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●Sol●
I nostri corpi si sfiorano e io lo guardo dritto negli occhi.
Mi sposta i capelli lontano dal viso e poi mi lascia un dolce bacio sul collo.
Sento dei brividi in tutta la schiena e sospiro.
Mi sposto di poco e mi copro di più «Devo andare in camera...»
Non dice piu nient'altro e io mi chiudo in camera per sistemarmi.

L'indomani, ore 8:00.
Mi reco all'università e poco dopo entro in aula.
Che ansia.
Cerco di stare calma ma il professore mi chiama.
È il mio turno...

Dopo mezz'ora finisco ma sfortunatamente non passo l'esame.
È stato un disastro!
Vado via dall'aula e subito ritorno a casa con il primo autobus.
Successivamente arrivo a destinazione ed entro dentro l'appartamento.
Non c'è nessuno.
Sbuffo e mi chiudo in camera mia a disperarmi.
Odio questa giornata.

Nel pomeriggio esco dalla mia stanza ma di Javier non c'è traccia.
Sarà ancora fuori.
Sbuffo e nel momento stesso mi arriva un messaggio.
Prendo il cellulare che ho in tasca e leggo il messaggio di Alicia:
"Ehy, come è andata l'esame?"
Le invio “Non bene purtroppo."
"Come mai?"
“Mi ha fatto domande impossibili e non ho saputo rispondere."
"Ad esempio?"
"Non mi ricordo. Ho avuto un ansia pazzesca mentre mi poneva le domande."
"Ah, capito. Mi dispiace. Comunque hanno cambiato il luogo in cui fare il tirocinio."
"E dov'è adesso?"
"L'hanno scritto sul gruppo. È qui vicino"
Controllo il gruppo dell'università e ha ragione.
Hanno cambiato il luogo.
Si terrà presso un museo.
Sospiro e poi scrivo di nuovo ad Alicia "Ho visto. Allora ci vediamo lì."
"Si. A domani"
Poso il telefono e poi mi siedo sul divano.

L'indomani, ore 7:20.
Mi alzo dal letto e assonnata vado in bagno.
Faccio una doccia veloce e dopo aver finito cedo il bagno a Javier.
Cosa metto oggi?
Sbuffo e vado verso il mio armadio.
Lo apro e poi opto per una semplice camicetta bianca e un jeans aderente.
Credo vada bene.
Dopodiché mi vesto e mi trucco leggermente per dare un po di colore al viso.
Appena finisco esco dalla mia stanza e vedo già Javier pronto.
«Ehy, andiamo insieme al museo?»
Javier «Si.»
«Andiamo.» lo guardo e poi andiamo allo stazionamento degli autobus.
Prendiamo il primo che troviamo e poi ci rechiamo all'università per andare tutti insieme al museo.

Dopo un'ora arriviamo all'ingresso del museo archeologico di Sevilla e poi entriamo insieme a una guida che ci presenta diverse sculture, poesie e infine dei dipinti creati nel corso della Preistoria, della Protostoria, in Epoca Romana e nel Medioevo.
Dopodiché il professore ci divide in gruppi e Alicia si avvicina a me per fare coppia.
Le sorrido ma poi noto Javier da solo.
Cerco di distrarmi e vado con Alicia vicino a delle antiche pergamene.
Le osserviamo attentamente e nel frattempo il professore ci avverte che la lezione si trova al capitolo 7 del libro di testo.
Appunto tutto su un piccolo quaderno e poi ci concentriamo sul lavoro delle pergamene.
In queste due ore facciamo un compito di 3 pagine sulla scrittura delle pergamene e il suo contenuto.
Spero che basti.
Io e Alicia rileggiamo un'ultima volta l'elaborato e dopo aver finito lo consegnamo al professore.
Di nascosto guardo Javier consegnare il suo testo al professore e poi mi giro verso Alicia «Secondo te era buono? Forse abbiamo scritto poco, non so.»
Alicia «Sarà buono. Tutti avranno fatto tre pagine.»
Professore «In realtà il signor Garcìa ha scritto sei pagine.» avverte le sue allieve.
«Ah, sei pagine.» guardo Alicia e poi Javier in lontananza.
Alicia «Prof, mi scusi ma non è possibile. Era da solo.»
Professore «È solo l'idea che sia impossibile a renderlo impossibile, signorina.»
Sbuffo e dopo un po ci allontiamo dal professore «Anche se sono tre pagine non vuol dire che sia venuto male.»
Alicia «Infatti. Sicuramente quell'idiota avrà copiato tutto.»
«Tranquilla, abbiamo fatto un ottimo lavoro.»

Un'ora dopo ritorniamo a casa e poi nel pomeriggio il professore carica i voti dei temi di stamattina.
Speriamo sia andato bene...
Vado a controllare e noto che ho preso 28 mentre Javier 30 e lode.
È stato l'unico a prendere un voto così alto.
Sospiro e poi poso il telefono per andare in camera di Javier.
Busso alla porta e dopo qualche minuto entro «Ehy, disturbo?»
Javier «Tu non disturbi mai.»
Accenno un sorriso «Volevo farti i complimenti per il 30 e lode.»
Javier «Ah. Grazie. Tutto qui?»
«È che sono davvero contenta per te e volevo farti i complimenti, tutto qui. Forse non avrei dovuto?»
In risposta mi tira verso di lui e mi fa poggiare con  le spalle al muro.
Javier «Forse no. Ma mi piace la tua compagnia.»
Lo guardo negli occhi e provo a parlare «Ah, davvero?»
Javier «Si.»
Ci guardiamo negli occhi e dopo qualche minuto sento vicino la mia coscia il suo evidente rigonfiamento dei pantaloni.
Prendo un respiro e nel frattempo lo vedo spingere verso la mia intimità mentre mi sposta una ciocca di capelli lontano dal viso.
Sospiro e mi lascia un bacio sul collo cercando di trattenersi.
Javier «Devi...devi andare.»
Mi mordo il labbro e dopo qualche secondo mi sposto da lui «V-vado...in stanza...»
Non dice nulla e subito esco dalla stanza per raggiungere la mia.
Sono fidanzata.
Sono.
Fidanzata.
Cerco di calmarmi e mi distendo sul letto.
Ma che mi prende?...
Sbuffo e poi sento dei rumori provenire dalla camera di Javer.
Ma cosa sta facendo?
Vorrei andare da lui per controllare ma è meglio di no...






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