Sono ora mai tre mesi che non mi sento bene. Ho quasi sempre la nausea, dolori alla schiena e certe volte sento delle fitte alla pancia. Non so cosa mi stia succedendo. Lele, il mio ragazzo, non sa niente di quello che mi sta capitando. Non voglio che si preoccupi inutilmente.
Sono qui a tavola con Lele a mangiare la cena. Sta sera a cucinato lui perché io non mi sentivo tanto bene, di nuovo. Stiamo mangiando il nostro piatto preferito, la carbonara, ma a me non mi va tanto. Lele mi sta guardando preoccupato.
L: amore tutto bene?
E adesso cosa gli dico? Non voglio che si preoccupi per me.
T: si, solo non ho tanto appetito
L: non è da te non mangiare la carbonara
T: lo so, ma non so... mi sento strano...
L: cosa ti senti?
T: non l-
Non finisco la frase che mi sale un conato di vomito e allora corro in bagno. Inizio a vomitare la mia mezza cena . Lele mi raggiunge subito e con una mano mi tiene il ciuffo, mente con l'altra mi accarezza la schiena.
L: tranquillo piccolo
Quando ho finito mi alzo e mi sciacquo la bocca. Tutto questo sotto lo sguardo preoccupato di Lele. Si avvicina a me e mi abbraccia da dietro.
L: amore, come ti senti?
T: adesso meglio
L: vieni andiamo a riposare
Mi prende per mano e andiamo nel letto. Ci stendiamo sul materasso e io mi accoccolo subito al suo petto. Dopo qualche minuto passato a farci le coccole decido di dirgli tutto.
T: amore c'è una cosa che non ti ho detto
L: cosa?
T: non ne la prima volta che vomito in questo periodo...
L: Tanc cosa vuoi dirmi?
T: è ora mai da qualche mese che non sto tanto bene. Ho mal di schiena, nausea e certe volte ho delle fitte alla pancia
L: PERCHÉ NON ME LO HAI DETTO?
Dice urlando e alzandosi dal letto. Mi guarda con sguardo arrabbiato, e come dargli torto? Non gli ho detto della mia salute...
T: Lele calmati
L: COME SCUSA? IO DOVREI CALMARMI? PERCHÉ NON MI HAI DETTO CHE STAVI MALE!
Una lacrima riga la mia guancia.
T: perché non volevo che ti preoccupassi per me...
Dico in sussurro che quasi non si sente, ma lui ha sentito lo stesso.
L: amore non piangere, scusa se ho alzato la voce
Mi alza lo sguardo e mi asciuga le lacrime che mi stavano rigando le guance. Mi regala un dolce bacio.
L: domani andiamo dal dottore ok?
T: va bene, grazie
L: prego. Ma adesso dormiamo, ok?
T: ok
Ci mettiamo sotto le coperte e dopo qualche minuto ci facciamo coccolare tra le braccia di morfeo.