riusciva ad eludere la sorveglianza della cugina ritagliandosi qualche momento di spensieratezza, lontano da colei che gli torturava il cuore.

-Quella donna finirà col farmi morire di collera- disse un mercoledì pomeriggio a Charity mentre tentavano di ritagliarsi un sentiero tra la fitta vegetazione;

-ieri sera lo ha persino chiamato " mio immenso amore"- sbottò

-quell'idiota capisci?!-

-sai bene che faccio il tifo per te!- replicò Charity strattonando la gonna che le si era impigliata in un ramo

-ma forse dovresti pensare di dirle la verità e andartene- Lockart sospirò cupo

-dirle che mi ricordo tutto?- sibilò l'uomo

-che le mento da mesi?-

-mi ucciderà per davvero in tal caso-

-potresti accennarle che credi di sentirti meglio, che ti sembra di ricordare vagamente qualcosa- disse Charity appoggiandosi a lui nel tentativo di superare un grande groviglio di spine,

-l'idiota farebbe di certo la spia, non posso fidarmi di quel vile!-

-così rimarrai imprigionato in una casa che non è la tua, con una donna che ami ma che vive con un altro uomo?!- brontolò Charity esausta per l'ardua camminata

-non mi sembra un idea degna della tua mente brillante- aggiunse canzonandolo, Gill le lanciò un occhiataccia torva,

-parliamo di te invece- replicò

-e del tuo lascivo amante interamente vestito di nero- aggiunse malizioso, Charity sorrise

-viviamo alla giornata- disse

𝐒ᴇᴄʀᴇᴛ𝐬 𝐔ɴᴛᴏʟᴅDove le storie prendono vita. Scoprilo ora