Seconda Parte - Antitesi

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"Ha lasciato la sua casa,

per inseguire le fiamme

che bruciano dentro di lei"

- R. D'amico, The Wanderers 


Il giorno dopo, nell'aria aleggia ancora il profumo di terra bagnata. Petricore.

Il giardino è un tripudio di colori, profumi, e diversi colibrì svolazzano attorno ai fiori nelle piccole aiuole.

Sotto l'ombra della Catalpa, Madame Cohen e Adela stanno discutendo animatamente.

Filosofia, un confronto su Nietzsche che si protrae ormai da ore.

Il legame tra la giovane e la matura donna, in particolare nelle ultime due settimane, si è consolidato

È innegabile, quella figura imprevedibile, lunatica e talvolta bisbetica, sta conquistando il cuore della giovane.

C'è del reale affetto, qualcosa che Adela non provava più dalla dipartita del signor Ranieri.

A proposito, dal giorno del funerale, di lui non si è più parlato, se non per menzionare le sue referenze.

Complice l'atmosfera rilassata e il buon umore della padrona, Adela tenta di indagare.

«Come conosceva il signor Ranieri?» chiede a bruciapelo.

Madame Cohen la fissa con lo stesso sguardo di chi sembra essersi svegliato da un sonno lunghissimo.

«Domenico frequentava l'università dove mio marito teneva alcuni seminari. L'ho conosciuto durante una lezione, o meglio una conferenza, sulla storia romana. Alex adorava il periodo dell'Impero, e adorava Roma non meno di Venezia. Fu molto gentile con me, mi aiutò nello scegliere libri che mi permettessero di apprendere progressivamente l'italiano, e mi diede ripetizioni».

Madame Cohen si interrompe, la voce rotta da un principio di pianto.

«Mi innamorai come una ragazzina, per la prima volta. Credo forse l'unica volta in cui provai davvero qualcosa per qualcuno, e che feci l'amore mettendoci l'anima, non solo il corpo».

Adela ha un colpo al cuore. Mai avrebbe immaginato di udire parole simili.

Non capisce se è più spiazzata da quella rivelazione improvvisa, un fulmine che si staglia su un pacifico cielo notturno, o dal tono così naturale e quasi sbarazzino con cui la donna l'ha fatta.

«Madame, io...», prova a intervenire, senza successo.

«Conosceva il mio segreto, solo lui e Alex. I due uomini della mia vita: uno me l'ha restituita, la vita; l'altro che me l'ha stravolta».

La donna asciuga gli occhi con il fazzoletto che Adela le tende, mentre quest'ultima la osserva con compassione.

«Il peso delle bugie si sente, quando si ha una certa età», commenta la donna, sorridendo.

Gli occhi, arrossati dal pianto, sembrano ancora più azzurri, e quel sorriso imbarazzato la fa sembrare una bambina innocente.

Adela tende la mano, così che Madame Cohen possa stringergliela.

«Ma cherì, avrei tante cose di cui parlare, il mio tempo va esaurendosi così in fretta, non ho le forze per stendere le mie memorie...».

Si interrompe, riacquistando sicurezza nella voce: «Ma tu sì. Hai detto che vuoi scrivere, ma non sai da dove partire, perciò...».

Apologia delle cattive ragazzeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora