Cap.26

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POV SARA

Bene, che dire, mi sembrava tutto fin troppo perfetto.
Lo sapevo, ho anche una strana sensazione, sta per accadere qualcosa, non so di preciso cosa, ma sento che qualcosa di particolarmente brutto succederà...
Sono le 9:20 a.m. vado in bagno, mi do una sistemata veloce e corro verso casa di Lisa salutando i miei con un semplice: "Io esco ciao".
So che non non è da me liquidare così i miei genitori, però va bene così, c'è un problema e dobbiamo risolverlo.
Arrivo davanti alla porta con il fiatone ma non m'importa, busso per evitare di fare troppo casino e mi apre Cam.
Cosa cazzo ci fa lui qui?
Rimango imbambolata per qualche secondo davanti ai suoi occhi.
Mi ricompongo velocemente sentendo dei profondi singhiozzi.
So perfettamente a chi appartengono...
Lui non osa proferire parola, io lo oltrepasso lanciandogli uno sguardo deluso.
Si, sono arrabbiata, ma più che altro delusa, non pensavo che prendesse tanto alla leggera il nostro rapporto. Mi sento presa in giro ma per discutere con lui avrò tempo dopo...
Sto per varcare la porta della sala e mi blocco, senza nemmeno voltarmi dico: "Comunque, so cos'hai fatto e non credere che io sia stupida, tutto prima o poi si scopre, ma non fa niente, davvero non preoccuparti per me. Sappi solo che d'ora in poi tu non mi rivedrai nemmeno con il binocolo"
Non aspetto la sua risposta ed entro nella stanza.
Nash è chiaramente sconvolto, ha gli occhi lucidi; Lisa piange.
È successo qualcosa di molto più grande di un tradimento, lo sento, ne sono sicura.
Corro da lei e l'abbraccio, cercando di farle capire che io ci sono e che può stare tranquilla, può dirmi tutto.
Ci stacchiamo dopo diversi minuti e le chiedo: "Cos'hai? Cosa è successo? Ti prego dimmi la verità"
Lei non risponde anzi, scoppia di nuovo a piangere più forte di prima.
Mi giro verso Nash in cerca di una risposta ma non è lui a parlare.
Cam accarezzandosi il braccio destro mi rivela il vero problema: "LISA AD AGOSTO SI TRASFERISCE A LONDRA"
Non è possibile.
Sto male, mi viene da piangere, voglio andarmene subito.
"Cam cosa hai fatto! Sara mi dispiace davvero! Avrei voluto dirtelo io..."
"Lisa, è giusto che lo sappia anche lei. Quanto vuoi che vada avanti questa storia? Non capisci che più il tempo passa e più la situazione ti sfugge di mano? Hai sbagliato e adesso guarda le conseguenze"
"Ma cos'è tutta questa messinscena? Stiamo scherzando?! Tu lo sapevi! Tu lo sapevi!! Come avete osato a tenervi segreta una cosa tanto grande! Scommetto che anche Nash lo ha scoperto ora! I-io davvero non riesco a capire..."
Lacrime calde rigano il mio volto e mi lascio cadere a terra. Sono a pezzi.
Nash se ne va sbattendo la porta.
Io cerco di fare lo stesso ma vengo fermata da Lisa.
"Sara, ti prego, cerca di capire l'abbiamo fatto per voi, per non farvi stare male!"
Ok, adesso non ne posso più.
"Ma basta! Smettetela. Se veramente volevate proteggerci avreste potuto dircelo prima, avremmo cercato una soluzione.
Lo capite che mancano meno di quattro settimane? Lo volete capire? Lisa tu te ne andrai e io non posso evitarlo in alcun modo, forse se solo l'avessi saputo prima mi sarei data da fare e non saremmo arrivati a questo punto!"
"Ti rendi conto di quello che stai dicendo, stai sparando cazzate! Non credi che anche io ci abbia provato, sì ci abbiamo provato, abbiamo cercato di impedirlo ma non ce l'abbiamo fatta, è inevitabile.
All'inizio credevamo fosse meglio tenerlo nascosto a tutti, cosicché nessuno si sarebbe preoccupato e l'estate non si sarebbe rovinata!" Stiamo praticamente urlando, ma non m'importa, ora l'unica cosa che voglio fare è andarmene a casa e chiudermi in camera per il resto del pomeriggio.
Li guardo un' ultima volta e corro via.
Cameron mi afferra il polso.
"Non provare a toccarmi, lasciami andare!"
Mi guarda negli occhi e, abbassando la testa mi lascia andare.
L'ultima cosa che sento prima di sbattere la porta è Lisa che piange.
Corro, corro e corro.
Non so dove sto andando, so solo che sono troppo nervosa e arrabbiata per tornare a casa e vedere la mia famiglia.

😓😓😓

È passata un'ora. Un'ora di camminata e corsa senza meta.
Inizio ad essere stanca e decido di tornare a casa.
Svolto a destra e mi ritrovo Cameron che cammina a testa bassa dall'altra parte della strada.
Mi scappa una lacrima e mi mordo il labbro per cercare di reprimere i singhiozzi.
Ho bisogno di lui in questo momento.
So che probabilmente me ne pentirò all'istante, ma il mio corpo si muove in automatico.
Corro verso di lui che si accorge della mia presenza.
Gli salto addosso e lo abbraccio, stringo le gambe attorno alla sua vita e piango, non m' importa della gente che mi guarda, non m' importa di quello che penserà lui o della sua reazione, non m' importa niente di niente.
Dopo poco scendo giù e lo guardo, ha gli occhi lucidi. Posso solo immaginare quanto tenesse a lei e penso che si senta come me se non peggio, dato che già lo sapeva.
"Possiamo andare da un'altra parte? Non mi sembra il luogo adatto per deprimersi, abbiamo una strada accanto, non vorrei che ci venissero strane idee"
Mi sorride dolcemente e io arrossisco lievemente.
"Va bene, così mi puoi degnare delle spiegazioni"
Tiro su con il naso e inizio a camminare imitata da Cam.
"Davvero? C'è mi sembra più che giusto ma, insomma, vuoi davvero ascoltarmi?"
"No, onestamente non ho voglia di sentire cazzate. Ma, infondo, so già quello che è successo. Se hai qualche valido motivo da spiegarmi sarebbe il minimo e poi questa giornata non può andare peggio di così, quindi spera che io ti possa perdonare"
Ci provo a ricordare a me stessa che è andato in discoteca e che non ha fatto nulla di buono ma vedo che è triste e dispiaciuto.
Siamo a pezzi e dobbiamo farci forza per la nostra migliore amica, per il gruppo e anche per Nash.
Finiamo in un parco enorme e ci sediamo su una panchina a caso, non c'è quasi nessuno, è una bellissima giornata e sicuramente saranno tutti in spiaggia.
"Bene, adesso dimmi TUTTO quello che avete fatto ieri" dico io portandomi le gambe al petto circondandole con le braccia.
Sono pronta ad ascoltarlo.
"E va bene. Non avevamo niente da fare e presi dalla noia abbiamo deciso di andare in discoteca, per cambiare, per fare qualcosa di diverso, nulla di che. Abbiamo incontrato Shelley e delle sue amiche e sì, sai com'è uno shottino tira l'altro, insomma abbiamo bevuto parecchio. Siamo andati in pista a ballare e abbiamo bevuto un altro po' e io..."
Lui si ferma e mi guarda negli occhi.
"Va avanti" lo invito io.
Si mette una mano tra i capelli e continua.
"E-e io... io ho baciato Shelley"
Tira un grosso sospiro ed è come se mi avessero tirato uno schiaffo.
Tra tutte, tra tutte le ragazze proprio lei.
"Solo baci?"
"Sì, lei voleva di più ma Nash, che era il più sobrio, mi ha fermato parlandomi di te. Ho ripreso un attimo lucidità e ho capito il danno che avevo combinato. Non ero in me e appena Nash mi ha tirato uno schiaffo per farmi riprendere l'ho trascinato fuori e ce ne siamo andati"
Beh, okay. Era ubriaco, lei non lo attrae davvero, era solamente ubriaco.
Continuò a ripetermi queste parole.
"C'era bisogno di Nash per ricordarti di me, ti eri già dimenticato tutto davvero?" Mi fa male pensarlo, mi fa più male questo del bacio in sé.
"Assolutamente no, è che davvero Sara mi dispiace moltissimo, in quel momento non rispondevo più delle mie azioni.
Lei ne ha approfittato, ha visto che non la rifiutavo e la cosa è degenerata. Non credere che io abbia pensato a lei, Nash mi ha solo aiutato a tornare con i piedi per terra"
"Okay, okay. Adesso se non ti dispiace ho bisogno di tempo per pensare"
"Sara non sto scherzando io... scusami per tutto, davvero"
"Va bene Cameron. Ho capito. Scusami però mi serve un po' di tempo. Devo ancora metabolizzare il tutto. Ci vediamo in giro"
Si passa una mano tra i capelli e io mi alzo per tornare a casa.
Non so proprio che fare, sono abbastanza confusa.
Chiamo Tay, così gli comunico la notizia è passiamo un po' di tempo insieme.
Poi parlerò anche con Nash.
Arrivo a casa, non ho fame e per fortuna i miei genitori sono usciti.
Rimango immobile per diversi minuti.
La mia Anguria se ne va.
La vita è proprio imprevedibile...
Però, adesso che lo so, è inutile arrabbiarsi anzi, dobbiamo trascorrere le ultime settimane al massimo.
Prendo il telefono e chiamo Tay.
Risponde subito, solo con me lo fa, quando si tratta degli altri bisogna chiamarlo venti volte prima di ottenere un "pronto" da parte sua.
"Hey"
"Ciao Tay, sei a casa?"
"Si, mi stavo preparando per andare in spiaggia"
"Da solo?"
"Eh già, perché? Se vuoi venire anche tu passo subito a prenderti, è tanto che non ci vediamo"
"Sarebbe perfetto, ti devo parlare"
"Se è per ieri sera st-"
"No, quando vieni ti dico"
"Va bene, ciao piccola"
"Ciao Tay"

SPAZIO AUTRICE
Ciaooo! Finalmente eccomi qui con questo lunghissimo capitolo molto triste.
Ecco che il segreto è finalmente svelato.
Come andranno le cose? Si risistemerà tutto? O forse il peggio non è ancora arrivato?
Non credo che guarderò più le visualizzazioni perché sennò non aggiorno più.
Grazie per tutto e ci sentiamo ad un prossimo capitolo ❤️.
~Sara.

Don't let me go || MagconDove le storie prendono vita. Scoprilo ora