Tutti i miei problemi

722 54 52
                                    

Non so reagire alle difficoltà, non so affrontarle. Mi sento un completo fallimento e ad alimentare questa cosa sono i miei cazzo di genitori. A scuola vado male, sono dislessico e ogni volta che mi chiedono di leggere in classe inverto le lettere e scambio le parole. Le solite teste di cazzo mi picchiano a sangue e quando torno a casa si aggiunge anche mio padre. Amici? Non ne ho e non so neanche cosa significa averne uno, ma forse preferisco stare da solo. Che senso ha avare amici se poi ti tradiscono? Nell'ultimo periodo solo due cose riescono a farmi sentire meglio, le mia amate canne e la mia amata lametta. Le canne mi aiutano a rilassarmi e a staccare da tutta questa merda chiamata mondo e le lamette mi aiutano ad alleviare il dolore. Poi non dimentichiamoci che sono gay e quando l'hanno scoperto mi prendo il doppio delle botte. Vorrei essere, anche solo per un giorno, un ragazzo normale, si, con genitori normali, con degli amici, con un ragazzo, avere una vita normale, ma il destino mi ha dato sta merda e quindi devo prendermela. Certe volte, anzi, sempre penso che se non fossi nato sarebbe stato meglio per tutti, tanto chi mi vuole? Nessuno. Perché sono sempre solo?
Almeno così pensavo...

Prof: ragazzi vi voglio presentare tre nuovi compagni di classe. Prego entrate

E così dalla porta della classe entrano 3 ragazzi. Il mio sguardo rimane fisso sul più basso, capelli mori, occhi color nocciola, tatuaggi, piercing...

Diego: piacere io sono Diego

Ragazzo alto, più di me di sicuro, moro, occhi color verde-grigio, una mascella fighissima, magro e con qualche tatuaggio.

Gian: io sono Gianmarco, ma potete chiamarmi Gian

Più che ragazzo sembra un fenicottero, visto che ha i capelli rosa.

Lele: io sono Emanuele, ma potete chiamarmi Lele

Ed ecco come si chiama il ragazzo strafigo, complimenti alla madre.

Prof: ci sono due posti qua in prima fila e uno la infondo vicino a Galli

Abbasso lo sguardo sul banco, non voglio che nessuno si siede vicino a me per prendermi in giro.

X: ciao

Quella voce...

Io: ehm... Ciao

X: come ti chiami?

Io: Tancredi

X: bel nome, posso chiamarti Tanche?

Io: certo ed io posso chiamarti Lele?

Lele: ovvio

Ho appena fatto una conversazione senza balbettare come un idiota e lui sembra quasi... Simpatico.

Aspetta prima di parlare.

Lui è diverso, me lo sento.

Prof: ragazzi, vi conoscerete dopo, adesso facciamo lezione

Lele: scusi prof è colpa mia

Si gira verso di me e mi sussurra.

Lele: spero di diventare tuo amico

Io: lo spero anch'io...

Dopo la lezione di italiano, c'è la lezione di arte e di cosa si parla oggi? Di amore, l'amore in tutte le sue forme.

Prof: tu Tanc? Cosa ne pensi dell'amore?

X: ma prof non lo sa? Il nostro amichetto qui è gay!

E tutti si mettono a ridere, finché...

Lele: è qual'è il problema?

X: te lo già detto, è gay, un diverso

Lele: non è diverso! Siamo tutti uguali! Amare è la cosa più bella che ci sia e chissene frega se a me piacciono le donne o i uomini!

X1: visto Mazzei? Abbiamo un altro frocetto

E tutti si rimettono a ridere.

Io: lascia stare Lele...

Gli sussurro, ma non mi dà retta, anzi si alza in piedi.

Lele: no! Si è vero! Io sono gay e sapete una cosa? Non me ne frega un cazzo del vostro giudizio perché io a differenza vostra so cos'è l'amore

Anche lui è gay? Non ci credo, non l'avrei mai detto, spruzza eterosessualità da tutti i pori. (L'importante è crederci)

Prof: complimenti Giaccari

Si risiede e gli sussurro un grazie. Dopo le lezioni esco da scuola ed ecco che si avvicinano Mazzei, Montesi e Montani. Meglio conosciuto come Vale, Monte e Dani. Mi prendono dal braccio e mi sbattono al muro della scuola mi tirano un pugno in pieno stomaco e dopo sulla faccia, ma poi smettono. Di solito è peggio. Appena apro gli occhi capisco il perché, ci sono i ragazzi di oggi che li picchiano.

Lele: non ci provate mai più!

Si avvicina a me.

Lele: vieni, ti porto a casa nostra

Io: non c'è né bisogno

Lele: invece si, dai vieni

Skip time

Sono nel suo letto con lui al mio fianco, con lui mi sento protetto.

Lele: per qualsiasi cosa adesso puoi contare su di me, su di noi, ok?

Io: grazie

Gli do un bacio sulla guancia e poi appoggio la testa sul suo petto, Lele inizia a farmi i grattini tra i capelli e man mano mi faccio cullare tra le braccia di morfeo.

La mia vita forse può cambiare...

To be continued...

Ditemi cosa ne pensate con un commento e se vi è piaciuto lasciate una stellina.
Vi voglio bene.
Un baciones grande grande.
Lilly

Raccolta os - TankeleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora