Sono in bagno a sistemarmi i capelli con il gel prima di uscire con Diego, Gian e Lele.
Io e Gian ci conosciamo da 5 anni e viviamo insieme da 3 anni.
Diego lo conosco da 2 anni come Lele, loro due sono fratelli e vivono con i loro genitori.Noi 4 viviamo nello stesso palazzo, ci siamo conosciuti esattamente così. Quando ci siamo trasferiti ci siamo scontrati con Diego mentre scendeva le scale e da lì siamo diventati amici.
Diego è stato fin da subito nostro amico, mentre con Lele è stato più difficile instaurare un rapporto.
Gian: così Lele viene subito
Io: come?
Gian: sei fighissimo e appena Lele ti vede di sicuro viene
Io: la smetti?
Gian: quando ammetterete i vostri sentimenti?
Io: io non posso dirglielo
Gian: tu non sei quel bullo schifoso che si è preso gioco di lui, tu lo ami e molto anche
Io: lo so, ma lui è così fragile e io-
Gian: e tu sei perfetto per luiIl nostro discorso viene interrotto dal campanello di casa.
Gian: dobbiamo andare
Io: andiamoPrendo il cellulare e il portafoglio ed usciamo.
Diego: ciao bellezze
Io: bella Diè
Gian: bella
Lele: ciaoVado da Lele e lo abbraccio stretto a me, non ricambia la stretta, ma appoggia il suo viso sul mio petto e si fa coccolare.
Diego: non voglio rovinare il momento, ma dobbiamo andare
Lele: si si, ecco-
Io: andiamo daiGli prendo la mano e scendiamo le scale per poi uscire dal condominio.
Passeggiamo lungo le strade di Roma, stiamo andando verso il nostro parchetto.
Andiamo sempre lì, ci sediamo sull'erba e parliamo oppure facciamo le corone di fiori per passare il tempo.
Appena arrivati Lele si sdraia sul prato, mentre noi 3 ci sediamo vicino a lui.
Lele: stupide nuvole, mi hanno coperto il sole
Gian: perché non sei brutto
Lele: come?
Io: Gian ha ragione, il sole bacia i brutti, non i belli
Lele: daiiLe sue guance prendono un colore rosso vivo, e così paty.
Diego: sono geloso eh, lui è il mio cucciolo
Dice sdraiandosi su di lui.
Lele: così mi soffochi
Dice ridendo, Dio la sua risata. Cosa darei per ascoltarla sempre.
Diego si alza e si rimette seduto, seguito da Lele.
Io: Lele?
Lele: si?
Io: possiamo parlare?
Lele: certoMi alzo in piedi e gli porgo la mano.
Io: vieni
Mi afferra la mano e si alza in piedi.
Io: arriviamo tra poco
Prendo Lele per mano e lo porto lontano da loro.
Prima di andare Gian mi fa un occhiolino, spero vada bene.
Ad ogni passo che faccio mi sale la voglia di tornare indietro e lasciar perdere.
Lele: dove mi porti?
Io: qui va bene
Lele: non capisco
Io: siediti LeCi sediamo sulla panchina sotto un ciliegio, e così magico.
Lele: cosa devi dirmi?
Io: Lele io non so da dove iniziare
Lele: prenditi il tempo che vuoiPrendo un respiro profondo e parlo.
Io: Lele tu mi hai cambiato la vita, in meglio. Quando sono con te mi sento bene, felice e inn-
Non posso dirglielo così...
Io: quando non ci sei mi sento triste e vuoto, solo tu riesci a colmarlo
Lele: Tanche... Anche tu sei importante per me
Io: io- Lele io mi sono innamorato di te
Lele: no!Si alza dalla panchina e si gira dandomi le spalle.
Io: ti prego Le, non andartene
Lele: non anche tu. Perché? Perché vuoi solo usarmi?
Io: non è così LeleLo prendo per il polso e lo giro verso di me.
Io: io non scherzo con te
Gli prendo il viso tra le mani e lo bacio.
Le sue labbra sono il paradiso
To be continued...
Ditemi cosa ne pensate con un commento e se vi è piaciuto lasciate una stellina.
Vi voglio bene.
Un baciones grande grande.
Lilly