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●Sol●
L'indomani, ore 8:00.
Mi reco all'università da sola in quanto Javier non vuole parlare con me e vado subito in aula dove trovo Alicia intenta a sfogliare il libro di storia greca.
«Ehy.» mi siedo.
Alicia «Ciao.»
«Mi dispiace per ieri...»
Alicia «Tranquilla.»
«Davvero? Pensavo fossi arrabbiata.»
Alicia «Perché ti scopi un altro? Non sono affari che mi riguardano »
«Io-io devo andare...» la guardo e subito esco dall'aula per prendere aria.
Mi ha vista. 
E se lo dicesse a tutti?
Cerco di calmarmi e salto questa ora di lezione per andare in biblioteca.
Passano le ore e poi ritorno immediatamente a casa.
Poso lo zaino in camera e poi vado in cucina da Javier.
Sta mangiando dei biscotti.
«Ne posso avere uno anche io?» mi siedo.
Speriamo che non mi ignori ancora.
Javier «Tieni.» gliene passa uno.
«Grazie.» lo prendo e mangio il biscotto «Come è andata oggi?»
Javier «Bene. A te?»
«Non molto bene.»
Javier «Perché?»
«Alicia ha scoperto perché ho ritardato ieri in biblioteca.»
Javier «Impossibile. Non mi sono fatto vedere.»
«Non ha visto con chi ero ma ha capito cosa ho fatto.»
Javier «Non hai fatto niente. Il tuo fidanzato non crederà a una ragazzina gelosa.»
«E se lo dicesse a qualcun'altro dell'università? Non voglio che tutti mi insultino...»
Sono proprio nei casini.
Javier «La prossima volta starai più attenta a scegliere gli amici. Può mettere delle voci in giro, ma tu non hai fatto nulla.»
«Stare più attenta? Ma cosa dici? Non potevo sapere che sarebbe successo tutto questo.»
Mi sta facendo innervosire.
Javier «Ma avresti dovuto sapere che la tua amica potrebbe fare la stronza.»
«No, non l'avrei potuto sapere. Se tu saresti stato al tuo posto avremmo evitato tutto questo, non credi?»
Javier «Adesso dai la colpa a me? Tu mi guardi in continuazione e la colpa sarebbe mia?»
«Io te l'avevo detto che non era una buona idea. E poi cosa c'entrano i miei sguardi?»
Javier «Me li sento addosso. Anche adesso. Lo so che mi desideri.»
«E se ti dicessi di no?» sostengo il suo sguardo mentre si avvicina a me.
Javier «Perché dovresti?»
«Perché è sbagliato e lo sai.»
Javier «Non lo è.»
«Solo perché non ti trovi nella mia situazione.» mi avvicina a sé.
Javier «Se fossi nella tua situazione, farei la stessa cosa.»
«Sei troppo sicuro di te.»
Javier «Ed è un male?»
«Non saprei. Io sono sempre insicura su tutto.» gli guardo le labbra e poi gli occhi.
Javier «Smettila di pensare. Dimentica. Dimenticali tutti.»
Adagia le labbra sulle mie e poi mi prende in braccio mettendomi sul tavolo.
Ci spogliamo in fretta e poi facciamo sesso dimenticandoci di tutto e di tutti.





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